033..:: 25.07.2012

..:: Nella foto, alcune buste in vendita presso le cartolerie.

TRINITAPOLI - BT ..:: Ogni azienda pubblica o privata, ogni Associazione, ogni persona, ogni Ente esistente sul mercato Europeo o Mondiale ha a che fare con buste, pennarelli, penne, matite, fogli ed altro materiale di cancelleria.
La maggior parte di queste aziende acquistano materiale di cancelleria da anni senza alcun problema; alcune in piccole quantità, altre in grossi quantitativi per avere un “prezzo agevolato”. Alcune persone acquistano la busta all’«occorrenza» visto lo stipendio mensile che percepiscono. Insomma, penso che nessuno di noi abbia mai acquistato una busta rinforzata, magari super cartonata o addirittura una busta anti raggi X per partecipare ad un concorso o rispondere ad un bando pubblico o privato.
La maggior parte di noi, si reca in cartoleria per l’acquisto di una busta, piccola o grande che sia, e via, corre in Posta per l’invio. La spedizione viene fatta, magari utilizzando la RACCOMANDATA 1, in modo tale che il contenuto arrivi in 1-2 giorni all’azienda destinataria della missiva.
Forse è stato fatto così anche dagli Uffici Scolastici Regionali di tutta Italia per l’acquisto di buste negli ultimi concorsi a Dirigente Scolastico, alcuni dei quali sono già stati conclusi e sono state pubblicate le relative graduatorie di merito.
Forse nelle aziende, nessun addetto all’approvvigionamento di buste verifica il “grado di consistenza della busta” e nessuno Ufficio Scolastico Regionale abbia fatto realizzare negli ultimi decenni “buste cartonate” o “buste anti raggi X” per l’espletamento di concorsi a Dirigenti Scolastici, per Docenti, per il personale ATA o di qualsiasi altro concorso pubblico.
Sono da invalidare anche questi concorsi? Ma veniamo al dunque.
Uno dei motivi dell’annullamento del concorso a Dirigente Scolastico della Lombardia è stato proprio “la busta piccola” che conteneva il nome e cognome del candidato che, se messa in controluce, si poteva intravedere e leggere il nominativo di colui che partecipava al concorso e quindi poteva essere agevolato in qualche modo. Naturalmente, se ciò è stato fatto occorre punire i colpevoli che allo stato attuale non ci sono.
Nessun candidato ammesso alla prima prova o alle successive dello stesso concorso ha sollevato la questione e fatto “mettere a verbale” della Commissione esaminatrice questo fatto. Nessuno si è preoccupato di vedere il “grado di trasparenza” della busta o di portarsi da casa una bilancia elettronica ed una calcolatrice per pesare la busta «de quo» e fare il controllo del “grado di pesantezza” della stessa.
Il concorrente che si accinge ad espletare un qualsiasi concorso va lì preparato. Dopo aver studiato per molte ore al giorno, con una certa serietà lavorativa e professionalità nel suo insieme. Sa che quello è un momento importante della propria vita. Sa che deve far valere la propria personalità. Si concentra sulla traccia proposta e valuta bene cosa scrivere, sia la forma che il contenuto. Insomma, ritengo che per la preparazione a questo concorso i concorrenti abbiano speso dai 2-5.000 Euro a testa sia per la frequenza ai corsi indetti da Associazioni, Sindacati, Università, Privati, sia per il tempo speso per lo studio individuale e sistematizzazione del materiale di studio. Dopo essere arrivati ad un giorno dalla pubblicazione della “graduatoria di merito”, tutto svanisce nel nulla ed il concorso si dissolve. E’ una magia che sa troppo di incantesimo del ‘400, proprio quanti sono gli insegnanti, vincitori del concorso per Dirigente Scolastico della Lombardia. Ma loro, non staranno con le mani chiuse perché già si parla di un ricorso al Consiglio di Stato, al Ministero dell’Istruzione, all’Ufficio Scolastico Regionale, ecc…
Come andrà a finire l’incontro? Mi auguro di poter esprimere i miei pensieri liberamente su questo ed altri siti web non appena avrò letta tutta la sentenza del TAR.
 

Prof. Agostino Del Buono
agostino.delbuono@lasestaprovinciapugliese.it
 

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