011 ..:: 01.02.2017 :: 18:30
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SOVERATO :: Con
l’emanazione delle “Linee di orientamento per azioni di
prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo”, iI Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della
Ricerca ha voluto dare un segnale forte di ripresa delle
attività di prevenzione del fenomeno del bullismo e, più in
generale, di ogni forma di violenza mettendo a disposizione
delle scuole anche specifiche risorse finanziarie e
professionali.
Oggi, a distanza di un anno dall’emanazione di quel testo,
si intende proseguire lungo la linea della prevenzione, ma
anche porre in essere iniziative a carattere nazionale, con
l’obiettivo di coinvolgere direttamente il maggior numero
possibile di istituzioni scolastiche e creare una rete
nazionale finalizzata al contrasto del bullismo, del
cyber-bullismo e di qualsiasi espressione di disagio
adolescenziale in ambito scolastico.
Numerose le collaborazioni attivate non solo con le altre
principali istituzioni pubbliche, ma anche con Enti e
Associazioni del Terzo Settore, ONG e, non ultime, con le
più grandi aziende private dell’ITC nonché con i gestori dei
principali social network, anch’essi impegnati in attività
di interesse sociale al fianco delle istituzioni.
Il 17 Ottobre parte la Call To Action, rivolta a tutte le
scuole italiane, per l’elaborazione di interventi di
sensibilizzazione, prevenzione e contrasto del fenomeno del
bullismo e del cyberbullismo. Istituita la “Giornata
nazionale contro il bullismo a scuola”, il 7 febbraio 2017,
in coincidenza con la Giornata Europea della Sicurezza in
Rete indetta dalla Commissione Europea (Safer Internet Day),
tutte le istituzioni scolastiche italiane saranno chiamate a
dire “NO” al bullismo a scuola, dedicando la giornata ad
azioni di sensibilizzazione rivolte non solo agli studenti
ma a tutta la comunità. Le scuole saranno anche chiamate a
contribuire alla realizzazione del primo spot contro il
bullismo e il cyber-bullismo, che dovrà essere progettato e
realizzato interamente dagli studenti. Una commissione di
esperti selezionerà la migliore proposta che sarà rivista ed
eventualmente migliorata da un team di professionisti della
comunicazione prima della messa in onda sulle principali
reti televisive La Campagna Nazionale si chiamerà “Il Nodo
Blu contro il Bullismo” e tutti gli studenti e le scuole che
aderiranno alla campagna saranno chiamati ad indossare,
appendere o mostrare il simbolo della lotta nazionale delle
scuole Il Progetto Generazioni Connesse (SIC ITALY III) è
co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del
programma The Connecting Europe Facility (CEF), è coordinato
dal MIUR-Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione
e la Partecipazione in partenariato con alcune delle
principali realtà italiane che si occupano di sicurezza in
Rete: Ministero dell’Interno-Polizia Postale e delle
Comunicazioni, Autorità Garante per l’Infanzia e
l’Adolescenza, Save the Children Italia, SOS Il Telefono
Azzurro, EDI onlus, Movimento Difesa del Cittadino,
Università degli Studi di Firenze, Università degli studi di
Roma “La Sapienza”, Skuola.net, Agenzia Dire.
L’intento è quello di dare continuità e rafforzare
l’esperienza sviluppata a partire dal 2012, migliorando e
rafforzando il ruolo del Safer Internet Centre, come punto
di riferimento a livello nazionale per quanto riguarda le
tematiche relative alla sicurezza in Rete dei più giovani.
italiane contro il Bullismo.
Dal 2014 il SIC Italia si è dotato di un Advisory Board
Nazionale con l’obiettivo di collegare tutte le iniziative
sul tema dell’uso sicuro del web. Un gruppo di lavoro che
vanta competenze e know how d'eccellenza, grazie anche alla
presenza di autorevoli rappresentanti delle aziende di
telecomunicazione, dell'ICT e del web. Tutti uniti per un
solo grande obiettivo: promuovere un uso positivo della
Rete.
Nel 2015-16 sono state svolte svariate attività di
formazione, online e in presenza, che hanno interessato
circa 200.000 studenti e 20.000 docenti in più di 2.500
scuole. L’azione di coinvolgimento della comunità scolastica
proseguirà anche nel corso dell’anno scolastico 2016-2017
facendo partecipe altrettante scuole con l’obiettivo di
dotare tutte le istituzioni scolastiche di un documento di
e-policy per l’uso responsabile della rete e per
l’individuazione e la gestione di casi di cyber-bullismo.
Durante la precedente edizione, il SIC, in collaborazione
con l’Advisory Board, ha progettato una Campagna di
Comunicazione dal titolo “I Super Errori del WEB e le 7
regole del Super Navigante” coordinata dalla Direzione
generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione
del MIUR.
La campagna, pubblicata sul sito www.generazioniconnesse.it.
, ha raggiunto un TARGET AUDIENCE di circa 19.200.000 tra
studenti, docenti e genitori.
Ad oggi, il SIC ha organizzato e realizzato oltre 70 eventi
a livello locale e nazionale, con l’obiettivo di promuovere
le proprie iniziative e servizi al fine di diventare punto
di riferimento nazionale per tutte le attività relative la
sicurezza online per i più giovani.
Al suo interno, inoltre, il SIC ha anche un servizio di
indagini e ricerca didattica coordinato dalle Università
degli Studi di Firenze e di Roma “La Sapienza”. Dall’ultima
indagine condotta, a cui hanno partecipato 3312 ragazzi, è
emersa l’ammissione di molti giovani della difficoltà a
controllare l’impulso a far uso delle nuove tecnologie.
Quali sono i rischi in cui possono incorrere i ragazzi
online?
Ad un primo livello troviamo i cosiddetti “rischi di
contenuto”, come ad esempio imbattersi in siti con immagini
o parole che possono turbarli o infastidirli (è capitato da
qualche volta a molto spesso a circa il 46% degli
intervistati), ricevere eccessiva pubblicità durante la
navigazione in rete (80% dei ragazzi), o ancora giocare a
videogiochi violenti o non adatti alla loro età (è successo
a più del 30% degli intervistati).
Ad un altro livello troviamo invece, quelli che gli esperti
chiamano “rischi da contatto”. Il 18%, ad esempio, ha
dichiarato che la propria identità online qualche volta o
spesso è stata violata da qualcuno che, senza chiedere il
permesso, ha usato le sue informazioni e dati condivisi in
rete (es. del profilo facebook, o le foto personali). Ancora
più allarmante il dato relativo all’adescamento online da
parte di adulti: più del 18% degli intervistati ha
incontrato almeno qualche volta adulti online che li hanno
infastiditi.
Per quanto riguarda il cyberbullismo, invece, circa il 12%
dei ragazzi ha dichiarato di aver subito prepotenze online
da qualche volta a molto spesso, e un altro 12% degli
intervistati ha ammesso di essersi comportato da cyberbullo
almeno qualche volta negli ultimi due o tre mesi. Ricordiamo
che questi ultimi dati, sebbene già di per sé preoccupanti,
potrebbero sottostimare la reale portata del fenomeno, in
quanto sappiamo che può essere difficile rendersi conto o
ammettere di essere stato vittima o artefice di
prevaricazioni in rete. Abbiamo dunque chiesto ai ragazzi
quante volte abbiano visto accadere episodi di cyberbullismo
negli ultimi due o tre mesi, e in questo caso più del 37%
degli intervistati ha ammesso di aver assistito a atti di
cyberbullismo da qualche volta a molto spesso. La
prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyber bullismo sarà
una delle linee prioritarie delle attività previste
nell’ambito del Piano Nazionale di Formazione dei docenti,
presentato dal Ministro Stefania Giannini il 3 ottobre 2016.
Il Piano prevede l’attivazione di azioni di formazione, a
partire dal 2017, per favorire, in tutti i docenti di ogni
ordine e grado di scuola, l’acquisizione di competenze
psico-pedagogiche e sociali per la prevenzione del disagio
giovanile nelle diverse forme e l’attivazione di percorsi di
formazione di tipo specialistico legati al fenomeno del
bullismo e cyberbullismo. Saranno coinvolti circa 16.000
docenti. Da anni il Ministero dell’Istruzione e la Polizia
di Stato collaborano per realizzare iniziative e campagne
volte ad accrescere nei giovani la cultura della legalità e
la consapevolezza e l’importanza del rispetto delle regole.
A gennaio 2015 il MIUR e il Dipartimento della Pubblica
Sicurezza del Ministero dell’Interno, hanno firmato un
Protocollo d’Intesa che disciplina tutte le azioni che il
personale delle Polizia realizza nelle scuole italiane.
Nel biennio 2014-2016 nell’ambito del progetto “Generazioni
Connesse” è stata realizzata la campagna itinerante “Vita da
Social” promossa dalla Polizia di Stato, che attraverso
l’utilizzo di un truck, dotato di strumenti multimediali ha
permesso agli esperti della Polizia Postale di visitare le
scuole di 43 città, coinvolgendo 220 scuole, 13.931
studenti, 788 insegnanti e 344 genitori.
La Polizia Postale in collaborazione con il MIUR ha
realizzato diversi spettacoli teatrali, realizzati in sette
diverse città coinvolgendo 1.470 studenti, 531 insegnanti e
604 genitori.
Lo spettacolo “Condividi?” della compagnia teatrale "Teatro
in Movimento" si è svolto all’interno delle scuole, e al
termine delle rappresentazioni, gli esperti della Polizia
Postale hanno trattato, insieme a genitori, insegnanti ed
alunni, le problematiche legate alla sicurezza in rete.
Tra le attività previste per la nuova edizione di
“Generazioni Connesse” 2016 – 2018 saranno realizzate nuove
tappe teatrali al fine di sviluppare negli studenti, nei
docenti e nei genitori la consapevolezza e la competenza per
un uso positivo della rete.
La collaborazione tra MIUR e Polizia di Stato si esprime
attraverso molteplici iniziative e progetti: Progetto Icaro,
la campagna di sicurezza stradale rivolta gli studenti delle
scuole secondarie di secondo grado ha l’obiettivo di far
comprendere ai ragazzi che il rispetto delle regole è
l’unica strada percorribile per tutelare la propria vita.
Train to be cool… è un progetto ideato dalla Polizia
ferroviaria in collaborazione con la Direzione generale per
lo studente, con lo scopo di far comprendere ai ragazzi, in
quanto spesso direttamente interessati, i rischi e i
pericoli nelle stazioni ferroviarie.
Il progetto "Il mio diario" che punta ad educare i più
giovani alla legalità e al senso civico.
Si tratta di un'agenda scolastica ricca di informazioni,
nelle quali si affrontano tematiche delicate come l'uso
sicuro del web, l'educazione alla circolazione stradale,
l’integrazione e la tutela dell'infanzia. Ogni anno il
Diario viene distribuito agli alunni delle classi quarte e
quinte della scuola primaria, di 10 province italiane.
Dal 2015 Telefono Azzurro, in accordo con il MIUR, ha creato
il numero 1.96.96 la linea nazionale per il contrasto al
fenomeno del bullismo. La linea 1.96.96 offre due canali di
consulenza: uno dedicato ai bambini e ragazzi fino ai 18
anni ed uno rivolto agli adulti e alle famiglie che
intendono confrontarsi o segnalare situazioni che
coinvolgono minori. Il centro di ascolto funziona sul
territorio nazionale h 24, 7 giorni su 7.
E’ inoltre attivo il servizio Chat di Telefono Azzurro, un
ulteriore canale online di contatto per i ragazzi che
risponde in modo efficace alle esigenze degli adolescenti,
sempre più soggetti all’influenza delle trasformazioni
tecnologiche.
Parte integrante di queste linee di intervento sono,
inoltre, le campagne di sensibilizzazione realizzate
attraverso film per la tv e per il web su casi di bullismo.
L’obiettivo del Progetto è dare continuità alle azioni
avviate in sinergia con il MIUR attraverso un’adeguata
modalità di intervento che possa fornire sia idonei
strumenti di prevenzione ma anche puntuali risposte ed
attività didattiche ad hoc in situazioni di bullismo
scolastico.
La Helpline 1.96.96 di Telefono Azzurro, attraverso le
chiamate telefoniche e il servizio di Chat, ha gestito dal
2015 oltre 4000 casi, di cui 273 aventi problemi o
difficoltà connessi all’uso di internet e della rete.
Nell’ambito di tali casi, il contatto della Helpline è stato
effettuato per il 53.5% da adulti (che hanno contatto il
servizio per un problema del minore) e per il 43.7% da
minori.
La maggior parte dei contatti sono avvenuti per problemi
legati a cyberbullismo (33% dei casi gestiti), sexting
(16%), adescamento online di minori (7%), presenza di siti
illegali (6%) e presenza di pedopornografia online (5%). Nel
19% dei casi la Helpline ha lavorato fornendo informazioni
ai minori e agli adulti. Tuttavia, nel 57% dei casi gestiti
dalla Helpline, le problematiche connesse ad internet non
erano isolate; queste si accompagnavano, infatti, ad altre
tipologie di richieste d’aiuto, come bullismo, problemi
familiari, disagio personale e problemi relazionali, a
conferma del fatto che le complicazioni connesse all’uso di
internet in molti casi rappresentano solo un aspetto di
situazioni multiproblematiche.
Grazie alla collaborazione tra la Rai ed il MIUR, è in fase
di realizzazione un programma televisivo dal titolo “Mai più
Bullismo”. Si tratta di un prodotto innovativo, il primo
social coach televisivo incentrato sul bullismo, un tema
trasversale perché interessa diversi ambiti della società,
dai ragazzi che ne sono vittima alle famiglie e la scuola.
Il programma, condotto da Pablo Trincia, verrà girato on the
road; ogni puntata è dedicata ad una storia di vita
raccontata dall’interno e saranno utilizzati linguaggi e
grammatiche televisive moderne come il coaching e la
docureality.
Il Progetto “Verso una scuola amica” è finalizzato ad
attivare prassi educative che traducano nel contesto
scolastico le finalità e gli obiettivi dell’art 29 (diritto
all’educazione) della Convenzione sui diritti dell’infanzia
e dell’adolescenza.
La proposta educativa elaborata di concerto tra il MIUR e
l’UNICEF intende accompagnare le scuole nella realizzazione
di attività che promuovano il diritto all’apprendimento di
tutti i bambini e ragazzi in linea con le indicazioni
emanate dal MIUR in tema di “Cittadinanza e Costituzione”.
Grazie alla collaborazione tra la Rai ed il MIUR, è in fase
di realizzazione un programma televisivo dal titolo “Mai più
Bullismo”. Si tratta di un prodotto innovativo, il primo
social coach televisivo incentrato sul bullismo, un tema
trasversale perché interessa diversi ambiti della società,
dai ragazzi che ne sono vittima alle famiglie e la scuola.
Il programma, condotto da Pablo Trincia, verrà girato on the
road; ogni puntata sarà dedicata ad una storia di vita
raccontata dall’interno e saranno utilizzati linguaggi e
grammatiche televisive moderne come il coaching e la
docureality.
In tale contesto il valore del Progetto Scuola Amica si può
tradurre anche nell’ambito delle attività di prevenzione di
forme di esclusione e discriminazione e degli stessi atti di
bullismo attraverso la realizzazione di programmi di
educazione e sensibilizzazione sull’utilizzo sicuro di
internet, in linea con le “Linee di orientamento per azioni
di prevenzione e contrasto al bullismo e cyberbullismo”
emanate dal MIUR il 15 aprile 2015.
Fino al 31 gennaio 2017, attraverso diverse matinée
organizzate nei cinema di tutta Italia, 30.000 studenti
potranno vedere Un bacio. Al termine della proiezione
seguirà un incontro moderato da un esperto, individuato
attraverso le associazioni partner. Studenti e insegnanti
potranno così confrontarsi sulla visione, sui temi trattati
dal film e in particolare su tre parole chiave del progetto:
bullismo, amicizia, futuro. Dove possibile, saranno presenti
anche il regista e il cast artistico (sceneggiatrice e
attori).
L’istigazione all’odio on line è divenuta una delle forme
più diffuse di abuso dei diritti umani con conseguenze molto
gravi sia nel mondo virtuale che in quello reale, al punto
da rendere necessario l’avvio di un’azione di
sensibilizzazione destinata ad informare i giovani sulla
tematica, ricordando l’importanza del rispetto e del valore
della dignità umana.
Al fine di allargare la rete di collaborazioni
interistituzionali, il MIUR ha già sottoscritto numerosi
Protocolli d’Intesa volti a promuovere attività congiunte
per l’uso responsabile della rete e la prevenzione del
bullismo e del cyber-bullismo.
Associazione Robert. F. Kennedy Foundation of Europe Onlus.
La collaborazione è finalizzata alla realizzazione di
iniziative per la promozione dei Diritti Umani nelle Scuole,
con particolare riferimento alle seguenti aree tematiche:
bullismo, migrazioni, pena di morte, razzismo e
discriminazione, diritti dell’infanzia, tortura, traffico
internazionale di esseri umani, discriminazioni di genere,
diritti delle minoranze e disabili, schiavitù sessuale e
tratta delle donne, mutilazione genitale femminile, violenza
domestica, pulizia etnica e genocidio.
Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli.
L’accordo, sottoscritto tra il MIUR e l’ Azienda Ospedaliera
Fatebenefratelli di Milano, è finalizzato alla realizzazione
di un “Centro per la Prevenzione ed il Contrasto al
Cyberbullismo” all'interno dell'Azienda presso il
Dipartimento materno infantile, al fine di favorire la
diffusione di tutte le azioni e le progettualità sostenute e
coordinate dal MIUR in materia di sicurezza in Rete.
Cafa
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