005..:: 10.01.2011
..:: Gallo Ippolita.
CASTROVILLARI - CS ..:: Da alcuni anni utilizzo strumenti
informatici e multimediali nella didattica e mi sembra
palese il vantaggio iniziale offerto dalle nuove tecnologie,
rendendo me stessa “in un sol colpo” l’insegnante più
simpatica e le mie materie (L2 e informatica) che insegno
più accette dagli alunni. Ovviamente, felice di tale
situazione, non ho perso di vista un concetto fondamentale e
altrettanto ovvio: qualsiasi attività scolastica deve essere
funzionale alla crescita formativa degli alunni. La
multimedialità non fa certo eccezione.
Ritengo che, da un punto di vista educativo, l’utilizzazione
di strumenti multimediali nella scuola primaria come l’uso
anche della LIM può contribuire a migliorare i rapporti
interpersonali, per l’implicita necessità di collaborare con
gli altri; nel campo cognitivo può favorire la coordinazione
oculo-motoria, l’ampliamento delle conoscenze, il
miglioramento delle capacità di osservazione,
memorizzazione, confronto, la comprensione e l’uso della
lingua scritta, le capacità logiche, espressive e creative.
Affinché tali preziosi contributi si realizzino è necessario
che la scuola si avvalga di insegnanti-risorse sempre più
preparati, che operino stilando una programmazione attenta e
flessibile a quelle che sono le potenzialità di ciascun
alunno. Quest’ultimi sempre più inglobati nella nostra
“civiltà multimediale”.
In questi ultimi anni, secondo alcuni studiosi di scienze
sociali, si assiste ad un cambiamento radicale della
percezione di noi stessi e del nostro rapporto con il mondo
scaturito dalla concezione di “Multimedialità”, quindi la
scuola deve promuovere precisi e chiari progetti di sviluppo
della cultura informatica.
La società attuale si presenta come un ambiente complesso,
nel quale convivono la ricchezza di messaggi, la varietà di
culture, lo sviluppo delle conoscenze della tecnologia,
dell’informazione e della ricerca scientifica. E’ormai
condivisa l’idea che la scuola debba valorizzare tutti
questi elementi della società, stimolando l’alunno ad
interrogarsi, a chiedere, a pretendere spiegazioni per
valorizzare al massimo tutte le risorse dell’ambiente
circostante.
La scuola ha il dovere di scoprire ed affermare l’autentico
senso della cultura, inteso come sistema di segni utili per
prendere coscienza della realtà e per modificarla. Essa
diviene un’officina di ricerca e fantasia culturale e
propone un modello educativo declinato su invenzioni,
esperienze, valori e produzione di linguaggi in relazione
con l’ambiente di cui l’allievo è testimone e veicolo
culturale.
L’emergere di esigenze educative sempre più differenziate
richiede che la scuola sappia offrire ai bambini una gamma
di opportunità didattiche giocate anche su una varietà di
risposte tecniche e strumentali. Le tecnologie multimediali,
in tale prospettiva, rappresentano una strada maestra per la
“Nuova Scuola”, consentendo l’interattività, la possibilità
di interagire con ambienti dinamici, fatti di animazioni e
video pieni di colori nei quali il bambino è trasformato da
spettatore passivo in partecipante attivo. In quest’ottica i
docenti possono e devono offrire ai propri alunni valide
motivazioni all’apprendimento, in modo da coinvolgerli nello
svolgimento delle attività scolastiche e seguirli nei
processi di progettazione e di ricerca.
La seguente progettazione di un lavoro collaborativo, con
l’ideazione di un blog, si avvale di molti aspetti che
caratterizzano la teoria costruttivista-sociale e le
insegnanti per raggiungere l’obiettivo della cooperazione
devono strutturare diligentemente i CINQUE ELEMENTI
essenziali ed il gruppo, per divenire cooperativo deve
creare e mantenere al proprio interno le sotto elencate
condizioni di base:
- L’INTERDIPENDENZA POSITIVA
- LA RESPONSABILITA’ INDIVIDUALE E DI GRUPPO
- L’INTERAZIONE COSTRUTTIVA
- L’INSEGNAMENTO DELLE ABILITA’SOCIALI NECESSARIE AL
FUNZIONAMENTO DEL GRUPPO
- LA VALUTAZIONE DI GRUPPO
Inoltre si evidenziano i principi che dovrebbero guidare, in
modo flessibile e dinamico, alla realizzazione di una classe
come comunità di alunni che apprendono.
Il CONTESTO SIGNIFICATIVO che si creerà intenzionalmente,
considererà:
- La natura attiva e strategica dell’apprendimento
- Il ruolo assegnato alla METACOGNIZIONE intimamente
collegato all’apprendimento come consapevolezza e
comprensione nel soggetto, dei processi cognitivi, che
implica un apprendimento intenzionale, un auto-etero
monitoraggio
- La presenza di molteplici zone di sviluppo prossimale, che
arricchisce la comunità di multipli esperti, ruoli, risorse.
- Una base dialogica forte, fondata su discorsi condivisi,
conoscenze comuni, significati e definizioni negoziate,
disseminazione e appropriazione di idee
- La legittimazione delle differenze, attraverso l’accesso
indifferenziato alle pratiche discorsive, che significa
rispetto delle diversità, la creazione di un’identità di
comunità e di un’identità individuale, attraverso l’offerta
di multipli accessi
- La comunità di apprendimento come comunità di pratica, con
la compresenza di molti ruoli sovrapposti e di valori
condivisi
- L’apprendimento contestualizzato e situato nella comunità
di pratica, in cui le attività sono finalizzate e dove la
teoria e la pratica sono sempre in azione.
In questo lavoro collaborativo diventa centrale il
“contesto” nel quale, secondo Vygotskji, avviene
l’apprendimento. Osservando i bambini intenti a risolvere i
problemi e a raggiungere uno scopo si dà vita alle forme
dell’intelligenza pratica e astratta, in quanto linguaggio e
attività pratica convergono. In tal senso i bambini mettono
in atto diverse “azioni” con la polisensorialità,
“azioni”che sono particolarmente caratterizzate dal
principio di “attività mediata”, che permette al bambino di
dare significato alle sue azioni e costruire processi per
lui significativi in vista della soluzione.
In primo piano la promozione di un ambiente di apprendimento
di tipo costruttivista, in cui i vari gruppi di bambini
impareranno a utilizzare gli strumenti della propria
cultura, incluso il linguaggio e le regole da seguire, per
usarli nel dialogo e nella costruzione sociale della
conoscenza.
L’ambiente di apprendimento con l’utilizzo della LIM avrà le
seguenti caratteristiche:
- ATTIVO
- RIFLESSIVO
- COOPERATIVO
- CULTURALE
Individuazione di un’organizzazione didattico-metodologica
nella Scuola Primaria, che prevede la presenza di un docente
di laboratorio informatico per l’avviamento ad intendere ed
ad applicare i linguaggi multimediali in un’organizzazione
oraria di 27 ore settimanali anche in ordine alle direttive
europee, che indicano con forza un nuovo modo di FARE
SCUOLA.
Gallo Ippolita
Ipotesi di una DIDATTICA 2.0 nel processo di INSEGNAMENTO /
APPRENDIMENTO con il supporto DINAMICO, INTERATTIVO,
INTEGRATO e COLLABORATIVO delle TIC/LIM
- PREMESSA: Quadro di riferimento e motivazioni di una
DIDATTICA 2.0 - DIAGNOSI DEL CONTESTO di attuazione di una
DIDATTICA INNOVATIVA con le TIC/LIM
www.assodolab.it
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