041 ..:: 01.10.2022
..:: Sopra, la Sinfonia n. 45 di Franz
Joseph Haydn (1772).
TRINITAPOLI ..:: Franz Joseph Haydn (Rohrau
1732 – Vienna 1809), fu un noto compositore austriaco.
Considerato il creatore del quartetto d’archi, la sua musica
fu molto apprezzata dai contemporanei ed è praticata ancora
oggi.
Proveniente da una famiglia semplice e rispettosa, Haydn si
avviò molto presto agli studi musicali, e per circa nove
anni, esercitò l’attività di corista presso la cattedrale di
S. Stefano a Vienna. Successivamente, però, a causa di un
problema legato alla sua voce, dovette lasciare il coro e
iniziò a dedicarsi totalmente all’insegnamento e alla
composizione. A Vienna ebbe l’opportunità di conoscere, e
confrontarsi con i grandi musicisti dell’epoca tra cui
Pietro Metastasio e Nicola Porpora.
Nel 1759 divenne compositore e direttore d’orchestra presso
la corte del conte F. M. Morzin, e successivamente, intorno
al 1761 Haydn ottenne l’incarico di maestro di cappella dal
principe P. A. Esterházy. In questo periodo, scrisse
tantissime opere, e ottenne grandi successi anche a livello
internazionale.
Haydn fu apprezzato sia come insegnante che come musicista,
infatti gli furono commissionati numerosi concerti dal
compositore tedesco J. P. Salomon, e si trasferì a Londra.
Durante il periodo trascorso in Inghilterra, egli non
abbandonò la sua attività compositiva, e produsse le
“sinfonie londinesi”, alcune composte a Londra durante il
suo primo soggiorno (dalla n. 93 alla n. 98), altre composte a
Vienna e a Londra dopo il suo secondo soggiorno (dalla n. 99
alla n. 104). In Inghilterra, Haydn ebbe la possibilità di
conoscere la musica e le opere di Händel, dal quale trasse
ispirazione per le sue composizioni successive tra cui
citiamo La Creazione (1798) e Le stagioni (1801).
Gli ultimi anni della sua vita li trascorse a Vienna, dove
cominciò a comporre musica sacra e scrisse 14 messe, Lo
Stabat Mater, 2 Salve Regina, 6 salmi inglesi. Morì a
Vienna, nel 1809.
Haydn, è stato un autore che ha fortemente influenzato il
linguaggio musicale, distaccandosi dagli ornamenti musicali
e dagli effetti decorativi utilizzati nel periodo barocco, e
focalizzando la sua attenzione sui generi musicali del
periodo classico tra cui la sinfonia, il quartetto e la
sonata.
Tra le sue sinfonie più celebri citiamo la sinfonia n. 45 o
“Sinfonia degli Addii”. E’ scritta nella tonalità di Fa#
minore, ed è composta da 4 movimenti.
Il primo movimento, nella tonalità di fa diesis minore, è un
Allegro assai. Si apre con degli accordi minori eseguiti dai
primi violini, con le note sincopate affidate ai secondi
violini e con le note tenute presentate dagli strumenti a
fiato. Questo movimento rispetta la struttura della forma
sonata. Dopo l’esposizione del primo tema, si avvia il
secondo tema, nella relativa tonalità maggiore, presentato
dai violini e dai bassi.
Il secondo movimento, è un Adagio, nella tonalità di la
maggiore. Inizia con una melodia lenta e distesa eseguita
dai violini con la sordina. Ciò che risalta in questo
movimento è la continua alternanza fra il modo maggiore e il
modo minore, che conferisce alla melodia un carattere più
intenso e profondo.
Il terzo movimento, in fa diesis maggiore, è un Allegretto.
E’ un minuetto, costituito da note inaspettate come ad
esempio il re naturale delle viole e dei bassi che troviamo
alla terza battuta. La melodia principale del Trio, affidata
ai corni, è semplice e comprensibile a tutti. La
particolarità di questo movimento riguarda la cadenza finale
di ogni sezione è debole e insicura, creando una sorta
d'imperfezione.
L'ultimo movimento è un Presto, nella tonalità d’impianto,
cioè fa diesis minore. E’ un tempo veloce, e si apre con la
potenza ritmica dei primi violini. La melodia diventa ma
mano più lenta, quasi come se stesse per terminare, quando
inaspettatamente troviamo una cadenza di dominante. Il
presto iniziale, diventa un Adagio, cioè un movimento molto
più lento. L’autore inserisce varie modulazioni, tra cui
quella che dal la maggiore passa a fa diesis maggiore. Prima
del finale, ogni strumento doveva suonare una piccola parte,
per poi abbandonare l’esecuzione. Il brano termina con un
pianissimo. I primi strumenti a lasciare l’esecuzione sono
il primo oboe e il secondo corno, seguiti dal fagotto, dal
secondo oboe e dal primo corno, dal contrabbasso, dai
violoncelli, dai secondi violini, e dalle viole. I violini
primi con la sordina ultimano l’opera.
Alessia Zanna
..:: Note e approfondimenti. |
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Nella foto, il Maestro di Violino Alessia
Zanna, autrice dell'articolo inserito in questa
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