182 ..:: 27.10.2023
..:: Francobollo: Postino in bicicletta.
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TRINITAPOLI ..:: Nell’articolo precedente
abbiamo visto un po’ la nascita del trasporto della
corrispondenza nel corso dei secoli e del relativo
francobollo. Oggi ci soffermeremo sul “Portalettere”.
La differenza tra portalettere e postino è che il
“Portalettere” è chi è preposto alla distribuzione di
lettere a domicilio, il “Postino” è la persona che, per
professione consegna la posta. Spesse volte i due termini
convergono, tant’è che alcune volte noi li chiamiamo con il
primo termine, altre volte con l’altro termine. Ed è quello
che faremo in questo breve articolo.
Il “Postino” è stato da sempre una figura emblematica. Una
figura ben vista dall’intera società.
Il “Postino” si occupa principalmente dello smistamento e
del recapito della posta sia a privati cittadini che a
imprese. In particolare il “Postino” smista la posta in
arrivo dell’area di sua competenza, catalogandola e
ordinandola secondo il proprio percorso di consegna: codice
di avviamento postale, via e numero civico. Se ad esempio i
numeri civici di quella determinata strada in senso unico
inizia dal numero uno in avanti, ordina la corrispondenza
secondo in numero crescente; se invece la strada a senso
unico inizia dal numero più alto e va verso il numero più
basso, ordina la corrispondenza da consegnare secondo il
numero civico decrescente. Normalmente il “Portalettere”
recapita la corrispondenza, pacchi, telegrammi e
raccomandate inserendola nelle apposite cassette postali
attaccate alle porte di ingresso all’abitazione o fissate
sul muro vicino alla residenza. In alcune strutture
condominiali, il postino entra nell’androne del condominio
ed inserisce la corrispondenza in ogni cassetta postale; in
altri casi, dove vi è un responsabile del portierato o non
vi sono le singole cassette, lascia la corrispondenza
destinata ai condomini al portiere dello stabile ed è
quest’ultimo a smistare il tutto. Il Postino, dove è
necessario, fa firmare una ricevuta oppure lascia un
biglietto d’avviso per il ritiro del plico agli Uffici delle
Poste Italiane della zona di appartenenza. Egli può
consegnare altresì la posta in contrassegno raccogliendo la
somma dovuta.
Se il destinatario è assente e, all'indirizzo di
destinazione della raccomandata non è presente nessuno, il
postino lascia l'avviso di giacenza nella cassetta delle
lettere del destinatario della raccomandata.
Nel contempo, sarà comunicato che il primo tentativo di
consegna non è andato a buon fine e che ne seguirà un altro
nel giorno successivo e ciò senza che lui lo richieda
espressamente e/o senza alcun aggravio di spese. Qualora
anche questo secondo tentativo non dovesse andare a buon
fine, la spedizione andrà in giacenza ed il destinatario
verrà invitato all’Ufficio Postale della zona a ritirare la
raccomandata entro sette giorni. La raccomandata dovrà
essere ritirata dal destinatario della missiva che in caso
di indisponibilità, potrà delegare un proprio familiare al
suo ritiro.
In mancanza di una cassetta della posta o del nominativo del
destinatario sul portone di ingresso, l’invio verrà
restituito al mittente e sulla busta verrà inserito la
dicitura: Destinatario irreperibile, deceduto, sconosciuto,
trasferito, invio rifiutato, oppure, Indirizzo inesatto,
inesistente, insufficiente.
Come si può intuire, la figura del “Portalettere” è
rappresentativa in un contesto sociale. Il lavoro di un
“Postino” o di un “Portalettere” che dir si voglia, inizia
verso le ore 7,30 quando entra al centro di smistamento
dell’Ufficio Postale che appartiene e si dirige verso il
proprio casellario per raccogliere tutta la corrispondenza
che dovrà consegnare nelle sette ore successive. Sono ore
decisive dove vengono messe in rilievo le abilità e le
competenze in questo settore lavorativo.
Bisogna avere uno spiccato “senso di orientamento” per
svolgere questo compito in modo efficace nel consegnare la
posta. Occorre avere una patente del tipo B che permette al
Portalettere di guidare una macchina, uno scooter o altri
mezzi di proprietà dell’Azienda. In altri Stati per
espletare le mansioni di Portalettere occorre anche sapere
andare a cavallo o con la moto da neve poiché alcune case
sono immerse nelle montagne, raggiungibili solo con questi
altri mezzi di locomozione.
Il “Portalettere” è sempre al lavoro: con la pioggia, con la
grandine, con il sole, con la neve. Ed ancora, sia in
pianura, sia in collina che in alta montagna.
Avere le “doti di comunicazione” è indispensabile per
agevolare le operazioni di consegna di posta e pacchi e che
spesso richiede di apporre la firma dell’utente destinatario
della corrispondenza o della confezione che deve essere
abbinato ad una “buona memoria” nel memorizzare e collegare
sia i nominativi, sia gli indirizzi e le strade per
velocizzare la consegna della corrispondenza.
E’ importante altresì “gestire efficacemente il tempo” in
quanto l’attività di “Portalettere” prevede delle scadenze
nella consegna della posta che solitamente va recapitata
entro le prime ore del pomeriggio.
Un altro elemento da tenere presente è “l’attenzione al
dettaglio”. Accorgersi di eventuali errori nell’indicazione
degli indirizzi, nei numeri civici, dei cognomi e nomi dei
destinatari della corrispondenza, dei cambi di residenza, di
domicilio ecc… è molto importante per questo lavoro.
Per quanto riguarda le “competenze” riconducibili al lavoro
di “Portalettere” mi sembra opportuno elencare alcuni punti.
Il primo è rappresentato dalla “competenza nell’utilizzo dei
sistemi di navigazione”. L’utilizzo del GPS in macchina,
sulla moto, a cavallo e a piedi è utile nel momento in cui
il “Portalettere” non conosce la zona, la via, la montagna,
la valle. Nel caso di questo lavoro, diventa altresì
importante utilizzare questi sistemi di navigazione
satellitare, ovvero il GPS (Global Positioning System), per
l’attività di consegna di lettere, pacchi e corrispondenza
di vario genere ai legittimi destinatari.
Il secondo è rappresentato dalla “competenza nell’utilizzo
dello smartphone e tablet aziendale” con software delle
Poste Italiane. Aver utilizzato in precedenza questi mezzi
informatici e di ultima generazione sia a scuola che a casa
o nella vita di tutti i giorni dovrebbe portare il
“Portalettere” a snellire il proprio lavoro. Infatti questi
mezzi servono per far apporre la firma elettronica al
destinatario della lettera, del pacco, oppure provvedere
alla stampa di avvisi, pagamenti elettronici e quanto altro
è inserito nella stessa applicazione.
Il terzo è rappresentato dalla “competenza nel consegnare la
posta”. Questa competenza è basilare per svolgere l’attività
di “Portalettere”. In fondo il “Portalettere” arriva là,
dove gli altri non arrivano!
Sergio Del Buono
..:: Francobollo: Corriere a cavallo.
Mario Lupo, Mario
Lupo Pittore, Mario Lupo Scultore, Mario Lupo
Artista, Matteo de Musso, Matteo de Musso
Giornalista, Agostino Del Buono Giornalista
Pubblicista, Agostino Del Buono Direttore
Responsabile rivista ASSODOLAB, LA SESTA PROVINCIA
PUGLIESE, Supplemento di Informazione on line,
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