067 ..:: 25.10.2022
..:: Sopra, copertina de il Libretto della
NORMA di Vincenzo Bellini, tragedia lirica in quattro atti e
cinque quadri di Felice Romani, stampato dalle Edizione
Ricordi.
TRINITAPOLI ..:: Una delle composizioni più
celebri del compositore catanese è Norma. Si tratta di
un’opera lirica composta da Bellini nel 1831, su libretto di
Felice Romani. E’ divisa in due atti, e la storia trae
ispirazione dalla tragedia “Norma, ou L’infanticide” di
Louis-Alexandre Soumet.
La prima rappresentazione dell’opera si tenne il 26 dicembre
1831, al Teatro alla Scala di Milano, ma non ebbe molto
successo. Secondo diverse opinioni dei musicologi,
l’esecuzione non è stata eccellente sia perché i cantanti
erano arrivati stremati dalle numerose prove, sia per la
presenza di un pubblico maldisposto. La svolta decisiva si
ebbe con la seconda rappresentazione che ottenne grandi
consensi dal pubblico, e l’opera fu rappresentata altre
trentuno volte sempre al Teatro alla Scala di Milano. Ben
presto, Norma attrasse spettatori da tutta Europa e 8 anni
dopo fu rappresentata a New York.
La vicenda è ambientata nelle Gallie, e narra la storia
segreta tra Norma e Pollione, dalla cui relazione nacquero
due figli, di cui nessuno era a conoscenza eccetto Clotilde,
amica intima di Norma.
Il primo atto si svolge nella Foresta Sacra dei Druidi,
vicino al tempio d’Irminsul, dove i Galli, guidati da
Oroveso, avvisano dell’arrivo di Norma, sacerdotessa dei
Druidi. Ella doveva eseguire un rituale per svincolare i
Galli dalla dominazione romana. Poco dopo, arriva il
proconsole romano Pollione, il quale confida all’amico
Flavio di voler lasciare Norma perché si era innamorato di
Adalgisa, la sacerdotessa di Irminsul e voleva fuggire con
lei a Roma. Intanto Adalgisa, sentendosi responsabile di
aver infranto la promessa di castità, decide di confidare a
Norma di essersi innamorata e le chiede di sciogliere i suoi
voti. Così, Norma venuta a conoscenza che l’amante della
ragazza era Pollione, le rivela della loro relazione
segreta, e Adalgisa, amareggiata decide di lasciare
Pollione.
Nel secondo atto Norma, appare così ferita e ingannata tanto
da desiderare la morte dei figli, avuti da Pollione. Ma, il
suo istinto materno prevale e non riesce ad ucciderli, così,
presa dalla disperazione sceglie di suicidarsi. Pertanto,
incarica Adalgisa di occuparsi dei suoi figli, e le chiede
di convolare a nozze con Pollione e di trasferirsi con lui a
Roma. Ma la ragazza non accetta la proposta, e assicura a
Norma che troverà il modo di farla riappacificare con
Pollione cosicché possano tornare insieme. Con le sue parole
confortanti, Adalgisa fa cambiare idea a Norma, la quale
venuta a conoscenza che l’incontro tra i due non era andato
a buon fine, ella per vendicarsi di Pollione, esorta i Galli
a dichiarare guerra ai romani. A questo punto, il padre,
Oroveso le chiede il nome della vittima da sacrificare
dinanzi a Dio. In un primo momento, Norma voleva sacrificare
la vita di Adalgisa per tutti i peccati che aveva commesso,
ma poi, ci ripensa e decide di immolare se stessa. Pollione,
conscio del grande gesto fatto dalla donna, decide di morire
insieme a lei. Norma allora, rivela al padre, Oroveso della
tresca segreta avuta con il proconsole, da cui ha avuto
anche due figli e glieli affida prima di salire sul rogo con
Pollione.
Per l’organico strumentale Bellini si è servito dei flauti,
degli oboi, dei clarinetti, dei fagotti, dei corni, delle
trombe, dei tromboni, dei timpani, dell’arpa e degli archi.
Per ciò che concerne le voci, invece ha utilizzato il tenore
(Pollione, Flavio), il basso (Oroveso), e il soprano (Norma,
Adalgisa, Clotile).
L’ouverture si apre con una melodia chiara e lineare, che
con la sua semplicità riesce ad affascinare l’ascoltatore.
Ogni personaggio ha un suo ruolo e un proprio carattere,
anche se l’autore ha scelto di dare maggiore rilevanza ai
ruoli femminili (Norma e Adalgisa), a discapito di quello
maschile (Pollione). Grazie all’uso di una linea melodica
armoniosa, soave e moderata, Bellini riesce a dare voce ad
ogni singola parola del testo, conferendo un carattere
drammatico all’opera. Il coro è un elemento di fondamentale
importanza, che l’autore inserisce in varie scene e
accompagnamenti musicali.
Alessia Zanna
..:: Note e approfondimenti. |
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Nella foto, il Maestro di Violino Alessia
Zanna, autrice dell'articolo inserito in questa
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