002..:: 23.03.2013
Effettuare una passeggiata ecologica o quella naturalistica?
Procedere con una escursione guidata o visitare siti di
particolare pregio ambientale? Bene, se è questo il vostro
desiderio sappiate che si può avverare e non costa nulla per
giunta.
Se siete stanchi dalla vita quotidiana dopo una settimana
chiusi in ufficio, sempre con le stesse pratiche da sbrigare
e con il capo ufficio arrogante, intento a vedere la vostra
“produttività”, il fine settimana vi attende. E non c’è
bisogno di misurare i chilometri che uno può effettuare in
un pomeriggio estivo; si può procedere lentamente anche
passo dopo passo. Il resto viene da se.
Nelle Zone Umide di Trinitapoli, a poche centinaia di metri
dal centro abitato si può accedere in diversi modi: a piedi
con scarpette sportive; in bici portandosela da casa; a
cavallo se le fattorie limitrofe sono disposte ad
affidarvene uno.
Comunque sia, se vi sentite stressati dalla vita quotidiana,
le Zone Umide possono attenuare il problema e in alcuni casi
lo possono addirittura risolvere.
Ma bisogna prima di tutto amare se stessi, la natura e tutto
ciò che ci circonda.
In alcuni casi, è una opportunità di aggregazione con
persone conosciute al momento, con le quali si potrebbero
condividere sia gli interessi per l’attività
fisico-sportiva, sia semplicemente quella buon arte del
“camminare”. Non meravigliatevi se lungo i sentieri
opportunamente ridisegnati e riadattati in questo ultimo
periodo di inizio estate, trovate della «Salsola soda»
appartenente alla famiglia Chenopodiacee oppure un «Fico
degli Ottentotti» (Carpobrotus edulis), appartenente alla
famiglia delle Aizoacee. Quest’ultima è facilmente
riconoscibile per le foglie carnose, a sezione per lo più
triangolare, della lunghezza di 10-12 centimetri con l’apice
a punta.
Ed ancora… Se trovate una pianta erbacea di colore azzurro
tendente al viola, a grandi foglie obovate intere che si
restringono verso il fusto, state ammirando la «Statice
comune» (Limonium serotinum). E così, passeggiando
tranquillamente, senza avere l’orologio da polso e senza
squillìo di cellulare, potete procedere a sinistra, a destra
o continuare dritto, lungo il sentiero principale.
E’ una scelta obbligatoria che può farvi ammirare altre
piante che spuntano fuori dal terreno o un laghetto
artificiale oppure un punto per “tonificare i muscoli”.
In ogni caso, è una stupenda sensazione: quella di essere
immerso in una Zona Umida invidiata da coloro che lavorano o
vivono in città a stretto contatto con lo smog del traffico.
Se optate per il “laghetto artificiale”, sappiate che in
alcuni periodi dell’anno è possibile ammirare con un
binocolo alcune anatre con piumaggio marrone tendente
all’arancione. E’ il caso della «Casarca», (Tadoma
ferruginea), uniti ad altri volatili della Zona. Se avete a
disposizione una bici, anche quella di vostro nonno, il mio
consiglio è quello di procedere verso la località “Castello”
e continuare lungo la “Vasca Paradiso”, fino alle “Vasche
Napoletane”. E’ un percorso lungo, quindi, niente
improvvisazioni. E’ bene portarsi dietro un po’ di acqua e
un panino. In fondo, un pic-nic è possibile farlo,
rispettando l’ambiente circostante. Lungo la strada ci si
può fermare alle “Torrette di avvistamento” purché minuti di
cannocchiale a lungo raggio e, se siete fortunati, potete
ammirare nelle saline circostanti la «Garzetta» (Egretta
garzetta), oppure l’«Airone bianco maggiore» detta
Casmerodius alba, il più grande fra gli aironi bianchi. E
non è tutto….
Il massimo degli avvistamenti, può essere dato dall’«Airone
cenerino» (Ardea cinerea), o addirittura dal «Fenicottero
rosa» (Phoenicopterus roseus). E’ una specie molto
appariscente di colore bianco e rosato candido la cui
altezza si aggira intorno a 180 centimetri. Insomma è uno
spettacolo da non perdere. L’unico neo è quello che lungo
questi percorsi non esistono “zone d’ombre” o “panchine in
legno” per meditare un po’. Ci auguriamo comunque che
qualcuno si accorge di questo e provvede ad inserirle lungo
tutto il percorso. In fondo, il riposo era quello che
cercavamo.
Agostino Del Buono
agostino.delbuono@lasestaprovinciapugliese.it
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