160 ..:: 08.05.2023
..:: Nella foto, Franco Fanizza.
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TRINITAPOLI ..:: Mentre continuano a
giungere richieste di copie della pubblicazione “CASALINITA’
ECCELSA”, apparsa nel 2022 e curata da Franco Fanizza,
Rosario Manna e Raffaele Vanni (che non è
possibile accontentare, per mancanza di disponibilità,
essendo esiguo il numero di copie stampate), è giusto e
opportuno, analizzarne ora il contenuto che, come avremo
modo di precisare in seguito, secondo noi ha il sapore di
una risposta.
Se dovessimo di primo acchito enucleare le caratteristiche
delle personalità incluse, tutte chiaramente intrise di
“casalinità” originale, raggruppate per età, dovremmo
affermare che i più anziani sono gli appartenenti alla
classe 1931. Se invece andassimo ad elencare le
professionalità da essi esercitate, dovremmo citare in prima
lista gli appartenenti alle FF.AA. (Esercito, Polizia,
Aeronautica, ecc.) in numero preponderante (includendo anche
chi ha pensato di non mischiarsi nella schiera); ma potremmo
considerare anche i numerosi medici, o appartenenti a
professionalità sanitarie equiparabili; e passare poi agli
appartenenti all’ambiente scolastico; a seguire occorrerebbe
citare gli artisti (musicisti, pittori e scultori), e poi
per concludere tanti bravi professionisti seri e talentuosi.
Un dato da rimarcare con decisione, è infine, la presenza
della rappresentanza femminile: ben 13 elementi. Su un
totale di 48 nominativi, un buon 25% ci sembra percentuale
da tenere in debita considerazione.
A questo punto sarebbe il caso di fare un’indagine
sociologica sui dati elencati. In attesa però di verificarne
gli esiti, se mai qualcuno vorrà cimentarsi su questo campo,
si può prendere come punto di partenza l’affermazione dei
curatori circa i loro intenti originali: “… La vita dei
protagonisti in un ritratto che ci parla, con l’intensità
evocativa del bianco e nero o lavorando in postproduzione
sulle forme del volto quale maschera dell’io che nasconde
quella dell’essere”, o, come afferma in particolare Franco
Fanizza, che ha curato la parte fotografica: “Il ritratto è
una costante del suo lavoro: è un pensiero, una riflessione
interiore assai più che un luogo, rappresenta forse
l’inclinazione a riconoscersi nella propria terra, come a
testimoniare il rapporto tra immaginante e immaginato”.
Intanto un dato è certo: a nostro modesto avviso, questo
lavoro è una risposta.
Se in maniera tacita, larvata, era stata posta infatti una
domanda: “Trinitapoli è una realtà mafiosa?” occorreva dare
subito una risposta, garbata, silenziosa ma fattiva. Ecco
forse questa pubblicazione può agire in tal senso, offre
cioè un’appropriata risposta, fornendo una radiografia
interessante della nostra realtà cittadina. E, se vogliamo,
è uno smacco nei confronti di chi ha voluto offrire una
visione distorta della nostra realtà. O, in parole povere,
un voler affermare a gran voce che tanta brava e laboriosa
gente ha le sue radici, o vive attualmente a Trinitapoli!
Così, quanti hanno a cuore la nostra realtà. potrebbero
confrontare questa visione con quella distorta di città
mafiosa (oggi in effetti bloccata nelle sue aspirazioni più
sane) che (non ce ne si voglia) si è voluto offrire
all’Italia. Sì, a quell’Italia che attonita si è chiesta, e
magari ancora se lo sta chiedendo: “Cosa mai sta accadendo
in città?”.
Per rimarcare ulteriormente questo dato, si sta già pensando
di dare un seguito alla citata pubblicazione. Verranno fuori
altri nomi, altre professionalità; personalità certamente
altrettanto illustri, o “eccelse” (per dirla con gli
autori), giusto perché tutti sappiano e ricordino.
Matteo de Musso
..:: Note e approfondimenti. |
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