Ecco i test per gli Addetti antincendio.

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007..::.06.02.2014

..:: Nella foto, Natalia Di Meo.

..:: SANTA MARIA CAPUA VETERE (CE) - This was more or less Constance Chatterley’s position. La parola ha un potere creativo di comunicare. Questa parola ogni giorno la utilizziamo, la usuriamo, non ne facciamo buon uso. Comunicare non significa informare, c’è un senso più profondo vuol dire entrare in relazione. Come sosteneva lo studioso Paul Watzlawick “non comunicare per un essere vivente è praticamente impossibile, perché seppure il più delle volte noi non ce ne rendiamo nemmeno conto anche il silenzio e gli sguardi fugaci oppure penetranti, gli atteggiamenti non verbali.. sono aspetti che parlano per noi”. Comunicare è un'arte difficile, occorre adattarsi allo stile dell'altro per semplificare il dialogo. Seguendo questo tipo di approccio noi comunicheremo efficacemente quando sapremo cogliere lo stile comunicativo dell'altro e riusciremo ad adattarci ad esso rapidamente. Si vuole che il corpo sia sotto controllo e chissà perché tutti quanti crediamo che il grande comunicatore non si trovi mai in una situazione imbarazzante quindi riempia il vuoto del silenzio a tutti i costi. È importante mettere il corpo in una posizione comoda, formuleremo un pensiero azione, il nostro corpo quando la mente si muove entra in movimento. Il capitolo XII si apre con Connie went to the wood directly after lunch. …. The wide open door !so he was at home. … “But why are you in a bad temper ? she asked. “Do you mean you are always in a bad temper? “Pretty well” he said, laughing, “I don’t quite digest my bile”. Tra i due in questa che è una delle pagine più belle Connie gli comunica che andrà a Venezia. Ed ecco pensiero-azione. Vediamo: “you won’t forget me when I’m gone, will you? She asked . Again he lifted his eyes and looked full at her. Pieno di questa comunicazione verbale e non verbale, ecco di nuovo i due personaggi Connie e Mellors: “You are very late ! –she said- Do go on eating !... “I haven’t thanked your Ladyship for doing me the honours of my tea-pot-he said!. Il dialogo è un esempio del rapporto parole ed azione. La conversazione tra le righe prima fa trasparire la differente classe sociale e condotta di vita dei due amanti, e quando nel loro rapporto si intromettono le convenzioni sociali ecco Mellors pronunciare delle parole ben precise: “It’s like your Ladyship likes!” oppure “At your Ladyship service!”. Il dialogo in una coppia è un momento delicatissimo. E se Connie dice: “I can’t love you” successivamente prende coscienza del suo amore verso Mellors, e le parole non contano più, Lady Chatterley sente nascere e crescere in sé l’istinto femminile che fino ad allora aveva sepolto. Prima dell’abbandono totale a Mellors, il dialogo tra i due soffriva in un prima ed un dopo, l’imbarazzo e la diffidenza. “I want to touch you like you touch me” she said. How do I touch you? he asked. When you feel me…And Do you like it when I feel you? he asked… ed al termine Connie è desiderosa di una risposta She wanted him to touch her, to say something to her but he said nothing only waited politely, Mellors le dirà “You Know without asking”. Il capitolo si chiude con she said: “And Do you care for me?” He kissed her without answering… his hand passed over the curves of her body,.. without desire, but with soft intimate knowledge as she ran home in the twilight the world seemed a dream…

Di Meo Natalia
 

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