015 ..:: 03.06.2022
..:: Sopra, parte di una cartolina firmata
nel 1904 da Eugène Ysa˙e.
TRINITAPOLI ..:: Le Sei Sonate per
Violino Solo, composte nel 1924, ma sicuramente frutto
di uno studio durato anni, sono dedicate a sei violinisti
molto ammirati da Ysa˙e (Szigeti, Thibaud, Enescu,
Kreisler, Crickboom, Quiroga) e in ciascuna di esse lautore
ha tenuto ben presenti le caratteristiche interpretative e
strumentali dei dedicatari: seriosa e costruttiva la I,
descrittiva la II e la V, con carattere di improvvisazione
la III, neoclassica alla maniera irriverente di Kreisler la
IV, e più arditamente virtuosistica la VI.
Secondo Antoine Ysa˙e, figlio di Eugène e biografo di suo
padre, solo le prime quattro sonate furono eseguite dai
dedicatari in pubblico.
A causa del linguaggio musicale d'avanguardia che
contenevano, né i dedicatari né lo stesso Ysa˙e registrarono
nessuna delle Sei Sonate.
La popolarità venne principalmente dagli studenti di
Ysa˙e che eseguivano e insegnavano le sonate ai propri
studenti e dal Concorso Queen Elisabeth in Belgio, concorso
inizialmente chiamato Eugène Ysa˙ewestrijd, in omaggio a
Eugène Ysa˙e, in cui ancora oggi è richiesta una
sonata diversa ad ogni competizione.
David Oistrach, riferendosi particolarmente alle 6 Sonate,
ha dichiarato che Ysa˙e ha determinato un
rinnovamento totale dellarte violinistica, arricchendo le
possibilità tecniche e polifoniche dello strumento. Tale
arricchimento può essere così sintetizzato:
- Impiego di significative varianti su scale e arpeggi
tradizionali che pongono non indifferenti problemi tecnici;
- Nuove combinazioni polifoniche, indotte dallutilizzo
della scala per toni interi, delle quarte e delle quinte
consecutive e del cromatismo;
- Trasformazione del pizzicato da coloristico a strutturale
(Seconda Sonata-Danse des Ombres; Quarta Sonata-Sarabande);
- Rara ma significativa comparsa di intervalli di quarti di
tono (III e V Sonata);
- Radicale rinnovamento della diteggiatura.
Lev Ginzburg, nel suo libro Prof. Lev Ginsburgs Ysa˙e
definisce le Sei Sonate per Violino Solo, di eccezionale
valore artistico nel repertorio violinistico. Esse si
distinguono per la più vera ispirazione e originalità e allo
stesso tempo, aprono nuovi orizzonti nella storia del
virtuosismo violinistico.
Ginzburg sottolinea che laudace arricchimento e sviluppo
della tecnica del violino nelle sonate è stata raggiunta,
non nel distacco dalla musica, ma in completa armonia con i
compiti artistici.
Il superamento della tecnica ottocentesca è laspetto più
pregevole delle Sei Sonate. Dal punto di vista compositivo
esse non escono peraltro dai canoni cari allautore, e sono
lespressione più organica e più compatta della sua estetica
e della sua sensibilità.
La ricchezza della tecnica impiegata e le notevoli abilità e
capacità interpretative richieste allesecutore fanno delle
Sei Sonate op.27 un faro nel violinismo moderno.
Antonella Defrenza
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