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017..:: 23.06.2013

Il Parco Archeologico degli Ipogei, il Museo, la Zona umida, il Centro di Educazione Ambientale non sono sufficienti a far decollare il turismo a Trinitapoli. Un buon progetto sul turismo lo si può racchiudere in due fasi importanti: la prima è quella di «farsi conoscere» attraverso la partecipazione alle più importanti manifestazioni di promozione turistica, la seconda è quella di «saper progettare» in loco tutte quelle azioni rivolte ai turisti per operare con tranquillità.
Un buon sottoprogramma dovrebbe portare con sé ed identificare le strategie di sviluppo differenziate a seconda delle peculiarità della aree interessate, orientandosi per lo più al miglioramento delle condizioni ambientali delle aree interessate dal fenomeno turistico.
Se in alcuni anni è stato fatto molto per la prima fase di progetto ed i risultati sono visibili agli occhi dei cittadini e del turista, tutto questo non basta. Occorre continuare.
La partecipazione al Bit di Berlino, Jata & World Travel Fair di Tokio, World Travel Market di Londra, BIT di Milano, Borsa mediterranea del turismo archeologico di Paestum, le Cento Città d’Arte di Ferrara, Travel Trade Italia di Rimini, Salone Nautico di Genova, borse del turismo scolastico e religioso, raduno nazionale dei ristoratori italiani che operano in tutto il mondo ecc… ha portato senza alcun dubbio ad una sensibilizzazione di ogni figura professionale utile per lo sviluppo economico del nostro territorio. Ma poi?
Non è bastato aver interagito sinergicamente con gli altri Comuni del Patto Territoriale orientando e programmando le politiche di sviluppo turistico dell’area nord barese–ofantina per aumentare la capacità attrattiva verso utili flussi turistici ma occorre una collaborazione sempre più incisiva con l’Agenzia “Puglia Imperiale Turismo” e con altri Enti per far emergere il Turismo nella città di Trinitapoli.
Occorre altresì «saper progettare in loco» anno dopo anno, tutte quelle attività rivolte ai turisti del tipo: valorizzazione turistica culturale ed ambientale di alcune strade cittadine; restauro, recupero e riutilizzo di edifici di particolare pregio; recupero di sentieri per trekking, piste ciclabili, percorsi a cavallo, ecc..; investimenti diretti a potenziare e qualificare la recettività; potenziamento e ristrutturazione della aziende esistenti; recupero di strutture edilizie esistenti; promozione e commercializzazione dei nostri prodotti; azioni promozionali, organizzazione di workshops, partecipazione a fiere; strutture complementari per il turismo; itinerari attrezzati per il turismo naturalistico, ammodernamento di strutture esistenti; recupero delle borgate rurali a fini di ricettività turistica minore.
I cittadini sono pronti a far di Trinitapoli un “punto di interesse turistico” ma occorrono anche degli incentivi da parte dello Stato, della Regione, della Provincia, del Comune per poter operare con una certa tranquillità in questo settore emergente.
Fino a quando non vi saranno le condizioni, si avrà solo ed unicamente un «turismo di passaggio».
 

Agostino Del Buono

agostino.delbuono@lasestaprovinciapugliese.it

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