005..:: 08.05.2009
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Genova, 14 novembre 2008 - Nella foto, il
dott. Gianpaolo Trivulzio, presidente Intersteno Italia,
esperto TIC.
Regione Liguria, GENOVA..:: Il momento non è facile,
la scuola è in subbuglio per le proposte, non ancora chiare,
di una nuova modifica dell'ordinamento scolastico. Proprio
oggi ci sono manifestazioni in tutta Italia e vi ringrazio
per essere comunque qui presenti per scambiare idee per
meglio affrontare il futuro.
Spesso lo vorremmo, ma non possiamo fermare la diffusione
dell’innovazione, perché l'evoluzione continua anche se:
- magari usiamo ancora windows 98
- non abbiamo ancora provato o digerito Windows vista e già
ci annunciano Windows 7 (con tutti i relativi ammennicoli).
Mentre i vostri allievi:
- usano IPOD ed IPHONE
- pubblicano filmati su You Tube
- si aggregano a realtà virtuali
- comunicano con Skype
- aderiscono a comunità più o menoconcrete (vedi Facebook).
E forse voi preferireste:
- più attenzione alle spiegazioni
- più tempo dedicato per gli esercizi
- più concentrazione su come scrivono sulla tastiera
- migliore disposizione dei loro elaborati
- una migliore preparazione di partenza su quanto hanno
acquisito, tenuto conto del tempo già dedicato negli ordini
precedenti di studi
- ecc. ecc. ecc.
Se consideriamo questo divario, rischiamo qualche volta
di scoraggiarci. Per questo ho scelto oggi di dare uno
sguardo ad una realtà al di fuori dell'Italia, resa
possibile dai contatti che avvengono a mezzo dell'Intersteno,
senza pretesa di trovare soluzioni ai nostri problemi.
Ho scelto un'esperienza Belga quella del collegio
Universitario Arteveldehogeschool, che fa parte
dell’Università di Gent (Gand). Complete informazioni in
lingua inglese su questo istituto sono disponibili a
http://www.arteveldehs.be/emc.asp?pageld=1857
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Particolare della Home Page della Artevelde Hogeschool -
http://www.arteveldehs.be
Si tratta più importante College belga per la formazione
degli insegnanti con 1600 studenti che devono iscriversi
scegliendo due discipline in cui desiderano diventare
insegnanti optando fra lingue, matematica, economia,
geografia, latino, ginnastica, musica , scienze dell’ITC e
molte altre (155 sono le possibili combinazioni). Lo studio
richiede il raggiungimento di 180 crediti che sono
equivalenti a 3 anni. L’età media degli studenti è di 18
anni, anche se la flessibilità prevista dagli accordi di
Bologna consente la partecipazione a persone che hanno
esperienza di lavoro in altri settori od hanno un'età
maggiore. In ogni caso la maggior parte degli studenti ha
appena terminato la scuola superiore.
Direttore della sezione “insegnanti di ICT ed informatica” è
Danny Devriendt (segretario e tesoriere dell’Intersteno).
L’obiettivo è di abilitare insegnanti che siano competenti
nell’ICT, l’uso dei software di base (Word – Excel - Power
Point) è solo una delle componenti. Altri insegnamenti
riguardano l’uso della tecnologia Web 2.0, la buona
conoscenza degli ambienti elettronici di apprendimento,
l’uso razionale dei multimedia durante le lezioni, la
capacità di usare questi strumenti nell’insegnamento e così
via.
Fra i compiti di questa sezione vi è quello di fornire ampio
supporto ICT per tutti gli aspiranti insegnanti, anche se
non intendono diventare insegnanti di ICT.
“Lo screening ICT” è parte di questo supporto ed è
coordinato dal signor Wim Petit, che collabora col signor
Devriendt.
Circa 600 aspiranti insegnanti sono stati sottoposti nel
settembre 2007 a questo screening che è inteso a verificare
le abilità
- nel word processing
- nell’elaborazione dati
- nella presentazione elettronica
- anche se spesso colloquialmente ci si riferisce ai mezzi
(Word – Excel – Power Point). I test sono stati preparati
con Office 2003. Si tratta solo di una scelta pratica e non
strategica, nessun partecipante ha sollevato obiezioni,
qualcuno aveva usato MAC per uso privato o nella sua
attività professionale.
Nessuno ha chiesto di utilizzare software «open source» e
questa è stata un po’ una sorpresa dati gli incentivi e la
propaganda fatta negli ultimi anni per la loro diffusione.
L’attenzione è focalizzata “sul modo in cui” si ottengono i
risultati. Un semplice esempio. Se nel testo ci sono «20
sottotitoli e si chiede di presentarli tutti in Arial 14 –
grassetto – blue con 12 punti di spaziatura al di sotto»,
l’’interesse non è nel sapere che sanno selezionarli e
metterli in grassetto, ma quello di conoscere “se usano gli
stili per fare questa operazione”. Attraverso l’esercizio si
vuole sapere quindi se conoscono il concetto di stile (nel
quale il lay-out è trattato separatamente dal contenuto per
una migliore gestione del documento).
Lo screening non comprende questionari o domande a scelta
multipla, soltanto compiti da svolgere seguendo dettagliate
istruzioni. Lo svantaggio di questa scelta sta nella
necessità di un notevole lavoro di valutazione che deve
essere fatto manualmente. Per questo lavoro il team di base
è assistito da studenti dell’ultimo anno dell’ICT. Non
vengono assegnati punteggi specifici, in quanto si decide
soltanto se il test sia stato valido o no. Un esempio: Se è
evidente che non è stato compreso il concetto di copiare le
formule in Excel con indirizzo assoluto/relativo (uso del
segno $), la valutazione viene sospesa con esito negativo, e
viene consigliata una sessione di ripetizione prima di
sottoporsi ad un nuovo screening.
La sorpresa dei risultati.
Gli argomenti dello screening sono conoscenze di base che
normalmente tutti gli studenti dovrebbero avere già
acquisito e sapere bene padroneggiare. Purtroppo lo
screening dimostra che circa il 15% non riesce a superarlo
nell'utilizzo di Word ed Excel. Questi risultati
insoddisfacenti dimostrano che “qualcosa non funziona bene
nelle scuole superiori”.
L'Istituto Universitario è in effetti coinvolto e
responsabile in quanto fornisce gli insegnanti di ICT in
questo ordine di scuole. Lo screening come tale è soltanto
uno strumento, la cosa più importante è cercare di
migliorare la conoscenza pratica dell’ICT con seminari,
addestramenti specifici (hands-on), anche se questo
contributo è limitato in quanto non si dispone di
sufficienti risorse (in tempo e personale). Nelle scuole
delle Fiandre «il piano strategico è quello di integrare ICT
nelle altre discipline».
Per esempio usare Word per preparare un testo in Olandese,
Power Point quando insegnando geografia si presenta un
Paese. Excel quando si fa un’analisi del mercato finanziario
negli insegnamenti di economia. Naturalmente i responsabili
del corso di formazione degli insegnanti di ICT sono molto
favorevoli a questo che è ovviamente l’obiettivo finale ma,
vogliono e debbono mostrare/dimostrare che “prima è
necessario un addestramento professionale su come usare in
modo valido ed efficiente i software”, e questo deve
essere fatto da insegnanti che li conoscono. Senza questo
addestramento il software non viene usato in modo efficiente
(i colleghi belgi citano casi in cui viene ancora usata la
barra spaziatrice per centrare un titolo). In ogni caso si
ritiene che non sia possibile insegnare ad usare bene word
con solo 8 lezioni di 45 minuti.
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Genova, 14 novembre 2008 - Nella foto, un istante prima
della dissertazione della relazione del dott. Gian Paolo
Trivulzio. A sinistra, il prof. Corrado Del Buono mentre
verifica l’accesso ad Internet con il personal computer.
Punti da valutare.
Si può discutere su modalità e contenuti, ma non si può non
riconoscere la validità di questo screening per aiutare a
migliorare la formazione. Che risultati darebbe un analogo
screening fatto sugli allievi italiani? Probabilmente non
molto differente, perché le problematiche sono in molti casi
simili.
La visione strategica (tutti gli insegnanti coinvolti nella
ITC purché adeguatamente formati) offre una visione positiva
anche per la vostra attività, l'esperienza da voi acquisita
deve diventare utile per la formazione ed il supporto dei
colleghi di altre discipline che non sono specialisti in ICT
e quindi non possono razionalmente utilizzare gli strumenti
per migliorare il loro insegnamento.
E se i vostri allievi sono già dei maghetti, e si annoiano
perché sanno già utilizzare bene gli strumenti tradizionali
a cui abbiamo fatto riferimento? Allora potreste ad esempio
stimolarli ad un’attività collaborativa che dimostri le loro
capacità comunicative attivando e gestendo una Web-TV.
Un progetto di Web-TV richiede una creazione di contenuti
interessanti e quindi:
- affinamento dei processi di comunicazione audio – video –
testo
- capacità di lavorare in gruppo
- capacità di interagire a distanza
- utilizzo razionale dei mezzi tecnici (sia pure il video
telefono)
La TV via Internet è ora gratis per tutti, vedi il software
Mogulus disponibile al sito
www.mogulus.com .
Occorre disporre di un collegamento ad alta velocità,
(almeno 7 mega) e con esso potete attivare molte
funzionalità:
- diffusione diretta di un evento (necessita telecamera e
microfono)
- diffusione continua di materiale preregistrato
- possibilità per chi si collega di visionare specifici
argomenti (video on demand)
- funzione di regia centralizzata con sottoregie in ambiti e
località diverse semplicemente collegate in Internet
Il limite è solo nella fantasia e nell'utilizzo razionale
degli strumenti. Un altro strumento che vi consiglio di
valutare è quello reso disponibile gratuitamente da Google,
e precisamente “Google documents”, uno strumento
collaborativo che permette di creare crea documenti, fogli
di lavoro e presentazioni online.
È naturalmente basato sulla tecnologia Internet e le
funzionalità degli strumenti sono molto simili a quelli di
Word, Excel e Power Point. Ulteriore vantaggio è la
possibilità di accedere ed apportare modifiche da qualsiasi
luogo in cui ci sia un collegamento internet, in quanto
tutti i documenti sono conservati online in un archivio
protetto.
Inoltre altre persone, da voi autorizzate, possono lavorare
sui vostri documenti apportando modifiche ed integrazioni
anche in modo simultaneo. Subito penserete che lo strumento
è pericoloso perché più studenti potrebbero svolgere il
lavoro a quattro o sei mani, ed è certamente vero, ma vi
invito a valutare anche gli aspetti positivi in un'attività
di collaborazione che non è comunque facile da realizzare,
non tanto sul piano tecnico che può essere facilmente
dominato, quanto su quello concettuale.
E qui sta il vero valore educativo dell'insegnamento.
In conclusione nuove opportunità in un momento di
evoluzione, non solo tecnica ma anche del vostro ruolo.
In qualche momento vi sentite soli, ma il vostro ruolo di
formatore è ampiamente apprezzato. Siete l’unico riferimento
per i vostri allievi come dimostrano i blog dei ragazzi che
magari non ve lo hanno dimostrato subito.
Questo è un messaggio che ho trovato in rete: «In che
cosa consiste, come materia, "Trattamento testi e dati"?
“Io l'ho studiato a ragioneria, non è proprio da studiare,
serve molta pratica. ti insegnano a scrivere al pc con tutte
e 10 le dita senza guardare la tastiera e il monitor... io
avevo una brava proff e adesso sono un fulmine a scrivere
alla tastiera... è una materia interessante inoltre
insegnano ad usare excel e word alla perfezione”!»
E ci sono anche coloro che rimpiangono di non aver avuto i
vostri insegnamenti.
Gian Paolo Trivulzio
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www.assodolab.it
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