Ecco i test per gli Addetti antincendio.

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069 ..:: 18.11.2018

..:: La copertina del libro "Ricordando ieri" scritto da Matteo de Musso, pubblicato in questi giorni.

TRINITAPOLI ..:: Ahi, ahi… Nel testo di narrativa: “RICORDANDO IERI”, di cui è autore il collega Matteo de Musso, il panorama è buio ed aspro; è lotta pura per prevalere sugli altri, ivi compresi i propri intimi. Forse per questo motivo è stato gioco-forza per l’Autore dismettere un tantino i panni a lui usuali della tenerezza, dell’arrendevolezza, del cosiddetto “quieto vivere” per narrare vicende che in un certo senso prendono quasi di petto il lettore, rivelandogli una storia dai risvolti umani sorpren-dentemente agro-dolci. E' una Puglia inquieta, in parole povere, quella ch’egli si troverà davanti.
Non era facile per l’Autore (e forse non lo sarà nemmeno per il lettore) affrontare un quadretto familiare, uno spezzone di realtà pugliese in cui mamma Anna (familiarmente Nannina), legata in modo assoluto al passato, soprattutto in fatto di tradizioni, consuetudini e modi di pensare e d’agire, decide d’imporre ai figli il suo volere, pretendendo da essi ubbidienza cieca ed assoluta, pena la sconfessione totale.
E' contro ogni logica, ogni legge naturale e d’affetto quel suo comportamento, eppure ella applica con rigidità il “suo” codice, costi quel che costi. In effetti costerà caro a Nicola e Raffaella, suoi figli, primi fra tutti, ma costerà cara anche alla stessa protagonista che, rimasta sola e supportata esclusivamente dall’amicizia di una vicina, trascorrerà i suoi giorni abbandonandosi ai ricordi, in modo particolare a quel grappolo che l’hanno vista protagonista in assoluto nella sua vita familiare.
Vorrà cercare fuori delle proprie mura consolazione e speranza, ma chiusa nel suo orgoglio, non farà altro che peggiorare la situazione, nonostante le manovre di riconciliazione familiare messe in atto generosamente nei suoi confronti. C’è una cosa però che strugge Nannina: il desiderio di avvicinare Angelica, la nipote, ma è incapace di fare il passo decisivo, di pronunciare cioè quel pentimento che forse potrebbe redimerla.
Passato, presente e futuro, turbinano, si alternano, quasi danzano davanti agli occhi di Nannina ed a tratti pare vogliano addirittura travolgerla, ma l’arzilla vecchietta, fino alla fine non molla. Anzi no, fino ad un passo dalla fine, e non dico altro. Ma verrà il colpo d’ala che darà alla vicenda quella positività a lungo ricercata e mai prima raggiunta. Per appurarlo sarà necessario lasciarsi andare alla lettura del testo, solo così si potrà raggiungere il traguardo, con buona volontà ed ammansendo una curiosità galoppante!

Michele Soccio
 

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