017 ..:: 24.05.2015 - 18:00
..:: Ddl Scuola: Pronto il nuovo stile di vita degli
insegnanti.
TRINITAPOLI ..:: L’insegnante, il buon
insegnate che esercita bene questa delicata attività,
progetta il percorso scolastico dei propri studenti e lo
adatta a ciascuno di loro. Pone attenzione ad una serie di
problemi non solo tra gli studenti normodotati ma
soprattutto cerca di sciogliere quel «nodo intrecciato» con
chi ha problemi di BES, DSA, e altri problemi piccoli o
gravi che siano.
Il lavoro dell’insegnante, del buon insegnante, non è solo
questo che di per se è già enorme, ma nelle ore pomeridiane,
quelle in cui non siano calendarizzati altri impegni
scolastici del tipo «Consigli di classe», «Collegio dei
docenti», «Scrutini quadrimestrali», «Riunioni per
dipartimento» ecc… studia, si aggiorna continuamente sia
nella propria disciplina, sia sulle nuove tecnologie
applicate alla didattica con la LIM, il TABLET ecc... Un
altro compito da assolvere nella propria «casa-ufficio» è
quello di confezionare test relativi ad un particolare
segmento o percorso scolastico così come lo fanno gli Enti
di ricerca a suon di milioni. Insomma, se fa tutto questo è
perché si sente partecipe della comunità scolastica, lo fa
affinché gli studenti siano sempre informati ed eruditi al
meglio, aggiornati. Lo fa per un loro futuro, per un loro
domani migliore di quello che stiamo attraversando.
Ognuno per la propria disciplina è «unico»,
«insostituibile». E’ uno straordinario «prof» che di tanto
in tanto dà anche alcuni consigli, quelli che forse i
genitori delegano al mondo della Scuola. Il lavoro
dell’insegnante è complesso ed articolato: spesse volte
viene lodato dagli alunni, nella maggior parte dei casi
quando assegna un voto positivo che va dal 6 al 10; altre
volte non viene visto di buon occhio dagli studenti e dai
loro genitori, quando il voto è negativo e viene assegnato
un votazione che va dall’1 al 5.
Insomma, l’insegnante sta lì a fare il proprio dovere:
valutare gli elaborati: scritti, pratici ed esposizione
orale, valutare la preparazione di uno o più argomenti
trattati, e così via dicendo.
E’ un lavoro «innato», un lavoro «intrinseco». Sente che il
suo lavoro potrà essere utile a quello studente che ha di
fronte, alla società futura, alla nuova generazione.
Ma tutto questo lo fa senza guardare allo stipendio che è
fermo da ben «otto anni». Nonostante gli aumenti continui di
tutti i prodotti in commercio, lo stipendio si è fermato ad
«Eboli».
Da un paio di mesi a questa parte, l’insegnante sente
parlare a manca e a destra, di immissioni in ruolo dopo
15-20 anni di precariato di ben 100 mila insegnanti; una
Carta elettronica per l'aggiornamento e la formazione del
docente equivalente ad un «bonus di povertà» di 500,00 Euro
che verrà elargito a tutti gli insegnanti di ruolo in
un’unica «tranche» che potrà essere utilizzato per:
l'acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale,
di natura didattico-scientifica, di pubblicazioni e di
riviste riferite alle materie di insegnamento e comunque
utili all'aggiornamento professionale, per l'acquisto di
hardware e software, per l'iscrizione a corsi per attività
di aggiornamento e di qualificazione delle competenze
professionali, a corsi di laurea, di laurea magistrale,
specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo
professionale, ovvero a corsi post lauream o a master
universitari inerenti al profilo professionale, per
rappresentazioni teatrali e cinematografiche, per l'ingresso
a musei, mostre ed eventi culturali, nonché per iniziative
coerenti con le attività individuate nell'ambito del piano
dell'offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di
formazione di cui al comma 4 del Ddl Scuola approvato dalla
Camera dei Deputati proprio in questi giorni.
Insomma, per la formazione dei docenti di ruolo il Governo
investirà Euro 381,137 milioni annui per l’anno 2015/2016.
Per l'attuazione del Piano nazionale di formazione e per la
realizzazione delle attività formative viene autorizzata la
spesa di euro 40 milioni annui a decorrere dall'anno 2016.
Mentre, per la valorizzazione del merito del personale
docente è istituito presso il Ministero dell'istruzione,
dell'università e della ricerca un apposito fondo, con lo
stanziamento di Euro 200 milioni annui a decorrere dall'anno
2016, ripartito a livello territoriale e tra le istituzioni
scolastiche in proporzione alla dotazione organica dei
docenti, considerando altresì i fattori di complessità delle
istituzioni scolastiche e delle aree soggette a maggiore
rischio educativo, con decreto del Ministro dell'istruzione,
dell'università e della ricerca.
Non dimentichiamo infine che l’attuale Governo di
centro-sinistra (PD) ha approvato un emendamento a firma di
Simona Malpezzi (PD) ed altri, di elargire 8 milioni di Euro
l’anno a partire dall’anno 2016 all’Invalsi, ente di ricerca
del settore istruzione.
Insomma, signori miei, il «povero insegnante» che fino a
ieri non poteva concedersi neanche un caffè ed una brioche
al bar, dal giorno dopo dall’approvazione di questo Ddl
sulla Scuola, potrà permettersi non solo di portare ogni
giorno al bar la propria famiglia a far colazione, ma anche
di andare al ristorante ogni domenica, avere la «Ferrari»
con l’autista sotto casa, avere un mutuo dalle Banche per
acquistare una casa, avere i soldi per andare alle Maldive,
spendere soldi per l’acquisto di libri, per l’acquisto di
software, hardware, potrà investire nella formazione
universitaria, iscriversi ad una laurea magistrale,
specialistica, master universitari, portare la famiglia ad
una serie di rappresentazioni teatrali, cinematografiche
ecc…
Tutto questo grazie a coloro che hanno saputo redigere il
Ddl Scuola e coloro che lo hanno approvato alla Camera dei
Deputati.
Gli ottocentomila insegnanti che hanno preso parte allo
sciopero del 5 maggio scorso contro il Ddl Scuola,
ringraziano i politici così attenti ai problemi degli
insegnanti e della Scuola in generale, ringraziano per aver
elargito tutti questi milioni di Euro in un solo colpo, per
aver fatto transitare nel «nomadismo triennale» gli
insegnanti a tempo indeterminato, ringraziano per avere uno
stipendio da favola, per aver accolto le sigle sindacali ed
associazioni di insegnanti ed elaborato assieme questa nuova
Scuola che partirà il prossimo anno se avrà il consenso
anche dei Senatori. Ringraziano inoltre il Governo di
centro-sinistra (PD) per aver sottoscritto il Contratto
collettivo nazionale di Lavoro ed aver adeguato la
situazione economica del docente degli stipendi innalzandoli
a quelli degli altri Paesi Europei.
Ad Maiora!
Agostino Del Buono
agostino.delbuono@lasestaprovinciapugliese.it
© Riproduzione Riservata.
Info: Se si desidera
pubblicare su questo sito altre fotografie della
manifestazione di sciopero degli insegnanti si può
inviare il materiale il materiale in
redazione@lasestaprovinciapugliese.it |
..:: Ddl Scuola: Sciopero del 5 maggio a Bari.
..:: Ddl Scuola: Sciopero del 5 maggio a Bari.
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