012..:: 25.07.2010
ALESSANDRIA - AL..:: Sono un docente di un Istituto Superiore. Ho seguito
diversi corsi sull’utilizzo della Lim e dei suoi software
dedicati, imparandone analogie e differenze, apprezzando le
potenzialità della lavagna interattiva multimediale come
strumento dedicato alla didattica.
Ritengo, comunque, che la lavagna interattiva non sia la
soluzione ai problemi della scuola ed in particolare ai
problemi di apprendimento che molti alunni mostrano di
avere. L’introduzione della LIM non modificherà in modo
sensibile il modo di fare lezione, ma lo arricchirà e
renderà più coinvolgente per tutti i protagonisti: docenti
ed allievi.
Bisogna valutare e studiare il modo in cui introdurre la LIM
in classe (classe e non scuola) ed integrarla con le
metodologie tradizionali di insegnamento ed apprendimento,
perché ciò che conta sono le competenze e le conoscenze
acquisite dagli alunni.
L’uso della LIM richiede, da parte dei docenti, due forti
requisiti: conoscere la propria disciplina (ovvio) ed avere
solide competenze informatiche; non basta accendere un pc ed
un proiettore. Bisogna pensare ad un passaggio graduale. Io
auspico (in un precedente articolo) una LIM per aula; ma la
LIM non può sostituire di colpo tutte la lavagne
tradizionali di ardesia. LIM ed ardesia devono iniziare a
coesistere, per il bene di tutti.
E non sottovaluterei gli inevitabili problemi tecnici:
l’ubicazione e l’altezza dello schermo devono permettere la
visione a tutte le file di banchi. Come si criticano i
ragazzi che passano troppo tempo davanti al pc, così bisogna
valutare il tempo di esposizione al proiettore, concordando,
almeno all’inizio, le attività LIM con i colleghi. E non
dimenticherei i rischi legati ad un cattivo funzionamento
del software, al mancato collegamento ad internet, ad una
caduta di tensione o ad un problema alla linea elettrica
(non rara con i temporali) o, semplicemente, la tapparella
che non si chiude. Questi imprevisti invitano a non buttare
la lavagna di ardesia, ma ad essere pronti ad utilizzarla
come si è sempre fatto. Fra le altre cose da tenere presente
ritengo importante il font, la dimensione ed il colore del
carattere; nelle presentazioni non bisogna farsi trascinare
dall’entusiasmo utilizzando molti colori perché non tutti
sono chiaramente visibili dal fondo della classe.
A questo punto penso che la cosa migliore sia fare un elenco
dei pro e dei contro legati all’utilizzo della lavagna
interattiva multimediale.
Vantaggi
- Permette di sfruttare presentazioni power point,
arricchendole con oggetti multimediali
- Le presentazioni lim sono dinamiche ed interattive
- Permette di salvare la lezione scritta alla lavagna
sia su pendrive che sulla rete scolastica
- Permette di condividere lezioni e conoscenze fra
docenti della stessa disciplina o di discipline affini
- Permette di realizzare lezioni interdisicplinari
organiche e ben articolate
Favorisce il lavoro collaborativo
- Permette di “parlare” con un linguaggio sicuramente
più adatto all’attuale generazione di studenti definiti
“nativi digitali”, aumentandone il livello di
partecipazione e di interesse
- Non permette l’improvvisazione (a mio avviso bisogna
sempre avere chiaro che cosa si vuole comunicare agli
alunni e perché); si può e si deve adattarsi alla piega
che prende la lezione (in base alle domande e agli
esempi portati dagli alunni) senza perdere di vista
l’obiettivo prefissato.
In particolare l’impiego della Lim può risultare prezioso
ed efficace:
- nell’attività di sostegno di alunni portatori di
handicap
- nelle attività di recupero extracurriculare degli
alunni in difficoltà, ai quali è possibile somministrare
attività e lezioni diverse da quelle tipicamente
frontali.
Svantaggi
- Apprendere l’utilizzo del software dedicato,
seguendo corsi mirati
- Avere prerequisiti informatici di base
- Il tempo necessario, a casa, a preparare una lezione
con la LIM, creando presentazioni già pensate in
funzione di come presenterò i contenuti e di ciò che si
aggiungerà a mano.
Se la LIM è in un locale dedicato, la classe deve spostarsi,
con perdita di tempo.
Ad occhio e croce i vantaggi superano gli svantaggi. Inoltre
gli svantaggi possono essere superati nel giro di un anno.
Infatti il software non è di difficile comprensione, avendo
molte affinità con i programmi più diffusi dell’ambiente
Windows; inoltre sono molto visivi ed onestamente le
differenze fra Smartboard ed Interwrite (i due più diffusi
software) non sono molte, trattandosi per lo più di usare
termini diversi per la stessa funzione. È anche ovvio che le
presentazioni, una volta prodotte rimangono negli anni, per
futuri utilizzi e possono essere migliorate e salvate con le
aggiunte fatte durante la lezione. Ed è proprio a questo
proposito che si deve sottolineare l’importanza di
condividere materiali e presentazioni con i colleghi; ciò
sarebbe anche “garanzia” di una maggiore uniformità di
competenze e di contenuti fra classi parallele.
Insomma bisogna cambiare il modo di pensare la didattica,
piuttosto di cambiare il modo di fare la didattica (perché
questo è una conseguenza): il docente spiegherà e presenterà
sempre dei contenuti, fornendo obiettivi e competenze da
raggiungere e gli alunni dovranno sempre essere valutati
riguardo obiettivi e contenuti. Con un bel voto che si spera
(e dico spera) sia migliore grazie a lezioni più visive e
coinvolgenti.
Gabriella Righetti
www.assodolab.it
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