081 ..:: 08.11.2022
..:: Sopra, il Libretto tradotto in lingua
inglese dell'opera Salomè di Richard Strauss.
TRINITAPOLI ..:: Salomè è una delle opere
più rappresentate al mondo, anche se all’inizio è stata
censurata per la volgarità del soggetto. L'idea di scrivere
la musica per la Salome di Wilde fu proposta a Strauss dal
poeta viennese Anton Lindner.
Salomè è stata composta tra il 1902 e il 1905 ed è
costituita da un solo atto. Il libretto, scritto da Strauss
stesso, è tratto dalla traduzione tedesca di Hedwig Lachmann
della tragedia “Salomè” in lingua francese di Oscar Wilde.
La sua prima rappresentazione si tenne il 9 dicembre del
1905 alla Königliches Opernhaus di Dresda, e ottenne uno
straordinario successo. In Italia, invece, la prima
esecuzione diretta dall’autore stesso, si ebbe il 22
dicembre del 1906 al Teatro Regio di Torino.
La storia è ambientata nella dimora di Erode a Gerusalemme.
Mentre nel palazzo si stavano svolgendo i festeggiamenti in
occasione del compleanno di Erode, da una stanza vicina
proveniva la voce profetica di Jochanaan (Giovanni
Battista), il quale era imprigionato in una cisterna. Poco
dopo giunse Salomè, figlia di Erodiade, che riuscì ad
incantare Narraboth con la sua bellezza, e a nulla servirono
i ripetuti avvertimenti che gli erano stati dal servitore di
Erodiade. Intanto Salomè, intrigata dalla particolare voce
di Jokanaan, desiderava incontrare l’uomo. Così,
trasgredendo agli ordini del padre chiese alle guardie di
scarcerare l'uomo.
Jochanaan, uscito di prigione, si scagliò contro Erode ed
Erodiade, ma nonostante questo la ragazza apparve sempre più
affascinata da lui. Narraboth, infastidito dal suo
comportamento, suggerì a Salomè di non osservare così tanto
il ragazzo, il quale la rifiutò. Intanto, Narraboth per
disperazione decise di accoltellarsi. La ragazza, che non si
era neanche accorta del gesto di Narraboth, continuava ad
ammirare Jochanaan, il quale dopo averla maledetta scelse di
rientrare nella cisterna.
Erode, intanto, ammaliato dalla bellezza della figliastra,
le chiede di danzare per lui promettendole di esaudire ogni
suo desiderio. Così, la ragazza accettò di ballare una danza
sensuale e si fece portare i sette veli, i quali dovevano
sfilarsi uno ad uno fino a lasciarla nuda davanti all’uomo.
Erode, incantato, le domanda quale sia la ricompensa
richiesta e la giovane pretende la testa di Jochannan su un
piatto d’argento. Se la madre di Salomè, Erodiade, appare
felice di ciò perché era tormentata dalle accuse di
Giovanni, tuttavia Erode la invoca ad abbandonare quella
richiesta. Salome però è inflessibile ed Erode è costretto
ad esaudire il desiderio della ragazza. Così quando ottenne
ciò che aveva chiesto, baciò appassionatamente la bocca
sanguinante del profeta morto. A quel punto, Erode,
indignato ordinò alle guardie di uccidere Salomè.
L’impianto tonale dell’opera è molto articolato, ed è
costituito da varie tonalità, infatti molto spesso i
personaggi cantano la melodia in chiavi diverse. Nell’opera,
Strauss assegnò ad ogni personaggio un leitmotiv per mettere
in evidenza le caratteristiche specifiche di ogni
personalità.
Per il grande organico orchestrale egli si servì dei flauti,
degli oboi, del corno inglese, dei clarinetti, del
clarinetto basso, dei fagotti, del controfagotto, dei corni,
delle trombe, dei tromboni, del basso tuba, dei timpani, del
tamburo, della grancassa, del triangolo, del tamburello,
delle nacchere, del glockenspiel, dello xilofono, delle
arpe, dei violini, delle viole, dei violoncelli e dei
contrabbassi.
Per le voci, invece, l’autore utilizzò il tenore (Erode,
Narraboth, uno schiavo, due nazareni, quattro ebrei), il
basso (due soldati, un ebreo), il baritono (Jochanaan), il
contralto (paggio di Erodiade), il mezzosoprano (Erodiade) e
il soprano (Salomè).
Quando Strauss produsse quest’opera, era consapevole
dell’indignazione che avrebbe suscitato nel pubblico e nei
suoi contemporanei. Nel brano erano presenti tutti temi
compromettenti come ad esempio l’intensa passione che
nutriva Erode verso la figliastra Salomè, il bacio perverso
di Salomè, l’ardore e la femminilità accattivante di una
giovane donna. Nonostante la disapprovazione iniziale,
l’opera ottenne un grande successo a livello internazionale.
Alessia Zanna
..:: Note e approfondimenti. |
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Nella foto, il Maestro di Violino Alessia
Zanna, autrice dell'articolo inserito in questa
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