019..:: 29.02.2012
..:: Nella foto, il prof. Davide Fiorito.
SAN PROSPERO - MO ..:: Tra le strategie didattiche che un
docente può utilizzare con gli alunni affetti da DSA si
segnalano:
- gli strumenti compensativi
- le misure dispensative.
Fig. 1 - Lezioni registrate in formato audio. Fotogramma
tratto dal film di Taare Zameen Par.
Fig. 2 - Nella locandina, i due artisti principali di
“Stelle sulla terra”. Filmfare Award per il miglior film
2009.
Gli strumenti compensativi, sono quegli strumenti che
compensano le difficoltà dell'alunno e "facilitano
l'esecuzione compromessi dal disturbo specifico"(1), e
aiutano così come gli occhiali permettono "al miope di
leggere ciò che è scritto sulla lavagna". Tra di essi
troviamo la calcolatrice, le tabelle, sintesi, parole
chiave, le mappe concettuali, cioè schemi semplici
sull'argomento, i formulari, programmi di videoscrittura con
correttore ortografico e la LIM utilizzando la funzione di
trasformazione del corsivo in scrittura standard.
Per quanto riguarda l'apprendimento della lingua straniera,
possono essere d'aiuto enciclopedie multimediali come la
Microsoft Encarta, vocabolari con sintesi vocale come il
cd-rom del vocabolario monolingua della Oxford, vocabolari
gratuiti on-line come quello presente sulla pagina web
www.wordreference.com, software con sintesi vocale gratis
(2) come Ultra-hal-text to speech presso il seguente link
www.download.com/Ultra-Hal-Text-to-Speech-Reader/3000-7239_4-10329180.html
. E’ un editor semplice di testi, anche se più articolato,
legge sia con copia-incolla che tutti i testi selezionati e
copiati. Salva i file di testo e converte i testi in file
audio Wave File (wav) e può essere usato per leggere gli
e-book.
Inoltre come dice il prof. Avalle nella sua lezione, è
consigliabile che l'insegnante riprenda all'inizio della
lezione, l'argomento spiegato la volta precedente anche con
domande veloci per vedere se l'argomento spiegato è chiaro
ed incoraggiare l'alunno a chiedere quando non ha chiari i
concetti spiegati (3).
Le misure dispensative, sono quelle misure che permettono la
dispensa da alcune prestazioni come la lettura ad alta voce,
o il prendere appunti (tramite l'utilizzo da parte di
docenti degli audiolibri o di lezioni registrate in formato
audio (Fig. 1) ben visibile nel film Taare Zameen Par
("Stelle sulla Terra", Fig. 2) del regista indiano Aamir
Khan (India 2007), dove il nuovo maestro d'arte, Ram Shanker
Nikumbh (Aamir Khan) fornisce al bambino dislessico, Ishaan
Awasthi (Darsheel Safary), delle lezioni registrate in modo
che il suo processo di apprendimento venga agevolato), i
tempi personalizzati di realizzazione delle attività (cioè
non fare fretta all'alunno dislessico, poiché i suoi tempi
di apprendimento sono più lenti), la valutazione (non viene
valutata la forma ma solo il contenuto), e dare verifiche
più semplici magari a risposta multipla (4).
L’obiettivo di tali misure e strumenti non deve essere
quello di “guarire” il bambino dal disturbo (perché non è
ammalato!), ma di aiutarlo tramite modalità di apprendimento
più vicine ai suoi bisogni (5).
Come si evince dalla normativa, tra gli obiettivi del D.P.R.
275/1999 sull'autonomia:
il successo formativo, ossia la piena formazione della
personalità (pieno sviluppo della persona umana) (Art. 3,
Costituzione)
e garantire il successo formativo a tutti i singoli alunni,
riconosciuti e valorizzati nelle loro diversità (6).
Tra le misure dispensative, troviamo inoltre quelle in cui,
come dice il prof. Avalle nel suo intervento:
"gli studenti rivestono un ruolo attivo di scopritori e
costruttori di conoscenze, che vengono condivise ed
arricchite".
Ciò è possibile favorendo l'approccio comunicativo (7), quel
metodo che favorisce la comunicazione nell'apprendimento
della lingua straniera (piuttosto che fare apprendere in
modo mnemonico) tramite:
dialoghi tra gli studenti (pair activity)
il teatro in lingua inglese, facendo recitare il dialogo
dell'unità didattica, o costruendone uno nuovo in classe
insieme agli studenti, dando delle linee guida e facendolo
successivamente recitare, favorendo in questo modo
l'interazione tra il docente e la classe. Con il teatro si
punta alla motivazione dell'alunno che in questo modo,
sentendosi coinvolto diventa attore e non semplice
spettatore della lezione, ed apprende tramite l'esperienza
diretta. Ne ho fatto esperienza da studente tramite lo
scambio culturale europeo, Socrates (Sezione Lingua Azione
E) effettuato nel 1996, tra la mia scuola, "E. Boggio Lera"
(Liceo Scientifico con annessa sperimentazione linguistica)
di Catania e tre scuole inglesi di Lowestoft, la "Kirkley",
la "Benjamin Britten" e la "Denes High School", con tema, la
recitazione del ratto di Proserpina in lingua inglese e da
insegnante presso la scuola primaria statale di San Felice
sul Panaro e Camposanto in provincia di Modena, nell'A.S.
2009/10 facendo recitare agli alunni, un dialogo presente
sul loro libro di testo.
LA LEZIONE KARAOKE.
Ho realizzato questo tipo di lezione in questo A.S. 2011/12,
in una seconda classe secondaria di II grado, dell'Istituto
Tecnico Statale "Luosi" di Mirandola (MO).
Ho dapprima fatto ascoltare la canzone senza testo, poi
tramite la LIM con proiettore integrato, ho proiettato il
testo della canzone in lingua inglese, ed ho fatto cantare
la canzone. Dopo ho proiettato la traduzione della canzone,
e ho spiegato in inglese l'argomento della canzone. Tra i
testi delle due canzoni analizzate: "Help" dei Beatles e "Without
You" di D. Guetta.
Davide Fiorito
INGLESE |
ITALIANO |
Help!
Help, I need somebody,
Help, not just anybody,
Help, you know I need someone, help.
When I was younger, so much younger than today,
I never needed anybody's help in any way.
But now these days are gone, I'm not so self
assured,
Now I find I've changed my mind and opened up the
doors.
Help me if you can, I'm feeling down
And I do appreciate you being round.
Help me, get my feet back on the ground,
Won't you please, please help me.
And now my life has changed in oh so many ways,
My independence seems to vanish in the haze.
But every now and then I feel so insecure,
I know that I just need you like I've never done
before.
Help me if you can, I'm feeling down
And I do appreciate you being round.
Help me, get my feet back on the ground,
Won't you please, please help me.
When I was younger, so much younger than today,
I never needed anybody's help in any way.
But now these days are gone, I'm not so self
assured,
Now I find I've changed my mind and opened up the
doors.
Help me if you can, I'm feeling down
And I do appreciate you being round.
Help me, get my feet back on the ground,
Won't you please, please help me, help me, help me,
oh. (8)
|
Aiuto!
Aiuto Ho bisogno di qualcuno,
Aiuto Non di uno qualsiasi,
Aiuto Sai ho bisogno di qualcuno, aiuto!
Quando ero più giovane, molto più giovane di adesso,
Non avevo mai bisogno dell'aiuto di nessuno in
nessun modo,
Ma ora quei giorni sono andati e non sono così
sicuro di me,
Ora scopro che le mie idee sono cambiate, ho aperto
le porte.
Aiutami se puoi, mi sento giù,
E apprezzo molto che tu sia qui,
Aiutami a tornare coi piedi per terra,
Non vuoi per favore per favore aiutarmi?
E adesso che la mia vita è cambiata in molti modi
La mia indipendenza sembra scomparire nella foschia
Ma a volte mi sento così insicuro
Io so che ho bisogno di te come non mai
Aiutami se puoi, mi sento giù,
E apprezzo molto che tu sia qui,
Aiutami a tornare coi piedi per terra,
Non vuoi per favore per favore aiutarmi?
Quando ero più giovane, molto più giovane di adesso,
Non avevo mai bisogno dell'aiuto di nessuno in
nessun modo,
Ma ora quei giorni sono andati e non sono così
sicuro di me,
Ora scopro che le mie idee sono cambiate, ho aperto
le porte.
Aiutami se puoi, mi sento giù,
E apprezzo molto che tu sia qui,
Aiutami a tornare coi piedi per terra,
Non vuoi per favore per favore aiutarmi?
Aiutami. Aiutami.
|
NOTE:
(1) A.A.V.V., É Dislessia? Piccola guida per
insegnanti utile a conoscere i Disturbi Specifici di
Apprendimento e costruire una rete, pubblicazione
patrocinata dal M.I.U.R., Ufficio Scolastico
Regionale per il Piemonte, Direzione Generale,
progetto "We serve" sostenuto dal Lions Club di
Torino Solferino, Rivoli Castello, Torino P. Micca,
Novembre 2011, disponibile presso la seguente pagina
web: www.dislessiainrete.org.
(2) G. Langé, Insegnare l'inglese ai dislessici,
aspetti problematici e strategie d'intervento,
dispensa del convegno svoltosi a Milano il 7/09/2006
e consultabile presso la seguente pagina web:
www.123people.it/z/gisella+lange.
(3) Appunti dalla Video lezione 008 - La dislessia
II parte- 2. Strumenti compensativi del Prof. U.
Avalle, dal Corso Base DSA " Disagio, Difficoltà,
Disturbi Specifici dell'Apprendimento", tratti dal
sito, www.assodolab.it.
(4) Op. cit. in nota 2.
(5) Op. cit. in nota 1.
(6) Ibidem.
(7) Si tratta di un approccio di tipo
nozionale-funzionale. Questo nuovo modo di concepire
l'apprendimento linguistico, la cui procedura
metodologica, è rappresentata dagli studi promossi,
a metà degli anni Settanta (1971-1981), dal
Consiglio d'Europa: si tratta del "Progetto Lingue
Moderne" sui bisogni linguistici dei cittadini negli
spostamenti all'interno dei Paesi comunitari.
L'obiettivo di questo approccio, è quello di fornire
dei mezzi linguistici per affrontare una situazione
comunicativa, garantire un grado minimo di capacità,
prevalentemente orale, necessaria per sopravvivere
da un punto di vista linguistico in un paese
straniero stabilendo rapporti sociali con i nativi,
includendo anche la capacità di interagire in
situazioni comunicative più complesse di un semplice
scambio di informazioni. Cfr. P. Tulliani,
L'insegnamento della lingua straniera: metodologie a
confronto, Unità 2, p. 22-23, Consorzio
Interuniversitario FOR.COM, Corso di Perfezionamento
(1500 ore) "Apprendimento e sviluppo della lingua
straniera: metodologie didattiche.
(8) Il seguente testo originale con la relativa
traduzione è disponibile presso la pagina web:
www.riflessioni.it/testi_canzoni/beatles_2.htm
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www.assodolab.it
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