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075 ..:: 02.11.2022

..:: Sopra, Richard Strauss (1864 – 1949) – Elektra - Tragödie in einem Aufzug von Hugo von Hofmannsthal op. 58. Per solisti, coro misto, orchestra – Edizione: riduzione per pianoforte – No. dell’articolo: 100551 - Autore / Compositore: Richard Strauss – Testo: Hugo von Hofmannsthal – Lingua: tedesco – Formato: 252 - Pagine: 23 × 30,5 cm – Durata: 105 minuti - Anno di creazione: 1908 - Anno di pubblicazione: 1986 - Editore / Produttore: Alfred Fürstner – No. del produttore: AF 5654 – ISBN: 9783795770013 – ISMN: 9790002001471.
 

TRINITAPOLI ..:: Elektra (Elettra) è la seconda opera teatrale di Richard Strauss. Fu composta tra il 1906 e il 1908 su libretto di Hugo von Hofmannsthal, ed è costituita da un solo atto. La storia trae ispirazione dalla tragedia di Sofocle “Elettra”.
La prima rappresentazione dell’opera si tenne il 25 gennaio del 1909 al Teatro dell’Opera di Dresda. In Italia, invece, la prima esecuzione si ebbe il 6 aprile del 1909 al Teatro alla Scala di Milano. Inizialmente, l’opera non ottenne molto successo, solo successivamente venne rappresentata in molti teatri d’opera suscitando opinioni divergenti.
La vicenda è ambientata a Micene, nel palazzo degli Atridi. La scena si apre con la presentazione delle ancelle che stavano conversando su ciò che era successo al padre di Elettra, Agamennone, il quale fu assassinato dalla moglie Clitemnestra con l’aiuto di Egisto, il suo amante.
Quando al palazzo giunge Elettra, le domestiche scompaiono. Ella, ossessionata dalla morte del padre, voleva vendicarsi e attendeva con trepidazione il ritorno del fratello Oreste, il quale avrebbe dovuto uccidere sia la madre Clitemnestra che Egisto, per onorare la memoria del padre. Ma Crisotemide, la sorella minore, convinta che Oreste non sarebbe più tornato in patria, e avendo origliato una conversazione tra la madre ed Egisto, nella quale i due ammisero l’intenzione di rinchiudere Elettra nella torre, suggerì ad Elettra di fuggire. La ragazza non le diede ascolto, e allontanatasi da Crisotemide decise di incontrare la madre, la quale era tormentata dalle continue visioni del figlio Oreste in cui voleva ucciderla. Così, chiese ad Elettra se sarebbe stata in grado di aiutarla a trovare un rimedio per liberarsi dagli incubi, ma la ragazza replicò dicendo che la sua anima avrà pace soltanto quando sarà uccisa dal figlio. Mentre le due donne stanno conversando, giunge improvvisamente un’ancella per informare Clitennestra della morte di Oreste. Nel frattempo, due inviati stranieri arrivarono nel palazzo per dare prova della notizia data. Il primo messaggero, che si presentò con una falsa identità, era in realtà Oreste, il cui ritorno a Micene era legato al suo desiderio di far giustiziare gli assassini del padre. Dopo un’incertezza iniziale, Elettra riconobbe il fratello; e poco dopo giunse anche il secondo messaggero, l’educatore di Oreste sollecitandolo a compiere al più presto la sua vendetta. Allora il ragazzo entrò nel palazzo e sparò contro la morte. Dopo un po’, Oreste uccise anche Egisto. La vendetta era ormai compiuta. E mentre la gente esultava di tutto ciò, Elettra, euforica, iniziò a danzare ma poco dopo cascò a terra finendo per morire.
L’opera presenta molte somiglianze con Salomè sia per quanto riguarda l’incisività del linguaggio musicale sia per le caratteristiche riscontrate nei personaggi principali. Nelle varie coppie ad esempio Elektra/Salomè, Clitennestra/Regina e Egisto/Erode coesistono delle affinità musicali e caratteriali che rende la trama piena di analogie. L'orchestra, molto numerosa, sostiene la melodia che risulta caratterizzata da forti dissonanze e sonorità acute, che spesso sovrastano le voci a cui è affidato un canto solenne. Dopo le critiche ricevute per Salomè, Strauss voleva evitare di pubblicare un’opera che potesse aizzare un altro scandalo. Dopo le numerose perplessità, però egli era già rimasto affascinato dall’argomento del brano e scelse di lavorarci. L’autore volle spingersi oltre inserendo delle sezioni musicali troppo eccessive, con Elektra sempre al centro della scena.
Per quest’opera l’autore scelse un ensemble orchestrale molto grande, composto dai flauti, dagli oboi, da un corno inglese; dai clarinetti, dai corni di bassetto, dai fagotti, dal controfagotto, dalle trombe; dai tromboni, un basso tuba, dal tamburo, dai piatti, dal triangolo, dal tamburello, dalle nacchere, dal glockenspiel, dalle arpe, dai violini, dalle viole, dai violoncelli e dai contrabbassi. Per ciò che concerne le voci, invece, Strauss utilizzò il tenore (Egisto, un giovane servo), il baritono (Oreste), il basso (Il precettore di Oreste, un vecchio servo), il mezzosoprano (Clitennestra), il soprano (Elettra, Crisotemide, un’ancella, la sorvegliante, la confidente) e il coro (servi e ancelle).
 

Alessia Zanna

..:: Note e approfondimenti.
	Nella foto, il Maestro di Violino Alessia Zanna, autrice dell'articolo inserito in questa pagina web.

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