Ecco i test per gli Addetti antincendio.

www.addettiantincendio.net

023..:: 13.07.2013

Nella foto, la soprano, Luciana Distante.

Proseguiamo questo «percorso musicale» a cura di Luciana Distante, soprano. E' una iniziativa dell'Assodolab riservata a coloro che amano la "buona musica" e gli "autori del passato" che ci accompagnerà per tutto l'anno 2013 su queste pagine web del nostro Supplemento di informazione on-line www.lasestaprovinciapugliese.it

La prossima uscita sarà il prossimo sabato.

La Redazione

Prof. Agostino Del Buono

Regione Puglia, LECCE..:: L’aderenza della vocalità al motore drammaturgico è una questione fondamentale per Verdi. Il belcanto, inaugurato da Mozart con i ruoli del soprano di coloratura (o leggero-lirico), cui erano affidati i virtuosismi che prima erano appannaggio del repertorio dei castrati, aveva pressochè dominato la scrittura d’opera per soprano fino ai post-rossiniani. I ruoli - più o meno elegiaci-eleganti che fossero - descrivevano figure femminili il cui motore in scena era sostanzialmente legato a scelte-dilemmi inerenti la vita personale-privata (anche nei casi di regine regnanti, il loro ruolo pubblico non è mai scisso dall’ambito di sentimenti privati). Fu Rossini (con Semiramide) a delineare musicalmente i tratti per una nuova tipologia vocale femminile acuta che non fosse reclusa entro il mero virtuosismo belcantistico.Da ciò trassero poi spunto e sviluppo i ruoli drammatici sopranili centrali dei due anelli di congiunzione italiana, che da Rossini portano al primo Verdi: le donne-soprano dibattute non solo da palpiti passionali, ma donne e tuttotondo, complesse e razionali. Non solo donne angelo del focolare, remissive, prive di volontà ed in balia degli eventi: ma donne che agiscono, tramano e si muovono in un campo che non è limitabile al proprio ambito privato o interiore.
Nel belcanto, tali ruoli erano raramente affidati al soprano di coloratura, ma erano spesso appannaggio dei mezzosoprani, proprio per l’esigenza di rappresentare in scena gli aspetti retrospettivi e non superficiali d’azione scenica.
Con Verdi si realizza un primo tentativo di riunire in un unico canone canoro questa duplice esigenza: il virtuosismo tra i sovracuti (che era il terreno dei soprano-leggeri, diremmo oggi) e la presenza di ampio suono nella sezione medio-grave sopranile (sezione che è spesso comune ai mezzosoprani e che combacia con i confini dei cosiddetti soprani Falcon). In altre parole, per i ruoli sopranili concepiti dal genio verdiano, la tecnica belcantista era necessaria ma non più sufficiente, da sola, a racchiudere le caratteristiche vocali indispensabili per portare in scena tali ruoli.
Con Verdi, risulta necessario rivedere terminologie e confini di registro vocale sopranile ed è altrettanto necessario non fissare gabbie rigide che assumano come definitive le corrispondenze tra tipologia vocale e ruolo.
 

Luciana Distante

..:: www.laformazionemusicale.it

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Bene, da oggi lo puoi fare con i test predisposti sul sito www.quizbrevettidivolo.it  

Sul sito www.quizcqc.com puoi prepararti all'esame teorico gratuitamente.