003..:: 06.05.2009
Nella foto, il prof. Agostino Del Buono,
presidente nazionale dell'Assodolab, in servizio presso
l'Istituto "Ignazio Silone" di San Ferdinando di Puglia (BT).
TRINITAPOLI..:: Mi ricordo sempre i cinque anni trascorsi
alle elementari con i maestri che non ne potevano più di
quel gesso così odioso e di quel cancellino eternamente
impolverato.
Eppure sembravano oggetti così inoffensivi. In alcuni casi
mi era consentito colorare anche il famoso pesce di tessuto
ritagliato minuziosamente da mia madre per l’evento del “1°
di aprile – pesce d’aprile” e poter così effettuare “tante
copie” sui grembiuli dei miei amici di scuola.
Ogni tanto però questo pezzo di gesso, specialmente se
utilizzato per intero, faceva degli scherzi: da una parte il
suono acuto della striatura sulla lavagna, dall’altra, la
polvere bianca sulle mani. Così non mi rimaneva altro che
chiedere alla maestra di uscire e di andare al bagno oppure
attendere il suono della campanella per tornare a casa e
lavarmi accuratamente le mani impolverate.
Dopo alcuni anni, il “parallelepipedo” si è trasformato in
“cilindro” con qualche piccolo vantaggio: non faceva più
tanta polvere, ma rimaneva comunque quell’effetto acustico.
Ed ancora, la lavagna ruotava su se stessa e ci permetteva
di scrivere anche sul retro. Ma questo non bastava per
completare la spiegazione e si doveva necessariamente
ricorrere alla cancellazione di quanto scritto per
proseguire l’unità didattica.
Oggi, tutto questo sembra dissolversi nel nulla. I nostri
figli o i nostri nipoti non sapranno più cos’è un
“pezzettino di gesso” né tanto meno una “lavagna di
ardesia”. Dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria,
dagli istituti di istruzione superiore fino ad arrivare
nelle aule universitarie, la Scuola diventa tecnologica.
Si intensificano sempre più i corsi sulle tecnologie
multimediali e telematiche per la didattica curriculare ed
estracurriuculare.
Il modo di “apprendere” e di “fare scuola” in questi ultimi
anni è cambiato. Un tipico esempio è quello di utilizzare il
computer sia in aula che nei corridoi dell’Istituto, sempre
se nella Scuola è attiva una “rete wireless”.
E così pullulano corsi di formazione sull’utilizzo del
personal computer nella didattica, sia nelle discipline
scientifiche che in quelle umanistiche, sia per gli alunni
stranieri che per i disabili, insomma, chi più ne sa più ne
metta.
L’utilizzo didattico del computer abbinato alle Tecnologie
dell’Informazione e della Comunicazione (TIC), compreso
l’impiego di sistemi operativi e software open source,
videocomunicazione e la LIM, ha portato senza alcun dubbio
ad una didattica “diversa” da quella tradizionale e un
“diverso modo di apprendimento in classe”.
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La Lavagna Interattiva Multimediale SMARTBoard™
prodotta dalla Smart Technologies Inc. e distribuita
in Italia dalla Intervideo Srl.
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Particolare del vassoio porta penne che alloggia
quattro pennarelli virtuali di colore nero, rosso,
verde e bleu, oltre al cancellino. Sono presenti
altresì i pulsanti per attivare la tastiera, il
pulsante destro e quello di aiuto.
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Ma entriamo nel vivo della “nuova lavagna”, oggetto di
questo breve intervento.
La LIM non è altro che una Lavagna Interattiva Multimediale.
La superficie tattile dei piccoli formati va dai 48” pollici
(121,9 cm.) agli 87” pollici (221,3 cm.) in diagonale,
s’intende. Ma in commercio non mancano anche formati più
grandi.
Su questa superficie, si può scrivere con appositi
pennarelli in dotazione, disegnare qualsiasi oggetto,
tracciare segni, creare e spostare oggetti con le dita, con
una semplice pressione del polpastrello ed un semplice
trascinamento in un punto qualsiasi dello schermo.
Per rendere meglio, utilizziamo la parola “touch screen”
quando parliamo di LIM, ovvero di “schermo tattile”.
La lavagna interattiva, deve essere collegata ad un personal
computer con un abbinamento ad un video proiettore e due
casse di buona qualità se desideriamo utilizzarla al meglio.
Se ci dovesse servire la «Rete» per la nostra spiegazione o
per inviare il nostro file allo studente distante mille
miglia dalla nostra postazione, possiamo anche collegarci ad
Internet con il nostro personal computer, considerato che i
costi sono relativamente bassi per gli abbonamenti “full
time”.
Nella foto, il prof. Agostino Del Buono, mentre
utilizza la LIM - Lavagna Interattiva Multimediale - durante
un corso di formazione e aggiornamento rivolto ai docenti.
Mettendo in comunicazione la Lavagna Interattiva
Multimediale con il personal computer, abbiamo proprio
tutto: da una parte i software installati sul nostro
portatile a disposizione degli alunni-utenti che al momento
opportuno possono tranquillamente richiamarli con un
semplice “tocco magico” della mano e vedere così le
immagini, i video ed ascoltare di tanto in tanto anche la
“buona musica”, dall’altra abbiamo lo schermo bianco su cui
proiettare tutto ciò che desideriamo far vedere agli altri
alunni presenti nell’aula.
L’utilizzo della “lavagna multimediale” LIM permette agli
insegnanti e agli studenti una “partecipazione interattiva”
alle attività didattiche e sicuramente porta ad un migliore
processo di “insegnamento e apprendimento”.
Va da se che la nuova apparecchiatura Lavagna Interattiva
Multimediale deve essere utilizzata da tutti i docenti a
prescindere dalla disciplina insegnata.
L’impatto sull’insegnamento da una parte e
dell’apprendimento dall’altra, dipende dal modo con cui
queste Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione
vengono integrate in classe.
Sia il docente che spiega con la Lavagna Interattiva
Multimediale, sia lo studente che viene interrogato
utilizzando il nuovo strumento, possono catturare e salvare
il materiale in diversi formati digitali sul computer
collegato.
E’ possibile altresì stampare la spiegazione o
l’interrogazione; inviare agli amici assenti tutto il
materiale memorizzato, così da consentire una ripetizione di
quanto fatto in classe in quella determinata disciplina;
oppure, trasferire il file via “blutooth” sui telefonini
degli amici presenti nel campo di azione o via e-mail,
appena terminata la spiegazione o l’interrogazione, sempre
se l’insegnante lo permette.
La lavagna multimediale apporta notevoli vantaggi
all’attività didattica di ogni insegnante e contribuisce
quindi, a dare un impulso positivo all’impegno, alla
motivazione e alla frequenza da parte degli studenti di ogni
età.
La lavagna LIM rappresenta altresì uno strumento adeguato
per gli studenti con problemi di disabilità uditivi e
visivi.
L’introduzione della Lavagna Interattiva Multimediale nella
pratica didattica presenta diversi vantaggi:
- rende flessibile l’approccio all’insegnamento
- incoraggia la creatività del docente e degli alunni
- potenzia il linguaggio non verbale
- accorcia le distanze tra i due interlocutori (docente e
studente)
- valorizza il linguaggio iconico (immagini statiche,
bidimensionali e tridimensionali, ottenute tramite tecniche
diverse: disegno, grafica, pittura, fotografia, computer
graphics, scultura ecc…)
- incrementa in modo esponenziale l’interazione tra i
soggetti protagonisti dell’apprendimento
- promuove un apprendimento attivo e collaborativo
- accresce l’impatto motivazionale
- consente di mantenere un tracciato dell’attività didattica
memorizzando sia la documentazione del docente, sia
l’interrogazione dello studente
- favorisce la metacognizione come processo per la
valutazione e l’autovalutazione formativa
- amplia l’autostima
- ecc…
Alcuni vantaggi rispetto alla lavagna tradizionale di
ardesia sono riconducibili a:
- memorizzazione delle schermate in formato immagine (ad
esempio brainstorming, mappa, storyboard per strutturare
percorsi
- analisi del testo digitalizzato per capirne la struttura
(individuazione parole chiave, suddivisione del testo,
attribuzione del titolo e sottotitolo, analisi della
punteggiatura, correttore ortografico, scrittura creativa
ecc...)
- registrazione schermate (processo di metacognizione).
I vantaggi rispetto all’uso individuale del computer sono:
- superamento rapporto individuale personal
computer/studente, spesso soggettivo e dispersivo
- potenziamento dell’ascolto non disturbato dalla presenza
del computer
- maggiore “fisicità” della penna digitale rispetto al mouse
- unicità del focus sia visivo, sia attraverso l’audio
(Lavagna Interattiva Multimediale associata al personal
computer e al videoproiettore) rispetto alle classiche
presentazioni tra personal computer e videoproiettore)
- altro…
Certo, occorre fare opere di convincimento affinché tutti
i docenti utilizzino la Lavagna Interattiva Multimediale.
L’optimum sarebbe quello di inserire in ogni aula la LIM
perché ogni docente ne possa beneficiare durante la propria
ora di lezione. Avere una sola Lavagna Interattiva
Multimediale in un solo Laboratorio non porterà nessun
beneficio agli studenti.
Il vero problema, a quanto sembra, non sta nel costo della
“lavagna interattiva”, ma alle spese del proiettore,
personal computer e casse acustiche che l’Istituto dovrebbe
acquistare separatamente, uno per ogni aula.
La formazione del docente diventerebbe “obbligatoria” ma
senza nessun incentivo in più nella busta paga di fine mese.
Agostino Del Buono
agostino.delbuono@lasestaprovinciapugliese.it
Rivenditore autorizzato SMARTBoard:
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