Ecco i test per gli Addetti antincendio.

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003 ..:: 11.04.2017 :: 10:00

..:: Studio per un francobollo su "Le carte e la memoria".

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TRINITAPOLI ..:: Cos’è il passato? Se una domanda simile venisse posta a tutti, e poi singolarmente a ciascuno di noi, richiedendo una risposta o un esempio concreto, verrebbe fuori inevitabilmente il nostro “ieri”, chiamiamolo pure così; ritornerebbe cioè d’attualità ciò che ciascuno di noi ha vissuto e che la nostra memoria ha registrato. Si sa, infatti, che in un emisfero del nostro cervello viene registrato puntualmente tutto il nostro vissuto con una capacità straordinaria di rimandarlo all’infinito, a meno che un trauma non riesca a cancellarlo per sempre o in maniera temporanea, o tante volte semplicemente ad offuscarla!
Tornerebbe cioè indietro tutto ciò che ciascuno di noi vorrebbe “confessare” (se è confessabile), rimandando indietro l’inconfessabile; quel tutto, comunque, saprebbe di ieri. In altre parole un tempo relativamente ancora presente, ma tendente lentamente a svanire, per lasciare il posto al passato che gli sta ancora più dietro, in una sorta di stratificazione temporale. Ecco perché molto opportunamente si distingue il passato prossimo dal passato remoto (lingua italiana docet)!
Torniamo, però, al ragionamento iniziale. Se per un tizio, facciamo un esempio, il passato del nostro meraviglioso Sud è una bella fetta di pane caldo, appena sfornato da un forno a legna irrorato da un filo d’olio d’oliva vergine (di origine pugliese, mi si compatisca il campanilismo) come reminiscenza della sua infanzia, cose sempre più rare a reperirsi sul mercato, per un altro il passato potrebbe essere rappresentato da un nonno che con pazienza ed amore riversava sui nipotini racconti su racconti, mentre essi se ne stavano accoccolati attorno al braciere, nella stagione più fredda.
Per un altro ancora quel passato potrebbe essere rappresentato dal ricordo di due begli occhi scuri (una bella ragazza che si affaccia timorosa dietro le cortine di una finestra), oppure dalla naturalezza con cui un tempo ci si aiutava fra vicini di casa allorché una famiglia numerosa, poniamo con otto, dieci o più figli a carico, perdeva uno dei genitori (molto più spesso la mamma): in quel caso disgraziato, gli anziani lo ricordano bene, erano i vicini a prendersi cura dei piccoli, adottandoli come fossero figli propri, con un’umanità straordinaria.
Questo è il passato! Anzi, questo può essere il passato, secondo l’interpretazione di alcuni, ma è chiaro che allargando l’orizzonte, potrebbero venir fuori anche altre idee di passato…
Vuole avere questo sapore ed un siffatto significato l’enumerazione di vicende ormai superate e catalogate, incluse nelle pagine che lo scrittore e giornalista Matteo de Musso ha recuperato, studiato ed inserito nel suo ultimo ed interessantissimo volume intitolato: “LE CARTE E LA MEMORIA”: un lavoro che, patrocinato da due grosse realtà imprenditoriali trinitapolesi (LANDI GIOIELLIERI e DELIZIA 2000 SRL), ha meritato il plauso dei Proff. Cosimo D’Angela, già Presidente della Società di Storia Patria per la Puglia, che ne ha curato la Prefazione e Pasquale Corsi, attuale Presidente della stessa Associazione, che lo ha presentato l’11 marzo scorso nella Biblioteca Comunale di Trinitapoli. Nella pubblicazione v’è un po’ una radiografia veritiera di una parte del passato della città dell’autore: Trinitapoli, ma dietro di essa, esemplarmente, si può intravedere il passato di ognuna delle nostre città!

Stefano Pensato
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