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005..:: 02.05.2015

..:: Nella foto, il gruppo "Jurnatéur" nel momento finale dell'esibizione. Da sinistra: Natale Minchillo, Federico Caroli, Sveva Raimondi, Ignazio Pepicelli, Andrea Quaglia, Davide Benza Orlando, Chiara Lucchini, Vincenza Pastore, Gianpiero Nitti.

CERIGNOLA ..::Sono stati veramente tanti gli spettacoli in tutta Italia e nel Mondo per la «Festa dei Lavoratori» del I° Maggio. Per stare nel tema, abbiamo lasciato le piazze gremite di giovani disoccupati che almeno per un giorno possono ascoltare dal vivo i concerti nelle grandi città a “costo zero” e ci siamo addentrati, quasi di nascosto, in un centro CGIL, quello dedicato a Giuseppe Di Vittorio di Cerignola.
Badate bene: non volevamo rubare niente a nessuno né tanto meno investigare! Il nostro intento era solo quello di vedere come le persone di mezza età trascorrevano la serata del I° Maggio nella cittadina pugliese.
E così ci siamo seduti sulla gradinata in cemento del centro CGIL di Piazza I Maggio e, quasi per incanto, il primo applauso iniziale di coloro che avevano affossato sicuramente le loro mani nella terra di un tempo. Si, proprio quelle mani che un tempo avevano utilizzato una zappa per sbriciolare il terreno compatto, delle forbici da lavoro per la potatura dei tralci dei vigneti, delle seghe da lavoro per potare gli alberi di ulivo.
Insomma, dobbiamo immergerci ai loro tempi e a quelli dei loro padri che hanno vissuto agli inizi del ‘900, per capire di cosa stiamo parlando, quando le attrezzature di coloro che andavano in campagna “i giornalieri” erano solo questi. Non esistevano attrezzature “sofisticate” come oggi per coltivare i terreni dei loro “padroni” né i piccoli appezzamenti “propri”.
Proprio in quegli anni, a Cerignola, con la prematura morte del padre, portò un ragazzino di soli sette anni a lasciare la scuola ed a immergersi nel mondo lavorativo agricolo. Era proprio lui, Giuseppe Di Vittorio che con pochi centesimi al giorno consegnava alla madre vedova puntualmente ogni giorno, per poter sopravvivere.
E così, dopo aver inquadrato gli anni di riferimento, lo spettacolo offerto dal gruppo teatrale “Jurnatér” si fa sempre più interessante, scena dopo scena. Uno spettacolo che evoca un testo assai accattivante in parte in lingua italiana dalla giornalista (interpretata da Sveva Raimondi), in parte in dialetto di Carolina, moglie di Giuseppe Di Vittorio (interpretata brillantemente da Vincenza Pastore). Ad unire il tutto vi era un legante musicale di non poco conto che attraeva e coinvolgeva il pubblico intervenuto per l’occasione. Le musiche eseguite sono state ben dieci dal titolo: Jurnatéur, Il comando, La notte, ‘A rivoluziòn, La libertà, Braccianti, ‘U soprastànt, ‘I frustèt d’ù padròn, Inno alla Repubblica, Padròn mij.
Il gruppo musicale “Jurnatér” era composto da: Natale Tatàj Minchillo (voce – armonica a bocca), Chiara Lucchini (flauto – sax – voce), Federico Caroli (Chitarre – cori), Andrea Quaglia (contrabbasso), Gianpiero Nitti (fisarmonica – tamburelli), Davide Benza Orlando (batteria – percussioni), Ignazio Pepicelli, ideatore dell’azione scenico-musicale in un atto, in omaggio ai grandi del passato Giuseppe Di Vittorio.
Al termine della rappresentazione, la serata è proseguita con un assaggio dei prodotti tipici della cittadina Pugliese.


Agostino Del Buono

agostino.delbuono@lasestaprovinciapugliese.it
 

Natale Tatàj Minchillo (voce – armonica a bocca)	Chiara Lucchini (flauto – sax – voce)
Federico Caroli (Chitarre – cori)	Andrea Quaglia (contrabbasso)
Gianpiero Nitti (fisarmonica – tamburelli)	Davide Benza Orlando (batteria – percussioni)
Vincenza Pastore (che ha interpretato in questa occasione la moglie di Giuseppe Di Vittorio, Carolina)

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