061 ..:: 19.10.2022
..:: Sopra, lo spartito di Gioacchino
Rossini, Guglielmo Tell.
TRINITAPOLI ..:: Gioacchino Rossini (Pesaro,
1792 – Passy, 1868), è stato un celebre compositore
italiano. Nato da una famiglia di musicisti, fu indirizzato
agli studi musicali dal padre. Egli era considerato un
bambino prodigio, infatti a soli 10 anni iniziò a comporre
le prime opere, e a 12 anni si trasferì a Bologna dove
intraprese lo studio della musica al Conservatorio. A 18
anni, si spostò a Venezia, e scrisse la sua prima opera
buffa “La cambiale di matrimonio” per il Teatro San Moisè.
Si fa risalire al 1810 l’inizio della sua intensa attività
compositiva, dove si dedicò alla produzione di opere di
vario genere destinate ai Grandi Teatri Italiani. Tra le più
importanti opere buffe citiamo L'italiana in Algeri, Il
barbiere di Siviglia, La gazza ladra, Il turco in Italia, e
La Cenerentola. Per quanto riguarda l’opera seria, invece
citiamo Otello, Tancredi, La donna del lago e Semiramide.
Nelle sue opere, Rossini dà grande importanza al ritmo, e
per questo motivo utilizza melodie molto corte e sintetiche.
Egli dà rilevanza anche al coro, che in alcune opere diventa
un autentico personaggio, e all’orchestra che dona solennità
al brano. Le sue composizioni furono molto apprezzate dai
contemporanei, soprattutto per l’originalità della sua linea
melodica, che si presenta armoniosa e dal carattere intenso
e appassionato. Grazie al suo talento, Rossini ebbe
l’opportunità di fare numerose tournee nelle più grandi
città europee, e nel 1824 dovette trasferirsi a Parigi per
produrre “Il viaggio a Reims”, una composizione che gli era
stata commissionata dall'Opéra di Parigi.
Nel 1829, scrisse la sua ultima opera, Guillaume Tell, che
rientra nel genere operistico romantico francese; il grand
opéra. Il brano è diviso in quattro atti, su libretto di
Étienne de Jouy e Hippolyte-Louis-Florent Bis. La prima
rappresentazione dell’opera si tenne il 3 agosto del 1829 al
Teatro dell'Opéra di Parigi. I tempi di composizione del
Guillame Tell furono molto lunghi, perché le produzioni del
Grand Opéra erano molto articolate e pretendevano dagli
artisti la creazione di storie basate su eventi storici. La
storia si basa su una leggenda medievale, il cui
protagonista Guglielmo Tell, proveniva da Bürglen, un
sobborgo svizzero del cantone di Uri, che l’imperatore
d’Austria cercava di padroneggiare attraverso i balivi
(funzionari austriaci). La vicenda ha inizio, quando Gessler,
il governatore austriaco, decise di far interrare, nella
piazza di Altdorf, una sbarra sulla quale era agganciato un
cappello, per farlo onorare da tutte le persone che
sarebbero passate da lì. Ma Guglielmo, non conoscendo il
significato di quel simbolo (il cappello), non gli rese
omaggio, e dovette subito discolparsi per questo suo
atteggiamento davanti a Gessler e a tutti i cittadini.
Gessler, per punirlo, gli ordinò di colpire la mela posta
sulla testa del figlio. Se avesse sbagliato, sarebbe stato
condannato a morte. Il giovane riuscì nell’impresa, e per
vendicarsi di Gessler, era pronto a scagliare una seconda
freccia. Quando i soldati scoprirono il suo intento, fu
arrestato e mandato nella prigione di Kussnacht. Durante il
tragitto scoppiò una forte tempesta sulla nave, e i custodi
per farsi aiutare, furono costretti a liberarlo. Guglielmo
ottenne il comando della nave, e appena raggiunta la riva,
riuscì a fuggire e afferrando la sua balestra cercò di
colpire Gessler, ma non ci riuscì. Intanto la popolazione,
per ribellarsi da tutti gli abusi subiti dal popolo
austriaco, agì assediando il castello ad Altdorf. Grazie
all’eroica impresa compiuta da Guglielmo Tell, la Svizzera
fu liberata dal dominio asburgico.
Dopo la pubblicazione di quest’opera, Rossini si ritirò a
vita privata. Non sappiamo quali siano state le ragioni che
hanno spinto Rossini a compiere tale scelta. Probabilmente,
le cause sono da ricercare nella sua salute. Ma, durante
questo periodo, Rossini non smise mai di comporre, e nel
1863 creò il suo ultimo capolavoro di musica sacra, la
Petite messe solennelle. E’ una messa, ricca di espedienti
armonici, melodici e timbrici, che sbalordì i compositori
dell’epoca.
Rossini trascorse gli ultimi anni della sua vita a Parigi,
dove morì nel 1868, in seguito ad un intervento.
Alessia Zanna
..:: Note e approfondimenti. |
|
Nella foto, il Maestro di Violino Alessia
Zanna, autrice dell'articolo inserito in questa
pagina web. |
|