019..:: 15.06.2013

Nella foto, la soprano, Luciana Distante.
Proseguiamo questo «percorso musicale» a
cura di Luciana Distante, soprano. E' una iniziativa
dell'Assodolab riservata a coloro che amano la "buona
musica" e gli "autori del passato" che ci accompagnerà per tutto l'anno 2013 su
queste pagine web del nostro Supplemento di informazione
on-line
www.lasestaprovinciapugliese.it
La prossima uscita sarà il prossimo sabato.
La Redazione
Prof. Agostino Del Buono
Regione Puglia, LECCE..:: Tra i compositori più noti
per questa categoria troviamo Schubert (Vienna, 31 gennaio
1797 – Vienna, 19 novembre 1828) con:
“Du bist die Ruh", (op. 59 n. 3, 1828) uno fra i più celebri
Lieder, su testo di Friedrich Rückert, dedicato alla poesia,
mezzo privilegiato attraverso cui il poeta accede
all’infinito;
"Der Erlkoning" (trascritto anche come Erlkoenig), ossia Il
re degli Elfi, è una ballata scritta nel 1782 da Johann
Wolfgang von Goethe, e fa parte dell'opera conosciuta come
Die Fischerin. Il testo della ballata è stato musicato da
parecchi compositori, tra cui il Lied di Franz Schubert (di
cui è probabilmente il capolavoro) è il più celebre. L’opera
composta nel 1815 per voce e pianoforte viene spesso usata
come strumento didattico da molti insegnanti di tedesco;
da Schwanengesang, (in italiano Il canto del cigno, D 957),
una raccolta di 14 lieder composti nel 1828, il brano "Standchen";
da Die Schone Mullerin “Die Taubenpost"; uno struggente
ciclo di 20 Lieder attorno ad una storia di stampo
popolaresco che narra l’amore infelice di un giovane. Si
avvertono i richiami ai simboli più evidenti dell’ epopea
romantica, come l’accenno al corno da caccia, alla foresta e
alla notte. Alla base vi è il bozzetto di una vita pastorale
con un garzone mugnaio innamorato e geloso, la bella
molinara vivace e infedele, il cacciatore con le sue prede
d’amore. E c’è sempre presente la natura, con i fiori, il
ruscello, il mulino. Nella Schone Mullerin, Schubert
coinvolge tutto il mondo circostante nel gioco dei
sentimenti e ogni immagine contribuisce a dar voce
all’emozione, alla confessione;
da Die Schöne Müllerin (La bella mugnaia, D 795 Op. 25 ),
ciclo di 20 lieder composti nel 1823 sui testi di Wilhelm
Müller, che aveva composto un omonimo ciclo di poesie, il
testo “Des Mullers Blumen”;
da Winterreise (Viaggio d'inverno), D.911, un ciclo di 24
lieder composti nel 1827, su testi di Wilhelm Müller., i
brani “Der Leiermann” (« Drüben hinterm Dorfe ») D. 911-24;
“Frühlingstraum” (« Ich träumte von bunten Blumen ») D.
911-11; “Der Leiermann” (« Drüben hinterm Dorfe ») D.
911-24.
Di Robert Schumann (Vienna, 31 gennaio 1797 – Vienna, 19
novembre 1828) , citiamo invece:
da Dichterliebe (L'amore del poeta, op. 48, composta nel
1840, senza dubbio il più noto ciclo di canzoni di Robert
Schumann), i brani “Im wunderschonen”, “Monat Mai”, “Ich
grolle nicht”. I testi per i 16 brani provengono da
Intermezzo di Heinrich Heine, composto tra 1822-1823, Dopo i
cicli di Franz Schubert (Die schöne Müllerin e Winterreise),
quelli di Schumann fanno parte del nucleo centrale del
genere nella letteratura musicale;
Ist ein Floten und Geigen, (Dichterliebe Op. 48);
da Liederkreis op. ciclo di canzoni tratte dalle poesie di
Joseph Eichendorff, Intermezzo ), “In der Fremd” e “Mondnacht”.
Tra le opere di Johannes Brahms (Amburgo, 7 maggio 1833 –
Vienna, 3 aprile 1897) ricordiamo:
da “Lieder und Gesang", Wie bist du, meine Konigin;
da "Trost in Tranen", Wie kommt's, dass du so traurig bidt;
da "Junge Lieder i", Meine liebe ist grun (Op.65/5);
Der Tod, da “Ist die Kule Nacht” (Op. 96/1), composizione
per piano e voce del 1884.
Del compositore austriaco Hugo Wolf , (Windischgrätz, 1860 –
Vienna, 1903) citiamo da Morike-Lieder, “Verborgenheit”,
“Der Gartner”, “Auftrag”. Del compositore francese Gabriel
Faurè (1845-1924) ricordiamo da Die Rose, “Je dirai la
Rose”; e da La bonne chanson, “La lune blanche”.Infine,
ricordiamo di Henry Duparc (1848-1933) da "L'invitation au
voyage", l’aria Die Einladung zur Reise; di Franz Listz
(1811- 1886) , “Es muss ein Wunderbares sein” ed “Im Rhein,
im schonen Strome”; di Charles Gounod, (Parigi, 17 giugno
1818 – Saint-Cloud, 18 ottobre 1893) “Quand tu chantes
bercee” da “Serenade”; Georges Bizet (Parigi, 25 ottobre
1838 – Bougival, 3 giugno 1875) da "Chanson d'avril"
Leve-toi! Le printemps vient; e le celebri arie di Francesco
Paolo Tosti (Ortona, 9 aprile 1846 – Roma, 2 dicembre 1916)
"Serenata", "Ideale" , "Non t'amo più" .
A Giacomo Meyerbeer (1791- 1864) si deve invece la
composizione di “Die Rose, die Lilie, die Taube”, del 1838.
Luciana Distante

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