043 ..:: 02.10.2022
..:: Sopra, la locandina de “Il crepuscolo
degli Dei” elaborato dal Teatro alla Scala di Milano per la
“Prima rappresentazione” del giorno 18 gennaio 1926.
TRINITAPOLI ..:: Il Crepuscolo degli Dei,
l'ultimo dramma che chiude la tetralogia "L'anello del
Nibelungo", è stato composto da Richard Wagner tra il 1869 e
il 1874. La prima rappresentazione si tenne nel 1876 al
Teatro di Bayreuth. In Italia, invece, la prima
rappresentazione risale al 18 aprile 1883 al Teatro di
Venezia. L’opera si compone di un prologo e tre atti.
Il prologo si apre con la rappresentazione delle figlie di
Erda, le tre Norne (dee del destino), che predicevano il
destino degli uomini. Conoscevano il passato, presente e
futuro di tutti gli esseri umani. Nessuno poteva contestare
le loro decisioni. Un giorno, inaspettatamente, il filo si
rompe. Disperate per aver perso loro saggezza, le Norne
sparirono. Intanto, sbucano dalla caverna Sigfrido e
Brunilde. Sigfrido aspira a nuove avventure e decide di
partire. Brunide, che non può opporsi alla volontà di
Sigfrido, lo implora di non dimenticarla. Egli come gesto
d’amore le dona l’anello, la donna, invece, gli regala il
suo cavallo.
Il primo atto, inizia con la descrizione dei Ghibicunghi,
(un popolo che viveva sul Reno). Si sviluppa un dialogo tra
Gunther e il suo fratellastro Hagen, il quale lo incita a
cercare, in fretta, una moglie per sé e un marito per sua
sorella Gutrune, proponendogli i nomi di Brunilde e
Sigfrido. Per far innamorare Sigfrido di Gutrune, Hagen ha
preparato una bevanda magica che gli farà dimenticare
l’amata, Brunilde. Così, Sigfrido, inconsapevole di tutto,
beve la pozione e si innamora di Gutrune. Intanto, Brunilde
viene raggiunta dalla sorella Waltraute che le racconta
tutte le vicende del padre Wotan e della maledizione che gli
era stata inflitta. Per porre fine a ciò, Waltraute implora
Brunilde di riconsegnare l’anello (datole da Sigfrido) alle
figlie del Reno, ma quest’ultima rifiuta. In seguito,
sopraggiunge Sigfrido, che ha assunto le sembianze di
Gunther, ed esige Brunilde come sua sposa, ma la ragazza si
oppone. Tra i due inizia un duro scontro, nel quale ragazzo
riesce a toglierle l’anello e ad impossessarsene.
Il secondo atto inizia con il sogno di Hagen, in cui il
padre lo incita a riprendersi l'anello. Quando la mattina
ritorna Sigfrido, che ha assunto di nuovo il suo aspetto,
Hagen raduna il popolo dei Ghibicunghi per festeggiare il re
Gunther e la sua sposa, Brunilde. Ella resta di stucco,
quando vede l’anello al dito di Sigfrido, non capendo il
motivo del suo tradimento. Di fronte ai servi di Gunther,
Brunilde inizia ad accusarlo, ma il giovane promette di
essere innocente. Nel frattempo, Gunther e Hagen vogliono
far morire Sigfrido, e Brunilde per vendicarsi, rivela ai
due che l'unico punto debole del ragazzo era la schiena.
Così, essi decidono di organizzare una battuta di caccia per
ucciderlo.
Il terzo atto, si apre con la raffigurazione delle Figlie
del Reno, che disperatamente piangono per aver perduto
l’oro. Sentendo dei lamenti, Sigfrido lascia la battuta di
caccia e si avvicina alle ninfe, che gli implorano di
cedergli l’anello. Il ragazzo rifiuta, e raggiunge gli altri
cacciatori, ai quali inizia a raccontare la sua storia.
Improvvisamente, egli viene colpito alla schiena e muore.
Mentre Hagen e Gunther litigano animatamente, Hagen riesce a
sfilare l'anello dal corpo di Sigfrido e uccide Gunther,
impossessandosi dell’anello. Intanto, Brunilde dispone la
creazione di una pira funebre proprio vicino al fiume,
affinchè le ninfe possano andare a riprendersi l’anello. La
donna in sella al suo cavallo, scorrazza tra le fiamme
quando, all’improvviso vide il fiume straripare e l'anello
cadde in acqua. Hagen cerca di prenderlo dall’acqua ma non
ci riesce, e ad avere la meglio sono Le figlie del Reno.
Esse, dopo tanti ostacoli riescono a spuntarla, e a
recuperare l'anello. Mentre le fiamme diventano sempre più
elevate, nel cielo si intravede un altro grande incendio,
premeditato dagli dei per distruggere ogni cosa.
L’organico orchestrale è molto numeroso ed è formato da
flauti, oboi, un corno inglese; i clarinetti, i fagotti, i
corni, le trombe, i tromboni, i timpani, i piatti, il
triangolo, le arpe, i violini, le viole, i violoncelli e i
contrabbassi. Per quanto riguarda le voci, Wagner utilizza
il tenore (Siegfried), il baritono (Gunther), il
baritono/basso (Alberich), il basso (Hagen), il soprano (Brünnhilde,
Gutrune, Terza Norna, Woglinde, Wellgunde), il mezzosoprano
(Waltraute, Seconda Norna, Flosshilde) e il contralto (Prima
Norna).
Il crepuscolo degli dei è probabilmente il lavoro più
impegnativo di Wagner, sia da un punto di vista formale che
musicale. L’autore non inserisce molti temi nuovi, infatti
sono quasi tutti episodi collegati alle opere precedenti.
Grande importanza assume la scena finale, basata su un
flusso melodico continuo di grande intensità ed espressione.
Alessia Zanna
..:: Note e approfondimenti. |
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Nella foto, il Maestro di Violino Alessia
Zanna, autrice dell'articolo inserito in questa
pagina web. |
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