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062 ..:: 20.10.2022

..:: Sopra, la locandina del Nabucco di Giuseppe Verdi, del Teatro alla Scala del 23 giugno 1988.

TRINITAPOLI ..:: Giuseppe Verdi (Le Roncole 1813 – Milano 1901) è stato un celebre compositore e senatore italiano. Proveniente da una famiglia benestante, e riconoscendo il suo talento i genitori lo indirizzano verso gli studi musicali. All’età di 4 anni inizia a frequentare le lezioni di musica sotto la guida di Ferdinando Provesi. Nel 1836 si trasferì a Milano, ma non riuscì ad essere ammesso al Conservatorio. Proseguì i suoi studi musicali con il maestro V. Lavigna fino al 1835. Poco dopo, iniziò a dedicarsi anche all’ attività compositiva e scrisse alcune opere. Nel 1839 debuttò con “Oberto, conte di San Bonifacio” al Teatro alla Scala di Milano, ottenendo molto successo. Nel 1840 si trovò ad affrontare dei tragici eventi; la morte della moglie e dei figli. A tutto questo dolore, si aggiunse anche l’insuccesso che aveva ottenuto con la sua seconda opera "Un giorno di regno", rappresentata il 5 settembre del 1840. Disperato e afflitto, Verdi pensò di abbandonare la carriera musicale. Ma due anni dopo, nel 1842 riaffiorò la sua vena artistica e compose Nabucco, che ottenne grandi consensi dal pubblico. Da qui ebbe inizio il periodo più fiorente della sua attività compositiva che, nel 1851 portò alla creazione della cosiddetta Triade Verdiana: il Rigoletto, Il trovatore e La traviata. Con queste opere egli raggiunse una grande consapevolezza artistica, e un importante successo a livello internazionale.
Oltre alla carriera musicale, Giuseppe Verdi si interessò anche alla politica, e dal 1861 al 1865 divenne un deputato del Parlamento Italiano. Di questi anni, ci resta la composizione “L’Inno delle nazioni” che egli produsse nel 1862 per l’Esposizione universale.
Nel 1870 scrisse Aida e ottenne un grande successo in tutto il mondo. Poco dopo, però preferì ritirarsi a vita privata. Durante questo periodo, continuò a comporre brani e delle sue ultime opere citiamo Otello (1877) e Falstaff (1893).
Trascorse sugli ultimi anni della sua vita a Milano, dove morì nel 1901. Fu sepolto nella chiesetta all’interno della Casa di Riposo per Musicisti di Milano, da lui istituita nel 1899.
La composizione che ha segnato una svolta decisiva nella carriera musicale di Giuseppe Verdi è il Nabucco. Si tratta di un’opera lirica che egli compose tra il 1841 e il 1842, su libretto di Temistocle Solera. La sua prima rappresentazione si tenne il 9 marzo del 1842 al Teatro alla Scala di Milano. L’opera si compone di 4 parti.
La prima parte si svolge presso il Tempio di Gerusalemme, dove il popolo ebraico protesta per l’arrivo di Nabucodonosr, il re di Babilonia, in città. Ma Zaccaria, il profeta degli Ebrei, rasserena la sua tribù perché teneva in ostaggio Fenena, la figlia di Nabucco, che aveva rapito. Ella, però viene data in custodia a Ismaele, il quale si innamora di lei. I due programmano una fuga, ma sono ostacolati da Abigaille, sorella di Fenena, anch’essa innamorata di Ismaele. Poco dopo, irrompe Nabucco con l’intento di distruggere Gerusalemme e per intimorirlo Zaccaria gli dice che avrebbe ucciso Fenena. Ma Ismaele la mette in salvo e la riconsegna al padre, il quale senza tener conto di questo gesto, decide di incendiare il tempio.
Nella seconda parte, Abigaille viene a conoscenza di non essere la figlia naturale di Nabucco, ma di essere una serva. E quando scopre che Fenena voleva diventare ebrea e che per questo motivo aveva deciso di scarcerare tutti i prigionieri, era fuori di sé. Credendo che Nabucco fosse morto in guerra, Abigaille si appropria della corona e diventa regina.
Nella terza parte, Belo, il sacerdote, chiede alla regina Abigaille di condannare tutti gli ebrei ad eccezione di Fenena. Ma Abigaille rifiuta e insiste nel dire che la sorella è una traditrice. Intanto, distrugge il documento della sua vera identità.
Nella quarta e ultima parte, Nabucco è stato arrestato e in prigione, rivolge il suo pensiero Felena. Invoca il Dio degli ebrei per espiare i suoi peccati, e poco dopo viene scarcerato da Abdallo, un suo fedele ufficiale, il quale gli offre il suo aiuto per riappropriarsi del trono. Mentre Nabucco salva gli ebrei e gli ordina di costruire un tempio, Abigaille confessa tutte le sue colpe e si toglie la vita.
Per l’organico orchestrale Verdi ha utilizzato i flauti, gli oboi, un corno inglese, i clarinetti, i fagotti, i corni, le trombe, i tromboni, la grancassa, i piatti, il tamburo, le arpe e gli archi. Per le voci, invece egli ha usato il baritono (Nabucco), il tenore (Ismaele), il basso (Zaccaria, Belo), il soprano (Abigaille, Anna) e il mezzosoprano (Fenena).
L’opera ottenne un grande successo e fu rappresentata in numerosi teatri; il 26 dicembre del 1842 al Teatro la Fenice di Venezia, il 29 novembre del 1848 al Théâtre-Royal di Bruxelles e il 9 dicembre del 1920 al Teatro Carcano di Milano.
 

Alessia Zanna

..:: Note e approfondimenti.
	Nella foto, il Maestro di Violino Alessia Zanna, autrice dell'articolo inserito in questa pagina web.

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