018 ..:: 13.08.2016 :: 23:30
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Nella foto, Umberto Sangiovanni, Dario
Piccioni e Marta Colombo.
Trinitapoli ..::
Raccontare la vita di un artista scomparso 11 anni fa è
stato un qualcosa di magico, di emozionante di spettacolare.
L’interprete principale di cui stiamo parlando è Sergio
Rubini, che con la sua performance ha sbalordito non solo i
cittadini di Trinitapoli ma anche quelli provenienti dalle
zone limitrofe della Sesta Provincia Pugliese.
Ad accompagnare Sergio Rubini vi era quel magico sottofondo
musicale di Matteo Salvatore, interpretato dal vivo dalla
DAUNIAORCHESTRA dai maestri Umberto Sangiovanni
(pianoforte), Dario Piccioni (basso) e Marta Colombo che con
la sua voce ha portato continui applausi da parte dei
presenti.
Il titolo dell’evento serale di questa sera è stato: “Di
fame, di denaro, di passione” che l’artista ha proposto alla
città di Trinitapoli.
Sin dalle prime parole sull’artista Matteo Salvatore, nato
ad Apricena il 16 giugno 1925 si notava una profondità di
espressione e maturità professionale di Sergio Rubini nel
raccontare con passione la storia del cantante di musica
popolare deceduto il 27 agosto 2005.
Matteo Salvatore trascorre l’infanzia nella povertà,
nell’analfabetismo, ed è proprio questa povertà che diventa
un tema maggiormente ricorrente nei testi delle sue canzoni
allegre e a doppio senso, nelle ballate.
Allegria, comicità, aneddoti divertenti e quant’altro,
portano l’artista pugliese al debutto dei primi 78 giri
nell’anno 1955 con la casa discografica «Vis Radio» il cui
esponente principale era Claudio Villa.
Nell’anno 1957 con la casa discografica «Fonit» incise molti
dischi. I più ricordati sono: La bicicletta, La doppietta,
Filomena, L’ancuilla ed altri ancora.
Negli anni che vanno dal 1960 al 1973 è il 45 giri a
trionfare.
Decine di brani musicali, cantati ed incisi, portano
l’artista pugliese all’apice del panorama musicale. Fanno
parte di questo periodo: Lu limone, Marito e moglie, Zompa
Cardillo, Cammina treno, Lu bandito, I pettegolezzi e la
vecchia, Lo sposalizio, L’ambulante, Lu grillo e la formica.
Nel 1973 venne arrestato a San Marino con l’accusa di aver
ammazzato la sua compagna, la cantante Adriana Doriani. Dopo
cinque anni, con la revisione del processo venne assolto.
Questi anni sono stati duri per l’artista. Povero, senza
denaro, il cantastorie pugliese alloggia in piccole
pensioni, qua e la senza avere una fissa dimora.
L’artista Matteo Salvatore è da ricordare per la dolcezza
cui suonava la chitarra, la forza poetica delle sue parole
dialettali che rimarranno per sempre nella vita del
cantastorie pugliese.
Senza alcun dubbio, l’interpretazione di questa sera a cura
di Sergio Rubini, unito a quello degli artisti musicali
Umberto Sangiovanni, Dario Piccioni e Marta Colombo
porteranno ad una riscoperta e ad una nuova rielaborazione
ed interpretazione dell’artista Matteo Salvatore.
Ci auguriamo che tra le oltre mille persone che questa sera
hanno seguito questo evento estivo con una brezza di
freschezza, ci siano anche persone che possano arricchire
questo panorama musicale “minore” con canzoni dialettali del
luogo.
Ad Majora!
Agostino Del Buono
agostino.delbuono@lasestaprovinciapugliese.it
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..:: Nella foto: Sergio Rubini.
Note: Sul sito
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