063 ..:: 02.10.2018
..:: Le pensioni raggiungeranno quota 100
nel 2019. Attuabile anche il reddito di cittadinanza ed una
sforbiciata sulle pensioni d’oro.
TRINITAPOLI ..:: Rischio esodo dalla Scuola
alla Sanità? Probabile! Non è una certezza, né tantomeno una
ricerca mirata tra gli attori principali che potrebbero
usufruire della pensione «quota 100». E’ soltanto una delle
tante probabilità su 100, appunto.
Una cosa è certa: chi avrà maturato i 38 anni di contributi
ed avrà raggiunto i 62 anni di età, raggiungendo «quota 100»
potrà inoltrare la domanda di pensione.
Perché rimandare ancora nel mondo lavorativo se un
insegnante, un impiegato, un lavoratore, insomma, ha
maturato il diritto alla pensione?
Mia madre diceva sempre: “Mi raccomando, guarda il tuo
avvenire”. Ed ancora: “Proiettati in avanti di 10 anni e ti
troverai sempre bene”. Alcune volte aggiungeva: “E’ meglio
l’uovo oggi che una gallina domani”.
E’ meglio accontentarsi di ciò che si ha, seppur poco,
oppure conviene rischiare per qualcosa di molto più grande e
difficilmente raggiungibile?
All’epoca avevo solo quattordici anni e la mia porzione
dorso laterale della «corteccia prefrontale», una
piccolissima regione implicata nel controllo del
comportamento, mi portava a scegliere una scuola superiore
distante quarantacinque chilometri da casa e due mezzi di
trasporto autobus e treno ed un chilometro a piedi, anziché
una Scuola a portata di mano a solo cinque chilometri.
La scelta era condizionata in cambio di una lauta ricompensa
più in là, nel tempo, e soprattutto era incentrata a
soddisfare ed assecondare le mie inclinazioni artistiche.
Insomma, parte del mio «ippocampo» mi portava ad immaginare
una situazione futura con ricchezza di dettagli lavorativi
desiderati ed una appagante pensione.
Con il passare del tempo, degli anni, oggi la mia struttura
cerebrale è propensa ad assecondare la seconda tesi citata
poc’anzi: “E’ meglio l’uovo oggi che una gallina domani”.
Viviamo in una “galassia” dove, quello che abbiamo oggi di
“certo”, potrebbe diventare o essere trasformato in
“ipotetico”, “dubitabile” e “incerto” nel giro di qualche
anno.
Ricordo che negli Anni ’80, parecchi lavoratori del pubblico
impiego avevano scelto la pensione baby perché la Legge
preannunciata dagli esponenti politici di allora,
costringevano i lavoratori a lavorare ancora per molti anni.
Poi ci furono un susseguirsi di Leggi e leggine che hanno
modificato e cambiato integralmente sia l’età pensionistica,
sia la parte relativa ai contributi.
La riforma delle pensioni introdotta nel 2011 dal Ministro
Elsa Fornero, durante il Governo Monti, non aiutava più di
tanto il lavoratore che desiderava affacciarsi al mondo
pensionistico. In alcuni casi, l’insegnante, l’impiegato, il
dirigente del pubblico impiego, doveva continuare a lavorare
fino a 65-70 anni.
Ma come tutte le cose, come tutte le Leggi, dopo un certo
tempo di “sperimentazione sul campo”, finalmente un raggio
di cambiamento. Dopo il Governo Renzi di centrosinistra,
arriva il Governo diretto da Matteo Salvini e Luigi Di Maio
con una importante novità sia nel campo delle pensioni, sia
sul reddito di cittadinanza.
L’anno 2019, consentirà così, per coloro che lo desiderano,
l’uscita anticipata dal mondo del lavoro, che rispetto alla
Legge precedente, permetterà a tutti coloro che avranno
raggiunto «quota 100» di andare in pensione. In questo caso
è d’obbligo tenere presente i due parametri: l’età
anagrafica (62 anni) da una parte e l’anzianità contributiva
(38 anni) dall’altra.
Un'altra Legge che si discute in questo periodo è il
«reddito di cittadinanza» che dovrebbe entrare in vigore nel
periodo primaverile del prossimo anno. In Italia vivono
sette milioni di persone sotto la soglia di povertà.
L’attuale Governo, con questa Legge, desidera aiutare le
persone che hanno bisogno di un minimo di sostentamento con
un assegno mensile di Euro 780,00. L’assegno dovrebbe essere
erogato a: cittadini italiani che hanno compiuto i 18 anni;
essere disoccupati o percepire un reddito o pensione minima;
essere iscritti all’ufficio per l’impiego; svolgere progetti
socialmente utili organizzati dal Comune di residenza per un
massimo di 10 ore settimanali. Le altre due novità di questa
Legge sono: dopo il rifiuto di tre offerte proposte dal
centro per l’impiego, il sussidio decade. In ogni caso ci
saranno controlli incrociati ed arresti per chi dichiara
anche il falso.
Il Governo penta stellato dei 5 Stelle e la Lega riusciranno
a tenere alto il morale dei lavoratori e dei disoccupati nei
prossimi anni? E soprattutto, per quanti anni la Legge sarà
attiva? Intanto si inizia con il buon Governo ed i buoni
propositi. E’ attesa anche una sforbiciata anche sulle
pensioni d’oro elargiti dai precedenti Governi a migliaia di
persone che hanno una pensione che va dai 4.500 ai 10.000
Euro mensili ed oltre. Chi vivrà, vedrà! Mi dispiace solo di
non poter aderire alla «quota 100» per difetto di età e
quindi dovrò attendere ancora qualche anno prima di cedere
ad una tentazione immediata e fugace, senza aspettare più
generose prospettive.
Ad Majora!
Agostino Del Buono
agostino.delbuono@lasestaprovinciapugliese.it
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