LA SESTA PROVINCIA PUGLIESE - SUPPLEMENTO DI INFORMAZIONE ON-LINE DELLA RIVISTA ASSODOLAB - ISSN 2280-3874
PUBBLICITA'..::  Notizie ed attività dell'azienda. Notizie ed attività dell'azienda. [info...]
PUBBLICITA'..:: Notizie ed attività dell'azienda. Notizie ed attività dell'azienda. Notizie ed attività dell'azienda. [info...]
SCUOLA..:: La formazione del personale della Scuola continua in questo nuovo anno scolastico con l'Assodolab... www.assodolab.it
Raccolta di software Open Source per Windows: The Open CD – Edizione italiana 3.4

 

 

 

Stress, coping e Adolescenza.

004..:: 07.05.2009

 

La professoressa Maria Antonietta Crea, docente comandata presso l'Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria.

 

Regione Calabria, REGGIO CALABRIA..:: Lo stress rappresenta una reazione adattativa dell’organismo a specifici stimoli ambientali. Fin dagli anni trenta lo stress era stato individuato e definito come una risposta biologica comportamentale non specifica dell’organismo a ogni richiesta effettuata su di esso. Ma è solo piuttosto di recente che tale processo ha assorbito l’interesse teorico e sperimentale degli studiosi. Il risultato più importante di tutta la massa di studi e ricerche condotte oggigiorno sull’argomento è che, più che la valutazione emozionale dello stimolo, quel che determina la risposta da stress è la sua valutazione cognitiva, effettuata da quella specifica persona, in quel momento e in quella situazione. Cosicché il fenomeno oggetto di studio presenta un’enorme variabilità, sia con riferimento alla complessità e alla molteplicità di sfaccettature della personalità del singolo, sia con riferimento alla pluralità dei soggetti e delle diverse personalità coinvolte, sia con riferimento, di volta in volta, all’aspetto saliente che è messo a fuoco, da questo o da quel soggetto, della situazione che fa da stimolo. Il termine “stress”, poi, può avere diverse accezioni. Può indicare uno stimolo nocivo (stressor), sia esterno che interno, che agisce su tre livelli: psicosociale, intrapsichico e fisico. Si può riferire, inoltre, a una condizione di stimolazione intensa e prolungata, accompagnata da reazioni psicologiche e fisiologiche che rappresentano la difesa dell’organismo verso elementi che ne destabilizzano l’omeostasi (equilibrio). Può essere considerato come una risposta psicologica e somatica complessa, a fattori diversi (biologici, emotivi, sociali e ambientali), sia di origine interna, sia di origine esterna all’organismo. Ecco perché, a questo punto, è importante articolare l’aspetto oggettivo (il dato di fatto) del problema, con il suo aspetto soggettivo, visto che, come ormai abbiamo chiarito, la reazione allo stressor dipende dalla valutazione cognitiva del significato dello stimolo, che dipende, a sua volta, da un’elaborazione del tutto personale e originale.
Per quanto riguarda gli stressori, i più studiati sino ad ora sono i life events e i daily hassles, secondo una scala gerarchica dei vari eventi stressanti che vanno dal più grave, la morte del coniuge, al meno grave, lievi violazioni della legge.
Recentemente, hanno assunto importanza eventi apparentemente trascurabili, i cosiddetti “hassles”, cioè le seccature quotidiane che, a quanto pare, se troppo frequenti e numerose, possono avere un peso equivalente a un importante evento di vita. Tutto dipende, ancora una volta, dalle ripercussioni più o meno profonde che hanno dentro di noi.

Il coping (questo termine in lingua italiana compare spesso non tradotto oppure tradotto con le espressioni “fronteggiamento” o, più raramente, “gestione attiva”) è un concetto strettamente connesso con quello di stress. Esso, infatti, indica l’insieme delle strategie cognitive o mentali e comportamentali messe in atto da una persona per fronteggiare una situazione di stress. In altre parole, si riferisce, sia a ciò che un individuo fa effettivamente per affrontare una situazione difficile, fastidiosa, dolorosa o a cui, comunque, non è preparato, sia al modo in cui si adatta emotivamente a tale situazione. Come abbiamo più volte detto, nel primo caso si parla di coping attivo; nel secondo, di coping passivo.
In generale il coping attivo è più efficace, dal punto di vista dell’adattamento, quando la fonte dello stress può essere modificata o eliminata, mentre il coping passivo lo è quando la fonte dello stress non è evitabile o il soggetto non ha alcuna influenza su di essa. Il processo di coping può essere suddiviso in due comportamenti distinti e contrapposti: la gestione dei problemi e la gestione delle emozioni. La prima consiste nel cercare di liberarsi del problema; la seconda, nel cercare di liberarsi della sofferenza causata dal problema. Ora, presumibilmente, le persone ricorrerebbero al coping basato sulla soluzione dei problemi quando le situazioni difficili sono modificabili, mentre, in caso contrario, si rivolgerebbero al coping di riduzione dello stress basato sulla rivalutazione cognitiva e lo spostamento dell’attenzione.
Nella realtà, il fronteggiamento efficace comprende sia la soluzione del problema, sia la gestione dello stress. Ecco perché la valutazione della situazione e le risorse a disposizione per fronteggiare un evento o una condizione o una situazione stressante sono di primaria importanza per riuscire nel proprio intento. Valutazione e risorse, spesso, sono frutto di una maturazione adeguata della personalità, di un atteggiamento (pensoso e sensato sotto il profilo cognitivo; sereno ed equilibrato, sotto quello emotivo - affettivo), in generale evoluto e critico nei confronti della vita e degli accadimenti quotidiani.

 

Nella foto, due alunni mentre compongono con i "caratteri mobili" la parola «Scuola».

 

L’interesse per le strategie di coping nell’adolescenza si sia sviluppato solo negli ultimi anni. Il campo di indagine si è rapidamente costruito su basi teoriche derivate in parte dagli studi sugli adulti, i quali hanno tuttavia portato in breve a sviluppare strumenti particolari per individuare lo specifico del coping adolescenziale, in tutti i vari ambiti di vita. Come per gli adulti, anche per gli adolescenti sono importanti sia le modalità in tra e interpersonali di coping, sia il contesto per capire come si sono acquistate le abilità di coping, sia, anche, eventualmente, i motivi del mancato sviluppo di queste ultime. Ma, più marcatamente per gli adolescenti, c’è un divario, come si è ampiamente visto, tra le strategie usate prevalentemente dai maschi e quelle usate dalle femmine a causa di un percorso evolutivo fortemente differenziato (per motivi di ordine educativo e culturale) che emerge come tale, in piena evidenza, proprio perché colto in itinere e non al suo compimento, come è nel caso degli adulti.
Un punto fermo specificatamente tratto dagli studi sugli adolescenti è che il coping è determinato dal gioco interattivo tra fattori situazionali e personali. È vero che questo emerge anche dagli studi sugli adulti, ma non essendo quella dell’adolescente una personalità compiutamente definita, il modo in cui un ragazzo affronta un problema non ci dice molto su come affronterà un altro tipo di situazione o evento problematico nell’immediato e nel futuro prossimo; meno ancora, cioè, di come lo possa dire un individuo dall’identità più certa e definita quale può essere un adulto. E tuttavia gli adolescenti tendono a sviluppare anche loro degli stili di coping, per formare pattern personali coerenti che si combinano con le determinanti situazionali. La percezione di una situazione come potenzialmente pericolosa, minacciosa o di sfida determina il modo in cui una persona l’affronta, qualunque sia la sua età, ricercando la strategia più appropriata nell’ambito del suo repertorio di coping, ma esprimendo anche, in questa sua scelta, lo stile (ancora in divenire oppure già consolidato) della sua unicità e singolarità di persona umana. Come per l’adulto, le determinanti situazionali e le caratteristiche personali dell’adolescente hanno un impatto fondamentale sulle intenzioni di coping: l’uso di certe strategie è determinato dalle motivazioni ad affrontare il problema, dalla volontà di successo o di fallimento, dal desiderio di essere percepito come dipendente o autonomo ecc. Massimamente nel caso dell’adolescente, queste intenzioni sono determinate dalla recente e breve storia passata e dalle proiezioni sul risultato e le sue conseguenze. Essendo un soggetto ancora in fase di strutturazione della propria identità e dunque in fase di formazione (è ancora un soggetto relativamente plasmabile e modellabile), l’adolescente può diventare il soggetto ideale di un adeguato training di sensibilizzazione all’uso delle strategie più adeguate per far fronte allo stress. Ci possono essere differenze di coping tra diverse culture: tenere conto di queste differenze può aiutare l’adolescente a entrare in contatto con sé e imparare altri modi (oltre ai propri) per far fronte alle situazioni, quindi capire anche meglio le proprie azioni di coping. Non è detto però che ciò che va bene per un gruppo di soggetti sia positivo, automaticamente, anche per un altro. Ad esempio, si è ampiamente discusso in questo libro del divario tra le strategie usate prevalentemente dai maschi e quelle usate prevalentemente dalle femmine: ora, se i maschi capiscono i benefici del rivolgersi agli altri per aiuto e le femmine capiscono, invece, i costi legati all’uso di strategie di riduzione della tensione, ognuno dei due gruppi potrà trarre dei vantaggi, temperando o riequilibrando le proprie tendenze “spontanee” e “naturali”. Gli adolescenti vanno assistiti nel percorso di apprendimento e di sviluppo delle abilità di coping: l’aiuto può essere fornito in modo formale attraverso programmi elaborati a questo scopo, oppure informalmente da parte di persone con cui gli adolescenti sono in contatto nel loro contesto di vita quotidiana. La scuola e la famiglia possono funzionare come “laboratori” di apprendimento in grado di dare indicazioni implicite ed esplicite e di attuare un’operazione di strutturazione (scaffolding) che favorisca l’apprendimento. Il rafforzamento delle abilità di coping può essere ottenuto mediante tecniche di autoaiuto, counseling e l’insegnamento diretto. Ciò, come sostiene Seligman (1995), tenendo presente l’importanza di sviluppare almeno tre componenti: l’ottimismo, l’uso dell’humour e il ricorso alla metafora come dispositivo linguistico per facilitare il coping , secondo l’immagine di una sorta di piramide, con base la padronanza o mastery, intesa come stare bene con se stessi, e all’apice l’uso di uno stile esplicativo. In sintesi, pur ribadendo che parte dell’apprendimento delle abilità di coping avviene in modo informale durante tutto il percorso evolutivo, è importante sottolineare che ogni società deve assumersi la responsabilità di fornire agli adolescenti delle opportunità perché possano sviluppare modi ottimali per diventare cittadini in grado di partecipare attivamente alla vita della comunità. In questo senso l’adolescente è il soggetto ideale per tentare l’avvio di un progetto di recupero e di formazione di quelle abilità come il coping, che hanno permesso, nel corso dei secoli, all’essere umano di far fronte all’imprevedibile e di adattarsi sempre più e sempre meglio a un habitat in trasformazione non sempre ospitale. Inoltre, con questa ricerca si è offerto uno spaccato di come evolva, nel tempo (limitatamente all’adolescenza, e lasciando ad altri il compito d’indagare su ciò che concerne altre fasi o altre età della vita), il processo di sviluppo e di strutturazione di atteggiamenti adattivi così importanti e vitali, come quelli del fronteggiare eventi sempre potenzialmente disorganizzanti e destabilizzanti.
 

 

Maria Antonietta Crea

 

 


 

 

 

 

 

 

www.assodolab.it

 

 

 

 

 

 

 

 

Richiedi un preventivo gratuito per il tuo impianto solare fotovoltaico e termico...
SISTEMA SOLARE Srl..:: Sistema Solare Srl si occupa di progettazione, fornitura, installazione, manutenzione di impianti solari fotovoltaici e termici, mini eolico e consulenza nel campo del risparmio energetico.

 

 

Per informazioni e preventivi gratuiti puoi telefonare al numero: 0884.585602 oppure inviare una e-mail a: info@sistemasolaresrl.it e verrete contattati entro 48 ore. 

Nota azienda italiana cerca programmatori e sistemisti.
LE OFFERTE DI LAVORO..:: Sei un professionista dell'Information Technology? Cerchi lavoro a Milano, Trieste, Roma ecc... Questa è la sezione dedicata a te... [continua...]
 

 

 

Ubuntu Linux è un sistema operativo desktop completo. Il sistema base e tutto il software incluso sono disponibili gratuitamente sul sito ubuntu.

Piccoli produttori al femminile...
OLIO DI OLIVA..:: Molte sono le grandi aziende di olio di oliva che resiedono in Puglia, molte sono anche i piccoli produttori... Oggi  presentiamo una piccola realtà aziendale agricola Del Buono Nicolina.

 

 

Università telematica e-Campus
Università telematica UNISU
Università telematica Leonardo da Vinci UNIDAV 
Università telematica Guglielmo Marconi UNIMARCONI
Iniziativa popolare: Aboliamo il canone RAI!
MARTINA FRANCA..:: E’ con questa frase che ha inizio il banner inserito nel sito www.utelit.it relativo alla campagna pubblicitaria per abrogare il “canone Rai”.

[continua...]

 

News Italia: La FISE riconosce l’Alta Escuela Española in Italia
 
Contatore visite

 

 

 

 

www.lasestaprovinciapugliese.it - Supplemento di informazione on-line della rivista Assodolab

Registrata al Tribunale di Foggia al n. 16/2000 - Privacy e Cookies Policy

Editrice: ASSODOLAB - P. IVA 03039870716 - Direttore responsabile: Arcangelo Renzulli