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Passaggio dalla lezione trasmissiva a quella collaborativa. Nuove Tecnologie: LIM e lezione collaborativa.

001..:: 25.07.2010

 

VILLA SAN GIOVANNI - RC..::

INTRODUZIONE.

Motivazione del lavoro e descrizione del problema affrontato - Il motivo che sta alla base della scelta di questo lavoro è il rapporto tra didattica e nuove tecnologie che è soggetto ad un grande cambiamento: le tecnologie da oggetti di ap-prendimento si stanno trasformando in elementi che abilitano l’apprendimento.
È chiaro che la semplice presenza delle tecnologie nella scuola non ne implica un corretto ed efficace utilizzo e non ne assicura i benefici. Solo se le tecnologie vengono utilizzate riconoscendo il loro valore aggiunto possono essere un’op-portunità per realizzare la personalizzazione del percorso formativo.

Denuncia delle tecniche usate e possibili soluzioni proposte - Se ci poniamo la domanda “le tecnologie accrescono l’apprendimento?” la risposta è: potenzialmente sì, probabilmente no! Questo perché le tecnologie non hanno effetti intrinseci, ma rappresentano delle “condizioni d’innesco” che possono tradursi in potenzialità. Ecco perché l’introduzione selvaggia dei computer nella scuola, al di fuori di una mirata collocazione educativa, favorisce attività superficiali del tipo “mordi e fuggi” e scambia lo “smanettamento” dell’allievo con reale apprendimento.

Descrizione dell’organizzazione della tesina - Dopo questa breve introduzione, è descritto il confronto critico del passaggio della lezione trasmissiva a quella collaborativa, la LIM come framework riassuntivo delle più importanti tecnologie esistenti, la messa in evidenza della LIM come strumento che facilita l’apprendimento e il valore aggiunto che la stessa LIM determina nella didattica e nella comunicazione formativa.
Lezione trasmissiva - Con la lezione trasmissiva, che è un atto unilaterale, si realizza uno “sperpero educativo” cioè uno scarto tra ciò che viene insegnato e ciò che viene appreso e i risultati sono deludenti rispetto agli sforzi compiuti. Questo modello esercita una forte attrazione su molti docenti ma è lontano da quella centralità dell’alunno cui fanno riferimento i documenti di riforma della scuola e la ricerca psico-pedagogica.
Il modello trasmissivo si fonda sui seguenti punti:

  • lo studente tende ad essere visto come un ricettore passivo, riproduttore di una conoscenza preconfezionata;

  • la conoscenza rimane inerte, incapace di connettersi alla vita reale;

  • l’insegnamento tende a frazionare la conoscenza in componenti elementari per renderlo più accessibile; e questo tipo di approccio più che la soluzione è il problema;

  • il gruppo tende ad essere visto come fattore di sfondo o di disturbo del processo di apprendimento, il quale è identificato nella relazione “privata” tra il docente, il contenuto culturale e lo studente.


Crisi del modello trasmissivo - La crisi del modello trasmissivo è determinata dalla democratizzazione della scuola, secondo cui andare a scuola sembrava essere la scelta vincente per migliorare le proprie condizioni di vita, il proprio status economico e sociale, e dalle trasformazioni sociali determinati dalla mondializzazione degli scambi, dalla globalizzazione delle tecnologie, dall’avvento della società dell’informa-zione.
Promuovere apprendimenti “centrati sulla persona” significa contrastare la grande ingiustizia, denunciata dai ragazzi di Don Milani nella famosa “Lettera ad una professoressa”. È democratica in questo senso una scuola che tratta differentemente i ragazzi, che non fa “parti eguali tra diseguali”.

Dimensione cooperativa - La dimensione cooperativa costituisce una risorsa strategica per l’insegnante, che attraverso il buon utilizzo dei gruppi può mirare a due obiettivi di rilievo: sotto il profilo educativo è evidente l’importanza che assume la pratica della collaborazione, della negoziazione dei significati, del confronto, sotto il profilo dell’efficacia cognitiva numerose ricerche dimostrano i vantaggi offerti dal lavoro di gruppo.
È importante saper variare le modalità di intervento didattico, offrendo molteplicità di percorsi di studio e favorendo la possibilità di scelta da parte degli stessi alunni. Non si intende, però, sostenere la via dei percorsi separati, così che gli alunni procedano come individui isolati, ma come parte di un gruppo impegnato sugli stessi temi.

Approccio collaborativo - L’approccio collaborativo sovverte la tradizione pedagogica in cui la mediazione didattica è affidata ad un unico attore, l’insegnante. Nell’approccio collaborativo l’apprendi-mento diviene:

  • significativo, perché permette l’integrazione e lo sviluppo delle nuove conoscenze dentro il patrimonio culturale pregresso del soggetto;

  • attivo, perché favorisce il coinvolgimento consapevole dello studente nella gestione del processo apprenditivo;

  • situato, in quanto agganciato a compiti e contesti significativi del mondo reale;

  • collaborativo, in quanto esperienza relazionale fondata sul dialogo ed il confronto reciproco;

  • aperto, in quanto riferito a differenti prospettive di analisi dei contenuti culturali e a molteplici modalità di soluzione;

  • multimediale, in quanto combinazione ed integrazione di differenti modalità di rappresentazione della realtà;

  • metacognitivo (= l’idea centrale è che un individuo che sa come funziona la propria mente quando deve apprendere è favorito nell’apprendimento), in quanto promozione dell’auto-consapevolezza nel processo di costruzione della conoscenza.

 

Con il metodo collaborativo l’insegnante responsabilizza gli alunni e li porta a prendere decisioni autonome, l’espressione empowerment esprime questa scelta strategica.

 

LA LAVAGNA INTERATTIVA MULTIEDIALE.

La LIM è uno strumento forte per l’insegnamento, soprattutto perché:

  • incrementa l’interazione tra i soggetti protagonisti dell’apprendimento

  • favorisce il clima collaborativo

  • accresce l’impatto motivazionale

  • migliora la qualità dell’insegnamento

  • incrementa la velocità di apprendimento

  • favorisce la valutazione del docente nel promuovere interrogazioni efficaci

  • incoraggia la creatività del docente e degli alunni

  • potenzia il linguaggio non verbale, prossemico (l’aspetto prossemico della comunicazione analizza i messaggi inviati con l’occupazione dello spazio) e iconico

  • documenta, anche nel tempo, il percorso formativo dello studente
    permette un archivio delle Unità di Apprendimento utili ad una valorizzazione delle propria professionalità condivisibile con il gruppo docente

  • facilita la metacognizione come processo per la valutazione e l’auto-valutazione formativa
     

Vantaggi rispetto alla lavagna tradizionale:

  • Salvataggio schermate in formato immagine (ad esempio brainstorming, mappa, storyboard, analisi testo..)

  • Registrazione schermate (processo di metacognizione).

 

Vantaggi rispetto all’uso individuale del computer:

  • Superamento rapporto individuale pc/studente, spesso soggettivo e dispersivo

  • Potenziamento dell’ascolto non disturbato dalla presenza del computer

  • Maggiore “fisicità” della penna digitale rispetto al mouse, emulazione della penna reale

  • Unicità del focus visivo e audio (LIM - Pc - videoproiettore) rispetto alle classiche presentazioni (Pc e videoproiettore).

 

NECESSITA' DI RIDEFINIRE I MODELLI DI INTERAZIONE DIDATTICA.

Non si tratta di insegnare con gli strumenti informatici, cioè ridurre il loro uso a semplici sussidi, bensì di insegnare l’uso degli strumenti. Bisogna ripensare l’intero territorio della didattica, ridefinire i modelli di interazione e rivedere il collegamento mezzi-saperi alla luce delle modalità d’azione della tecnologia multimediale.
La modalità interattiva proposta dalla LIM sollecita motivazioni profonde e consente:

  • momenti significativi di relazione e di collaborazione costruttiva dinanzi a compiti concreti da svolgere;

  • itinerari di lavoro euristici (proce-dimento euristico è un metodo di approccio alla soluzione dei problemi che non segue un chiaro percorso, ma si affida all’intuito e allo stato temporaneo delle circostanze, al fine di generare nuova conoscenza) che non separano teoria e pratica, emotivo e razionale;

  • spazi di creatività che aumentano l’autostima e accrescono ampiezza e spessore delle competenze facendole interagire e confrontare con quelle degli altri;


La LIM è uno strumento capace di integrare le conoscenze acquisite con contributi di origine interdisciplinare, generatrici di nuove conoscenze. Un esempio di nuova interazione didattica è quello di affiancare alla classe reale una classe virtuale capace di rendere possibile un insegnamento continuo, non limitato alle sole ore curriculari e non vincolato alla necessaria compresenza fisica del docente e degli allievi; attivare strategie di metodo e di scoperta per raggiungere il traguardo di imparare ad imparare. In tal senso va bene anche una scuola “indisciplinata” che superi le tradizionali partizioni disciplinari.

 

LIM: Uno strumento che facilita l'apprendimento.

La LIM (Lavagna Interattiva Multimediale):

  • permette di integrare in modo naturale le tecnologie dell’informazione e della comunicazione

  • è uno strumento che, per la sua interattività, favorisce la partecipazione attiva dello studente e, grazie al collegamento a Internet, consente una nuova e più diffusa condivisione del sapere anche a distanza

  • è uno strumento che riporta in campo il ruolo di mediazione del docente rispetto al sapere (passa da custode dell’apprendimento a regolatore dell’apprendimento). La domanda da porsi è come favorire l’apprendimento assistito anche grazie alla LIM.


La scuola, per accettare le sfide del futuro, secondo Jacques Delors, deve:
1. aprire le finestre sul mondo (la LIM è uno strumento che può facilitare questa apertura)
2. offrire ai ragazzi, grazie all’azione di mediazione dei docenti:

  • le mappe per potere esplorare questo mondo complesso e in perenne agitazione, ma anche

  • la bussola perché ciascuno di loro possa trovare la sua rotta.
     

La LIM costituisce lo strumento per un apprendimento più idoneo ad interventi che privilegiano l’esplorazione, la collaborazione, la socialità.

La LIM non surroga/replica interventi tradizionali, ma dà vita ad approcci pedagogici nuovi che fanno leva sulle potenzialità autoapprenditive e motivazionali degli ambienti elettronici.

 

VALORE AGGIUNTO CHE LA LIM DETERMINA NELLA DIDATTICA E NELLA COMUNICAZIONE FORMATIVA.

Documentazione: tutti i materiali, tutte le attività e tutti i lavori individuali e di gruppo degli studenti sono memorizzati e questo consente, sia all’insegnante sia ai ragazzi, di analizzare criticamente a posteriori tutte le fasi delle diverse attività didattiche sviluppate e l’operato di ciascuno.
Personalizzazione: l’insegnante può non solo tenere sotto controllo le attività del singolo ragazzo ma fornire feedback individualizzati molto più frequenti e costanti che nella normale didattica d’aula, consentendo effettivamente agli studenti la possibilità di imparare dai propri errori come da quelli dei compagni, dal momento che ciascuno può condividere i lavori di tutti.
Relazione: il fatto che gli scambi tra gli studenti possano essere mediati anche attraverso il computer e che la classe possa condividere contemporaneamente l’aula reale ed uno spazio virtuale consente ai ragazzi di scoprire nuove modalità possibili di interazione e di confronto, contribuendo a creare un clima più sereno e collaborativo sia tra loro sia con l’inse-gnante.
Efficienza: è realizzata mediante l'ottimizzazione di risorse come il riutilizzo e la trasferibilità del materiale didattico e l'integrazione di tecnologie.
Innovazione didattica: si tratta dell’ambito in cui più sensibili sono i vantaggi dell’utilizzo della LIM perché essa facilita il passaggio ad una metodologia di tipo costruttivista. Le lezioni su modello trasmissivo possono diminuire fortemente rispetto ad altre modalità di lavoro e comunque anche gli interventi frontali sono discussi insieme e non fruiti passivamente.
Interazione: la LIM consente interazioni orizzontali (studente/studente) e verticali (studente-i/insegnante) molto flessibili e permette la condivisione e la discussione di qualsiasi elaborato prodotto dai ragazzi o dal docente. Pertanto l'apprendimento si costruisce collettivamente attraverso la discussione e l'analisi della produzione dei singoli in modo che anche l'errore possa diventare strumento per facilitare l’apprendimento.

Tutto questo porta a dire che la LIM favorisce la partecipazione diretta degli allievi e il lavoro cooperativo in aula. Migliora la qualità della comunicazione dei contenuti disciplinari e realizza un incremento della motivazione degli studenti.
 

Francesca Maria Chiara La Gattuta


 

 

 

 

 

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