049 ..:: 05.10.2022
..:: Sopra, Inno alla Gioia tratto dalla
Sinfonia n.9 di L.V. Beethoven.
TRINITAPOLI ..:: Beethoven nasce a Bonn nel
1770. Considerato un bambino prodigio, si reca a Vienna per
approfondire le sue conoscenze musicali. Qui inizia ad
esercitare l’attività di libero professionista.
La sua vasta produzione musicale abbraccia vari stili.
Inizialmente prese spunto da compositori come Mozart e
Haydn, e compose i trii op.1, due sinfonie e tre concerti
per pianoforte e orchestra. Successivamente, scrisse altre e
sei sinfonie, le sonate per pianoforte, e il concerto per
violino e il Fidelio.
Dopo Vienna, si recò a Londra, per dedicarsi alla carriera
concertistica. Fu proprio a Londra che conobbe alcuni dei
più grandi musicisti dell’epoca, tra cui Muzio Clementi.
Grazie all’attività concertistica, ebbe l’opportunità di
fare numerosi viaggi, tra cui Praga e Berlino.
Ben presto però, dovette abbandonare la sua carriera da
concertista a causa della sua salute, infatti dal 1798
iniziò ad accusare alcuni sintomi che lo resero sordo.
Nonostante ciò, continuò a comporre musica ma con scarso
successo. Molte delle sue composizioni sono state criticate
dai contemporanei perché ritenute difficili da eseguire, e
poco piacevoli da ascoltare.
Morì nel 1827 a Vienna. Solo dopo la sua morte, gli fu
riconosciuta la sua grandezza.
Tra le sue composizioni più significative, citiamo la
Sinfonia n.9. E’ stata scritta nella tonalità di Re minore,
per coro e orchestra. Si tratta di una sinfonia corale e fu
eseguita per la prima volta al Teatro di Vienna nel 1824. La
sinfonia è composta da quattro movimenti.
Il primo movimento, l’Allegro, inizia con delle battute di
quinta (La-Mi) seguite da un accordo prorompete in re
minore. La melodia si apre con un piano eseguito dai
violini, per poi passare ad un’altra dinamica musicale, il
forte, che presenta un’armonia intensa e marcata che prevale
fino alla fine del primo movimento.
Beethoven, in questa sinfonia apporta delle modifiche che
differiscono dall’impianto strutturale della sinfonia
classica. Egli, inserisce lo scherzo prima del movimento
lento (di solito lo scherzo era messo dopo il movimento più
lento).
Il secondo movimento, appunto lo scherzo, presenta la
tonalità di re minore. E’ molto simile alla melodia del
primo tempo, ma con un ritmo molto più veloce e travolgente.
Dopo un Allegro dal carattere drammatico, troviamo questo
movimento dall’andamento completamente diverso, cioè una
sorta di danza vivace, ed energica. Rispetto al primo
movimento, qui c’è l’entrata dei tromboni. Successivamente,
le varie voci strumentali, (gli strumenti ad arco, timpani e
infine tutta l’orchestra) entrano una dopo l’altra in stile
imitativo, presentando il tema principale. La sezione
centrale, denominata “Trio” ha un ritmo più accelerato. Si
tratta di un presto, scritto in 4/4, dove la melodia è
affidata ai fagotti, agli oboi e ai clarinetti.
Il terzo movimento, è un Adagio, molto cantabile. E’ la
sezione più melodica, e lirica dell’opera, in si bemolle
maggiore. Il ritmo è più disteso ed equilibrato, fino ad
arrivare all’Andante moderato, più esplosivo e avvincente.
Si ritorna al tempo adagio, e Beethoven inserisce alcune
variazioni; la prima, in 4/4, la seconda, invece in 12/8.
Quest’ultima è affidata ai violini, cui fa da contrasto la
melodia eseguita da tutta l’orchestra.
Il quarto movimento, è un presto, dal ritmo abbastanza
incalzante. Si apre, così una specie di dialogo tra due voci
strumentali, quella dei violoncelli e dei contrabbassi.
L’orchestra, che fa da contrasto, dapprima rievoca i temi
dei tre movimenti uditi in precedenza, e dopo esegue una
melodia di grande espressività. Nella parte finale, entrano
in scena i cantanti solisti e il coro, che interpretano
l’Ode alla gioia di Schiller.
La parte più importante della Sinfonia, è appunto il Finale,
dove si delinea il tema della Gioia, presentato dapprima
dagli oboi, dai clarinetti, e dai fagotti, e seguito poi da
tutta l’orchestra e dal coro. L’idea di inserire il coro,
era un’intenzione che Beethoven aveva da tempo, e che riuscì
a realizzare soltanto in questa Sinfonia. Beethoven ottenne
un grande successo con tale composizione, testimoniato dal
fatto che, da questa sinfonia è stata tratta la musica per
l’inno dell’Unione Europea.
Alessia Zanna
..:: Note e approfondimenti. |
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Nella foto, il Maestro di Violino Alessia
Zanna, autrice dell'articolo inserito in questa
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