024 ..:: 30.09.2022
..:: Estratto della partitura per violino
"La Follia" di Arcangelo Corelli.
TRINITAPOLI ..:: Arcangelo Corelli (febbraio
1653 – gennaio 1713), è stato un famoso violinista e
compositore italiano del periodo barocco. Formatosi come
musicista prima a Bologna e poi a Roma, si dedica in
particolar modo alla composizione della musica strumentale.
A Roma, egli fu al servizio dei due cardinali, Benedetto
Pamphilj e Pietro Ottoboni, e della regina Cristina di
Svezia. Dal 1681 al 1700 compose 5 raccolte, ognuna
contenente 12 sonate di genere diverso. Risale al 1714
invece, l’ultima sua raccolta, la sesta, che comprendeva i
12 concerti grossi. Anche se la sua produzione musicale non
fu molto vasta, il suo stile fu molto apprezzato dai
compositori dell’epoca tra cui citiamo Antonio Vivaldi e
J.S. Bach. Tra le sue composizioni più famose ricordiamo la
sonata n. 12 op. 5 “La Follia”. Il tema della follia era già
stato utilizzato da altri compositori per la creazione dei
loro brani. Alcuni musicologi, sono concordi nell’affermare
che il primo ad inserire questo tema nella sua musica fu
Jean Baptiste Lully, un compositore italiano naturalizzato
francese. Ma l’opera più rilevante, che è stata realizzata
sul tema della follia è quella di Arcangelo Corelli. La sua
sonata, nella tonalità di Re maggiore, è costituita da 23
variazioni e una coda conclusiva. L’opera si compone di tre
parti. La prima sezione, inizia con un tempo lento,
l’adagio, e presenta il tema principale. La seconda sezione,
è eseguita con un andamento più veloce; si tratta di un
Allegretto cui fa seguito un Vivace, e un Andante. La terza
sezione invece è un allegro, che resta invariato fino alla
fine della composizione. Il brano è molto cantabile, ricco
non solo di frasi melodiche ma anche di passaggi
virtuosistici che conferiscono alla sonata una grande
perfezione tecnica e stilistica. Per realizzare questo
brano, Corelli si è servito di un antico canto musicale, che
si era sviluppato in Portogallo tra il ‘500 e il ‘600. Oltre
a ciò, il compositore inserisce nella sua opera frequenti
cambi di tempo e di ritmo, numerose dissonanze, e delle
toccanti variazioni che sono eseguite dal violino con grande
liricità.
La sonata di A. Corelli può essere confrontata con la sonata
op. 1 n. 2 “La Follia” di A. Vivaldi. Anch’essa nella
tonalità di Re maggiore, è stata composta nel 1705. A
differenza di quella di Corelli, la sonata di Vivaldi si
apre con un tema principale cui fanno seguito circa 20
variazioni, che toccano anche la tonalità di Fa maggiore.
Per quanto concerne l’organico strumentale, Vivaldi utilizza
due violini e un basso continuo, mentre Corelli si serve
solo di un violino e un basso continuo. Inoltre, un’altra
differenza tra i due brani riguarda l’interpretazione, più
melodica e armoniosa in Corelli, e più drammatica in
Vivaldi. Arcangelo Corelli, fu anche molto attivo
nell’ambito della didattica, infatti riuscì a creare una
scuola violinistica, che ottenne sin da subito una grande
approvazione grazie anche al rilevante numero di sostenitori
che attrasse da ogni parte d’Europa. Gli ultimi anni della
sua vita li trascorse a Roma, dove morì nel 1713.
Alessia Zanna
..:: Note e approfondimenti. |
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Nella foto, il Maestro di Violino Alessia
Zanna, autrice dell'articolo inserito in questa
pagina web. |
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