331 ..:: 13.12.2024
TRINITAPOLI ..:: Si è tenuto nei giorni dal
10 al 13 dicembre 2024, nella città di Trinitapoli, il 1°
Concorso Musicale Nazionale di Violoncello organizzato
dall’ASSODOLAB. L’Associazione - che ha in sé il Laboratorio
Musicale - è un Ente accreditato e qualificato dal MIUR per
la formazione del personale della Scuola secondo la
Direttiva 170/2016. Al secondo posto, sezione B (Artisti
professionisti), per la categoria “Violoncello” si è
classificato con punti 89/100 il maestro violoncellista
Nadia Ranallo di Campobasso, che ha proposto ed eseguito
in modo lodevole un pezzo di Gabriel Fauré dal titolo
“Eligia in Do minore op. 24 per violoncello e pianoforte”.
Prima di parlare della vincitrice, mi sembra opportuno
parlare dell’artista di fama internazionale «Gabriel
Fauré» nato il 12 maggio 1845 a Pamiers (Francia) e
deceduto a Parigi il 4 novembre 1924.
L'Élégie in Do minore, op. 24 di Gabriel Fauré
rappresenta una delle composizioni più iconiche del
repertorio per violoncello e pianoforte, rivelando tutta la
maestria del compositore francese nel creare musica di
profonda intensità emotiva. Composta nel 1880 e dedicata a
Jules Loëb, violoncellista e collega di Fauré, l'Élégie
fu inizialmente concepita come il movimento introduttivo di
una sonata per violoncello. Tuttavia, il progetto di una
sonata completa non fu mai portato a termine, e il
compositore decise di pubblicare il movimento autonomamente.
Il risultato è un brano che si staglia nel repertorio
cameristico come un esempio perfetto di lirismo e profondità
espressiva.
Il brano si apre con un tema in Do minore, affidato al
violoncello, che fin dal principio si rivela struggente e
carico di pathos. Il pianoforte accompagna con accordi
semplici ma pieni di risonanza, creando un’atmosfera intima
e riflessiva.
Questo tema iniziale, pur nella sua apparente semplicità,
trasmette un senso di malinconia universale, che sembra
richiamare il lamento umano. La capacità di Fauré di
fondere la melodia con armonie sofisticate si manifesta già
in questa prima parte, dove la scrittura per il violoncello
esalta al massimo la voce dello strumento, conferendogli un
carattere quasi vocale.
Dopo l’introduzione contemplativa, il pezzo si evolve in una
sezione centrale più drammatica, caratterizzata da passaggi
virtuosistici che mettono alla prova sia il violoncellista
che il pianista. Qui il dialogo tra i due strumenti si
intensifica, assumendo toni quasi tempestosi, in netto
contrasto con l’inizio più raccolto. Le linee melodiche si
fanno più ampie e appassionate, mentre le armonie diventano
più dense e ricche, quasi a suggerire una lotta interiore.
Questa sezione culmina in un apice emotivo, in cui il
violoncello esplora tutta la gamma espressiva dello
strumento, dal registro grave e scuro a quello acuto e
brillante.
Dopo la tensione della parte centrale, il tema iniziale
ritorna, questa volta con una nuova dolcezza e
introspezione, come se fosse stato trasformato
dall’esperienza emotiva del dramma precedente. La
conclusione del brano è delicata, con il violoncello che si
spegne su note di una struggente bellezza, accompagnato dal
pianoforte che chiude il pezzo con accordi sospesi. Questa
coda finale, pur nella sua semplicità, è uno dei momenti più
toccanti della composizione, lasciando nell’ascoltatore un
senso di calma malinconica.
L'Élégie, nella sua forma originale per violoncello e
pianoforte, ha conquistato generazioni di ascoltatori per la
sua bellezza lirica e la profondità emotiva.
Successivamente, Fauré orchestrò il brano nel 1895,
conferendogli un ulteriore livello di complessità timbrica e
una dimensione più ampia, pur mantenendo intatto il suo
carattere intimo. L’orchestrazione aggiunge nuovi colori al
dialogo tra il violoncello solista e l’orchestra,
valorizzando le sfumature dinamiche ed emotive dell’opera.
Con la sua combinazione di semplicità melodica e
sofisticazione armonica, l'Élégie in Do minore si è
affermata come uno dei capisaldi del repertorio romantico
per violoncello. Interpretato da alcuni dei più grandi
violoncellisti della storia, tra cui Pablo Casals,
Jacqueline du Pré e Yo-Yo Ma, il brano continua a emozionare
il pubblico nei concerti e nelle registrazioni, rimanendo
una testimonianza della capacità di Fauré di trasformare la
malinconia in arte immortale.
Ma veniamo alla vincitrice del 1° Concorso Musicale
Nazionale di Violoncello, organizzato dall’ASSODOLAB.
L’artista trionfatrice è stata Nadia Ranallo che ha
deliziato i presenti con il brano di Gabriel Fauré
dal titolo “Eligia in Do minore op. 24 per violoncello e
pianoforte”, con un unico movimento e si sviluppa in una
forma libera, con un contrasto tra momenti di malinconia
lirica e sezioni di grande intensità drammatica.
Nadia Ranallo è una violoncellista che ha intrapreso
lo studio del violoncello all’età di 10 anni, dimostrando
fin da subito una straordinaria dedizione e passione per la
musica. A soli 13 anni è stata ammessa al Conservatorio “L.
Perosi” di Campobasso, dove si è formata sotto la guida del
M° Michele Chiapperino. Il suo desiderio di perfezionarsi
l’ha successivamente portata a trasferirsi a Rovigo per
studiare con il M° Luca Simoncini presso il Conservatorio
“F. Venezze”. Il 27 ottobre 2021 ha conseguito il Diploma
Accademico di I livello, proseguendo poi gli studi fino al
Diploma Accademico di II livello, ottenuto il 28 marzo 2024
sotto la guida del M° Tiziano Berardi. Nel corso della sua
formazione, la giovanissima Nadia Ranallo ha frequentato
numerose masterclass con violoncellisti di fama
internazionale, tra cui Francesco Storino, Luca Simoncini,
Giovanni Sollima ed Enrico Dindo. Queste esperienze le hanno
permesso di ampliare il repertorio e affinare le sue
capacità interpretative, arricchendo ulteriormente la sua
sensibilità artistica. Parallelamente al percorso
accademico, ha partecipato a numerose attività orchestrali e
cameristiche, esibendosi in concerti e rassegne in tutta
Italia. Queste esperienze le hanno permesso di sviluppare
una carriera artistica versatile e dinamica, spaziando tra
diversi ambiti musicali. Oggi, Nadia Ranallo unisce
all’attività concertistica quella didattica, dedicandosi con
passione all’insegnamento del violoncello. Attraverso il suo
lavoro con gli studenti, mira a trasmettere non solo la
tecnica dello strumento, ma anche l’amore per la musica come
forma d’arte e potente mezzo di espressione personale.
Ad Majora!
Natalia Del Buono
SCHEDA NUMERO
001/2024 |
CODICE ASSODOLAB |
001/2024 |
AUTORE |
Lana Delli Santi Salvatore Luca |
TITOLO |
50 MOTIVI PER IL BATTERISTA JAZZ. |
SOTTOTITOLO |
The Right Style - Manuale di
Batteria |
DATA DI PUBBLICAZIONE |
30/08/2024 |
CODICE ISBN - ISMN |
ISMN 9790705115116 |
NUMERO PAGINE |
56 |
FORMATO DEL LIBRO - SPARTITO - PARTITURA |
A4 (cm. 21x29,7 |
PREZZO DEL FORMATO CARTACEO |
EURO 20,00 (IVA COMPRESA) |
PREZZO DEL FORMATO ELETTRONICO |
EURO 16,00 (IVA COMPRESA) |
SPESE DI SPEDIZIONE |
EURO 8,00 (da aggiungere solo al prezzo del
formato cartaceo) |
Pubblicità.
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